L’impianto accusatorio, coltivato nel corso del processo dal pm milanese Laura Pedio, ha resistito. A tal punto che anche la sua richiesta di condanna è stata accolta e fatta propria dal giudice davanti al quale si è tenuto il giudizio con rito abbreviato. Il gup Donatella Banci Buonamici, un passato da giudice anche all’ufficio gip di Busto Arsizio, ha infatti condannato Giuliano Gavinelli a sei anni e quattro mesi di reclusione. Una condanna esemplare (con lo sconto di un terzo della pena diretta conseguenza del rito alternativo adottato), di fatto identica alla richiesta di pena formulata la scorsa udienza dalla Procura del capoluogo lombardo.
Il 60enne immobiliarista legnanese rispondeva di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta (e relativa a otto bancarotte documentali e per distrazione), truffa pluriaggravata, riciclaggio, frode fiscale, trasferimento fraudolento di valori ed emissione di fatture false.
Imputazioni condivise con il suo storico braccio destro, il 56enne monzese Giovanni Colombo, anche lui giudicato con rito abbreviato e condannato a tre anni e due mesi di reclusione, in considerazione del ruolo meno rilevante e delle parziali confessioni rese.
Ampio servizio sulla Prealpina di giovedì 19 maggio.