Circa venticinque Comuni aeroportuali italiani - di cui sette del Consorzio Urbanistico Volontario (Cuv) - hanno firmato a Roma, nel corso della riunione di Ancai (Associazione nazionale Comuni aeroportuali italiani) - guidata dal presidente e sindaco di Ferno Mauro Cerutti- l’avvio del procedimento di azione in giudizio e legale contro il governo italiano. In primis contro il Ministero dell’Economia per la ripartizione di oltre 65 milioni di euro tra gli enti locali ricorrenti di spettanze arretrate e di competenza comunale dell’addizionale sui diritti di imbarco dal 2005 al 2015 con Ferno che - per esempio - attende circa sei milioni di euro.
Ha fatto sapere il presidente Cerutti: «I Comuni ricorrenti sono di tutta Italia e non è nemmeno escluso che ci possa essere una seconda tranche di enti locali pronti a citare in giudizio lo Stato».
Fermo restando che la competenza complessiva della tassa di imbarco non corrisposta sarebbe pari – secondo stime fondate da Ancai – a circa 90 milioni di euro che in questo caso dovrebbero però essere suddivisi tra il totale degli ottanta enti aeroportuali inclusi i non ricorrenti.
D’altronde si è arrivato a questo anche perché lo Stato non ha mai risposto alle sollecitazioni dei vari Comuni, in quella che è una battaglia trasversale che coinvolge municipi di Malpensa, Fiumicino, Orio al Serio, Palermo, Falconara Marittima, Alghero, Elmas per citarne solo alcuni.