Un intervento chirurgico e la degenza postoperatoria in reparto: una situazione quotidiana che d’estate può diventare una tortura. Siamo a Varese, caposaldo della sanità lombarda privo di refrigerio.
A sottolineare l’incresciosa situazione è il figlio di una donna operata la mattina di lunedì 11 luglio e costretta alla sauna postoperatoria insieme con i “colleghi” di reparto. Come a dire: va bene essere pazienti ma non esageriamo.
- - -
Buon giorno, vi scrivo la presente per segnalare quanto segue: oggi hanno dovuto operare mia madre agli occhi, l’operazione è avvenuta presso il nosocomio di Varese “Circolo“.
Ringrazio sin da ora la professionalità dello staff medico di oculistica, attento, preciso e disponibile.
Purtroppo la nota dolente è il reparto di Oculistica che malgrado la gentilezza del personale sanitario, non è dotato di aria condizionata.
Le stanze sono occupate da decine di persone anziane che cercano un po’ di refrigerio come meglio possono, con temperature intorno ai 30° gradi.
Mi domando e vi domando ma è possibile che la tanto decantata sanità lombarda vanto di eccellenza politica, a oggi nel 2016 non sia riuscita a climatizzare un reparto così delicato e importante, facendo sì che pazienti e personale stiano in condizioni migliori.
Probabilmente con la mia “denuncia” poco cambierà ma se continuiamo a fare finta di nulla questo paese non migliorerà mai . Fiducioso, Massimo.