L’attesa, dall’elezione del 5 giugno, è stata lunghissima. Ma martedì 12, finalmente, si va in campo. Mancano poche ore alla prima campanella che raduna a Palazzo Gilardoni (ore 19, nell’inedita sede del cortile municipale) un consiglio comunale che il sindaco Emanuele Antonelliha voluto organizzare all’aperto come segno di avvicinamento alla città. Un consiglio, però, che non s’annuncia affatto come una passerella di presentazione di volti vecchi e nuovi, e di benvenuto a un numero di donne (8) che non sono mai state così tante nella storia politica cittadina.
I lavori del quinquennio, infatti, inizieranno con la sfida per la presidenza dell’assemblea, un ruolo che garantisce visibilità e stipendio (2.500 euro netti, parificati all’emolumento del vicesindaco) a chi lo occuperà.
Ebbene, nelle trappole del voto segreto, si potrebbero annidare i primi tradimenti nella maggioranza. Meglio ancora, potrebbe esplodere la rabbia dei delusi, che non sono pochi dopo la composizione della giunta che ha escluso nomi e correnti.
Ecco allora che, se per il primo cittadino e per Forza Italia la poltrona spetta di diritto all’ex sindaco Gigi Farioli (in virtù dell’esperienza e delle oltre mille preferenze raccolte), non è detto che l’operazione riesca. Nella Lega, ad esempio, c’è Livio Pinciroli che s’è fatto avanti giocando la carta della rinuncia allo stipendio che destinerebbe ai Servizi sociali. E non è detto che altri (Paolo Genoni e Diego Cornacchia, ma pure Paola Reguzzoni) non vogliano giocare le loro chances. Il tutto con l’opposizione pronta a puntare su Valerio Mariani, a portarlo al ballottaggio del terzo turno (se nei primi due non c’è la maggioranza assoluta) e a beffare il centrodestra.