Ancora guai con la giustizia per il primogenito del Senatur: anche stavolta è accusato di aver fatto acquisti senza saldare il conto. La vicenda è emersa nell’udienza preliminare dinanzi al gup del Tribunale di Varese Alessandro Chionna: Riccardo Bossi non avrebbe pagato gioielli e pneumatici per auto per un valore di circa diecimila euro. Il reato che gli viene contestato dal sostituto procuratore Sabrina Ditaranto è quello di truffa.
I fatti di cui è accusato sarebbero avvenuti tra il 2013 e il 2014: Riccardo avrebbe comprato varia merce in tre diversi negozi del capoluogo, assicurando che avrebbe pagato tutto in un secondo momento. Tra gli “scontrini a vuoto”, ci sarebbero preziosi per circa settemila euro in una gioielleria del centro e quattro pneumatici con relativi cerchioni in un’officina alle porte del capoluogo.
Servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 4 maggio.