La Lega Nord torna alla carica: chiusura e sgombero del centro musulmano di via Varese. Lo scrive nero su bianco in una mozione e lo ribadisce il capogruppo Paolo Bonicalzi all’indomani dei recenti arresti per terrorismo islamico che hanno visto coinvolto anche un 23enne residente a Brunello. L’istanza leghista, passata al vaglio dell’ultimo consiglio comunale, è stata però bocciata dalla maggioranza di centrosinistra. E ciò fa gridare allo scandalo i leghisti. «Basta con la politica della tolleranza a tutti i costi. Le regole esistono per tutti e anche per gli islamici. Perché questa gente utilizza un edificio a destinazione esclusivamente artigianale per trasformarlo in luogo dove si svolgono incontri, anche serali, in cui oltre a non ben precisate attività culturali ci risulta venga praticato il culto islamico? Perché i nostri negozianti prendono le multe, solo perché non osservano alla lettera tutte le prescrizioni, mentre queste persone fanno quello che vogliono?».
Interrogativi pesanti che Bonicalzi ha posto nell’aula di Palazzo Broletto e che ribadisce in questi giorni caldi per la tensione internazionale del terrorismo. «Come già accertato in molte parti d’Italia - aggiunge - questi ritrovi mascherano spesso attività di proselitismo o addirittura di reclutamento di estremisti da mandare a combattere nelle file dell’Isis e di altre organizzazioni terroristiche facenti capo al mondo della galassia jiadista». Tutto ciò avviene a Gallarate dove anni fa fu scoperto un covo di AlQaeda in via Dubini e dove è stato arrestato l’imamMohamed El Mafoudi per concorso esterno in terrorismo internazionale. «Perché proseguire con questo abuso di tolleranza?», si chiede Bonicalzi.
Ma la risposta dell’amministrazione non si fa attendere. E’ il vicesindaco Pd Giovanni Pignataro che spiega come il caso sollevato dalla Lega rischi di essere solo «una colossale montatura». Spiega: «Non ci risultano segnalazioni dai vicini di problemi in questo stabile». Di più: «Ho parlato con il comandante dei vigili Antonio Lotito che mi ha assicurato di non aver ricevuto dai cittadini particolari rilievi riguardo all’edificio di via Varese. Periodicamente una pattuglia passa ma non ha mai ravvisato nulla di strano». Il Comune non può fare nulla, a parte vigilare affinché la destinazione d’uso venga rispettata. «Loro sono i proprietari, non possiamo né chiudere, né espropriare. Andremmo contro la legge - fa presente Pignataro - spero che questi temi non vengano utilizzati solo a scopo elettorale».