Al tavolo di monitoraggio della ferrovia Arcisate-Stabio, riunito nella sede di Varese della Regione Lombardia, gli amministratori dei Comuni della Valceresio interessati dai cantieri della linea internazionale (Induno Olona, Arcisate e Cantello) hanno incontrato, per la prima volta, i rappresentanti dell’impresa Salcef, alla quale è stato affidato da Rete Ferroviaria Italiana il completamento dell’opera. È stato confermato che i lavori sono ripresi settimana scorsa. Ci sono operai con le ruspe e una gru in azione a lato di via Vela, strada che dal rione San Salvatore di Induno raggiunge Arcisate, dove si sta scavando la trincea nella quale correranno i binari. Ai sindaci è stato assicurato che la piena operatività dei cantieri si avrà entro fine settembre ed è stato confermato il cronoprogramma che prevede il completamento dell’opera in due anni, per settembre 2017, così che i treni sulla linea Malpensa-Lugano potranno viaggiare dal dicembre successivo. L’impresa conta di poter riprendere a scavare nelle gallerie di Induno e Cantello a fine ottobre, ma servono le autorizzazioni. Dice il sindaco di Induno, Marco Cavallin: «È previsto dal progetto che il materiale estratto venga frantumato in loco. Per quanto riguarda Induno, questo avverrebbe nel rione Pra’ da sott, una zona centrale del paese, con tutti i problemi ambientali che tale lavoro comporterebbe per il rumore e la produzione di polvere. L’impresa Salcef ha proposto di realizzare un unico impianto per il trattamento delle terre a Cantello, in una zona periferica, all’uscita della galleria sul lato verso la Bevera. È un’ottima soluzione, perché non si creerebbero ulteriori disagi ai residenti che già sopportano da anni i cantieri all’interno dell’abitato. Sembra che una decisione spetti alla Regione e per quanto ci riguarda ci auguriamo che le autorità competenti si adoperino in tal senso».
Con il sindaco di Induno e con quello di Arcisate, Angelo Pierobon, nell’incontro si è poi parlato degli interventi compensativi dei disagi causati ai residenti in questi due paesi dalla presenza dei cantieri. È stata presentata una bozza di accordo tra Rfi, che realizzerà le opere, e le amministrazioni locali e si conta di arrivare alla sottoscrizione ai primi di ottobre. A Induno è stata promessa la realizzazione di una rotatoria sull’incrocio tra la circonvallazione del paese e la via Jamoretti nel rione Pra’ da sott, ma anche l’allargamento della via Cesariano per l’accesso alla zona industriale e una pista ciclabile nella vecchia galleria sulla tratta Varese-Porto Ceresio, sopra la nuova linea ferroviaria interrata. «È stata accolta -dice Cavallin- la richiesta che avevo fatto a dicembre al ministro Maurizio Lupi in occasione di un incontro a Roma». Ad Arcisate si deve invece sistemare la strada del Baranzello, sul percorso verso il valico di Gaggiolo utilizzato dai frontalieri, che non dovrebbero così più attraversare l’abitato di Brenno Useria.
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Arcisate-Stabio avanti tutta
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