Evasione fiscale internazionale, la Guardia di finanza di Gaggiolo scopre una società "esterovestita", formalmente costituita in Svizzera ma di fatto con sede italiana. Al termine di una verifica fiscale nei confronti di una società di
persone operante nel settore edile nella zona di Cantello stanno ora sottoponendo al vaglio delle verifiche la società italiana.
Il meccanismo scoperto, particolarmente insidioso e di difficile accertamento, consiste nell’attribuire la fittizia residenza
all’estero ad una società, che di fatto viene gestita ed amministrata in Italia, al fine di fruire del regime fiscale estero più favorevole, e di conseguenza avere un minore carico impositivo.
La legislazione tributaria nazionale sottopone però il soggetto residente in Italia, sia esso persona fisica che giuridica, a tassazione per il reddito ovunque prodotto e fatte salve le convenzioni internazionali contro la doppia imposizione. Nello specifico, la società edile italiana, selezionata dopo una mirata attività d’intelligence, aveva costituito in Svizzera, in una sede fittizia - risultata un mero recapito - un’ulteriore società che esercitava analoga attività, con la quale intratteneva rapporti commerciali, al fine di servire la clientela svizzera senza dover pagare le imposte in Italia, e addirittura trasferendo una parte cospicua dei redditi in Svizzera, che gode di una imposizione fiscale meno gravosa.
L’attività ispettiva ha permesso di quantificare, dal 2011 al 2013, un imponibile non dichiarato al fisco italiano pari a circa 2 milioni e 600mila euro, per un’ imposta evasa (Irap, Irpef) intorno al milione e 200mila. Il legale rappresentante è stato denunciato per il reato di dichiarazione infedele, e sono state attivate le procedure relative alle misure patrimoniali. Solo dall'inizio del 2015, si tratta già della terza società "esterovestita" individuata dalla Compagnia di Gaggiolo, con un danno milionario scoperto nei confronti del Fisco.
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