«Al momento non ci siamo costituiti come parte civile, lo potremo fare però nell’eventuale processo e la scelta spetta comunque all’amministrazione regionale». Così, aveva spiegato il legale di Palazzo Lombardia, l’avvocato nervianese Antonella Forloni, all’udienza preliminare dell’8 marzo scorso che aveva tra gli imputati l’ex vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani. In seguito, il tre volte sindaco di Arconate, tra i leader indiscussi del Pdl/Forza Italia a livello regionale, ha chiesto e ottenuto il rito immediato nel processo che lo vede imputato per corruzione, concussione e turbativa d’asta. Con la prima udienza alle porte - mercoledì 8 davanti ai giudici della quarta sezione del Tribunale penale di Milano - sorge spontaneo chiedersi se la giunta Maroni avanzerà o meno la richiesta di costituzione di parte civile per ottenere un eventuale risarcimento nei confronti dell’ex numero 2 del governatore leghista. La risposta alla domanda è stata ufficializzata ancora prima dell’udienza ed è affermativa. Nel senso che, anticipando la delibera di giunta regionale, all’ordine del giorno per lunedì 6 giugno, l’esecutivo ha fatto sapere con una nota ad hoc che si costituirà parte civile contro Mantovani. In altre parole, attraverso il proprio legale, l’avvocato Forloni, Regione Lombardia chiederà il conto all’ex assessore alla Sanità alla luce degli eventuali danni patrimoniali e di immagine eventualmente riconducibili all’imputato eccellente.
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