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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Galimberti ”arruola” l’archistar

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Galimberti ”arruola” l’archistar

«Contaminazione».

E’ questa la filosofia di Davide Galimberti per «ripensare la città e farla diventare davvero europea». Da qui il colloquio, nella mattinata di ieri, tra il primo cittadino e l’archistar Stefano Boeri, che il neo sindaco ha ricevuto nel suo ufficio, affiancato dal segretario regionale del Partito Democratico, Alessandro Alfieri.

L’architetto milanese è quello, onde evitare confusione con i fratelli Tito, economista (attuale presidente dell’Inps), e Sandro, giornalista, che ha disegnato la “visionaria” pianificazione di un “fiume verde” da far scorrere lungo le aree degli scali ferroviari dismessi del capoluogo lombardo, come motore per uno sviluppo futuro urbanistico e ambientale. Ma è anche il progettista del Bosco Verticale del quartiere Isola e l’artefice di importanti progetti di riqualificazione urbana, in Italia e all’estero.

«Quello di oggi è stato un primo incontro conoscitivo - spiega Galimberti - perché una figura come quella di Boeri incarna la nostra volontà di fare grande Varese e riportarla al centro del mondo. Ma per fare questo è necessario ripianificarla e lasciarsi contaminare da idee innovative».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Alfieri, che commenta: «Questa visita va intesa come un segnale di apertura della nostra città, e del tentativo di ripensarla attraverso l’elaborazione di un progetto di lungo termine. Il segno di un nuovo passo e della nostra volontà di collaborare con i talenti e le eccellenze del territorio lombardo».

Al colloquio interlocutorio avrebbe dovuto seguire un “tour” pedonale, per accompagnare l’ospite lungo gli assi principali del centro storico e fargli prendere atto di persona delle eventuali criticità, da piazza Repubblica ed ex Caserma Garibaldi fino alle stazioni. Ma la visita non c’è stata, a causa di una spina che si è letteralmente “piantata” sotto il piede di Boeri, impedendogli di percorrere lunghi tratti camminando.

L’architetto però assicura: «A Varese si può fare molto, perché ha una collocazione geografica straordinaria e sistemi di paesaggio molto diversi tra loro, che convivono in un posto tutto sommato piccolo. Fattori che, ad oggi, non sono stati sufficientemente valorizzati. Ma abbiamo iniziato a dialogare in tal senso, e mi sono detto disponibile a dare una mano».

Nessun riferimento alla politica, anche se le due attività si intrecciano nel “cursus honorum” di Boeri, sconfitto da Pisapia alle primarie del PD nel 2010 ma poi nominato assessore a Cultura, Moda, Design ed Expo del Comune di Milano, oltre ad essere stato il consulente del sindaco fiorentino Dario Nardella, per i grandi eventi.

Per ora l’architetto parla solo di «strategie e ripianificazione», mentre Galimberti ha già in agenda, per la settimana prossima, un incontro con i tecnici per «valutare lo stato dell’arte dell’ex Caserma Garibaldi e decidere come procedere». E assicura: «Nessun intervento spot o ulteriori abbattimenti di gradoni», piuttosto occorrerà valutare «come far fronte allo sforamento dei finanziamenti disponibili», dopo la scoperta delle voragini nelle fondamenta e le successive, costose e non preventivate operazioni di “carotaggio”.


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