«Ma lo sanno i nostri amministratori di oggi e di domani che a due passi da piazza Monte Grappa c’è un giro di spaccio alla luce del sole?». L’allarme viene dalla titolare di uno dei negozi più antichi della città e praticamente l’unico esercizio commerciale rimasto in quel tratto di corso Moro, quello più vicino al ”cuore” della città. Marisa e Piero Cermesoni sono esasperati. «Sono anni, anni, ormai che denunciamo una situazione insostenibile di sporcizia e degrado alla quale si è aggiunta la presenza di bande di ragazzotti che bivaccano e trafficano».
Traffici di soldi e di droga. «In alcuni casi, in passato sono stati individuati e presi, nelle ultime settimane - dicono i titolari di Pianezzola Gomma - sono stata più volte alla polizia locale, se vediamo agenti di polizia o carabinieri segnaliamo le presenze».
Cogliere sul fatto chi passa bustine e denaro non è così semplice.
Presenze poco raccomandabili, in molti momenti della giornata, nello stesso punto dove i cittadini attendono il bus, sotto i portici. Quel “fumo”, però, è solo un aspetto di un generale degrado che si declina in cartacce, bottiglie e lattine, avanzi di cibo e involucri di alimenti lasciati sui gradini delle saracinesche chiuse dei negozi, oltre che sulla pavimentazione in marmo.
Ci sono giorni in cui spuntano le bottiglie dalle serrande delle vetrine e quando, pochi giorni fa, l’Inps ha alzato quelle dei suoi uffici «è uscito di tutto, rotolando a terra, e così è rimasto per giorni». L’Sos dei Cermesoni si ripete a fasi cicliche ormai da anni.
Ogni mattina, da molti anni, i Cermesoni si armano di secchio e spazzolone e puliscono davanti alle vetrine del loro negozio. «E ovviamente non ci fermiamo solo al nostro ingresso, da sempre cerco di dare un minimo di decoro, ma non posso e non è giusto che io mi metta a ripulire l’immondezzaio che viene lasciato a tutte le ore».
Alcuni mesi fa, una pulizia seria, dopo l’ennesima segnalazione all’amministrazione comunale, è stata compiuta. Anche le scritte, da parte dei Beni stabili, l’ente collegato all’Inps e proprietario del grande immobile, sono state cancellate. «Ma ora la facciata è di nuovo sporca, anche la nostra... con colori così vividi che non riusciamo a ripulire bene».