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Antonelli, il puzzle giunta

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Antonelli, il puzzle giunta

Che Lega e Forza Italia (ma pure Ncd) gli presentassero il conto subito dopo le elezioni, il neo-sindaco Emanuele Antonelli lo aveva previsto. Anzi, è stato lui a voler aprire le consultazioni per la formazione della giunta incontrando i rappresentanti delle due forze politiche che più hanno contribuito al suo exploit, raccogliendo entrambe poco meno del 18% dei voti. Adesso, però, il primo cittadino del centrodestra sa che entrambi i partiti pretendono tanto spazio nella gestione della città: gli hanno chiesto tre posti a testa degli otto a disposizione (sette assessori e il presidente del consiglio), lasciandogli nel loro disegno solo una mossa personale. Infatti, anche per il ruolo di capo dell’assemblea, la richiesta è chiara: chi se lo prenderà - fra padani e azzurri - concederà all’altro di occupare con un assessore pure lo scranno di vicesindaco. Per ora le trattative sono alle fasi preliminari e rispetto ai nomi con cui comporre il mosaico niente di ufficiale s’è mosso (tanto meno rispetto alle deleghe), anche se Antonelli ripete: «Voglio disegnare l’esecutivo nel giro di una settimana, perché Busto ha bisogno di un’amministrazione che si metta a lavorare in fretta».

In realtà il sindaco vorrebbe avere mano libera su alcune decisioni, riservarsi molte più opzioni di quante gliene vorrebbero concedere, facendo pesare i buoni riscontri della sua lista personale e di Busto Grande. Oggi il quadro vede invece il Carroccio pronto a impossessarsi di tanti ruoli. Quattro sono i nomi che girano con più insistenza: ovviamente Paola Reguzzoni (che però non vedrebbe male per sé la carica di presidente del consiglio), quindi Isabella Tovaglieri (per lei si parla di cultura e giovani, e si coprirebbe un altro tassello delle tre quote rose necessarie), ancora Stefano Ferrario (sport) e Livio Pinciroli. Ancor più complesso il ragionamento in Forza Italia, dove - nel mezzo di numerose correnti da soddisfare - si vocifera di Donatella Fraschini ai Servizi sociali (ma non sarà facile per lei far combaciare gli impegni di lavoro), di Enrico Salomi per sport e cultura, ma anche di Alessandro Chiesa. Il tutto senza dimenticare che un posto, meritato sul campo a suon di preferenze, va dato al sindaco uscente Gigi Farioli, che viene giudicato “ingombrante” come assessore e invece adatto alla presidenza dell’assemblea. Infine, per quanto concerne Ncd, ci sarebbe spazio per un nome, forse una donna, con l’avvocatessa Miriam Arabini in pole position. In questo scenario Antonelli - che si terrà la delega al bilancio e deve tenere un occhio alle mosse conseguenti in consiglio comunale, da cui passa la stabilità della sua maggioranza - avrebbe poco margine. E dovrebbe deludere qualcuna delle componenti che per prime si sono schierate per la sua candidatura. Il favorito in tal caso resta Francesco Iadonisi del gruppo Risvegliamo Busto, anche se pure Diego Cornacchia e Antonello Corrado sperano di avere un ruolo nell’esecutivo.


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