Esaurita la fase inevitabile dei festeggiamenti, il trasporto emotivo del rendersi conto di avere fatto passare alla storia 23 anni di centrodestra e di Lega, ora è il momento di cominciare ad agire nella pratica, a cercare di trasformare in realtà i “sogni” sulla nuova Varese.
Davide Galimberti, sindaco di Varese da meno di 24 ore, è già di fatto operativo e sciorina una serie di iniziative già messe in moto con i calici dei brindisi elettorali praticamente ancora levati.
Nella mattinata di lunedì 20, circondato ancora dai principali collaboratori (e dalla sua Pamela), ha tenuto la prima conferenza stampa da inquilino di Palazzo Estense, l’ultima nel "Galimberti point" al chiostro di Sant’Antonino. Poi, nel pomeriggio, a beneficio di una politica che (Renzi insegna) è sempre più “digitale”, ha ribadito i concetti espressi poco prima a beneficio dei suoi follower su twitter.
Prima un ultimo accenno di festa: «A Varese si respirava da tempo aria di cambiamento dopo 23 anni di Lega. Premiata la concretezza dei progetti».
Poi si passa a guardare avanti, ai primi passi di questo quinquenno amministrativo: «Voglio parlare a tutti e riconquistare la fiducia dei varesini che non sono andati a votare. La nostra amministrazione partirà dai quartieri». Ma c’è di più: «La nostra amministrazione è pronta all’ascolto di Varese. Da giovedì giornata porta aperte ai cittadini». Iniziativa decisamente nuova, nel panorama amministrativo. Come si snoderanno queste giornate di porte aperte si chiarirà in seguito, ma sicuramente i cittadini potranno “vivere” in modo più diretto il Palazzo.
Spazio poi ai prossimi passi amministrativi: «La mia Giunta sarà rappresentata per metà da donne. Da oggi pomeriggio lavoriamo sulla squadra. Terrò le deleghe a sicurezza, efficienza e gestione amministrativa. Nella prima giunta saranno presentate le 10 delibere annunciate».
E poi i progetti a più ampio respiro. «Stanotte ho sentito Renzi - conferma -. Abbiamo parlato del tavolo Varese. Manterremo le promesse nei tempi che ci siamo dati». Altro interlocutore che necessariamente Galimberti dovrà considerare in questi cinque anni («Ci siamo già sentiti la scorsa notte, complimentandoci a vicenda») è il neo sindaco di Milano Beppe Sala. Con lui tanti i temi sul piatto, in un’asse “Dem” che coinvolge anche Legnano e Rho (tutte a guida centrosinistra), si parlerà soprattutto, ma non solo, di dopo-Expo.
Altri servizi sulla Prealpina in edicola martedì 21 giugno