Da un lato c’è la speranza che il progetto presentato da un gruppo immobiliare per aggiudicarsi la gestione trentennale del Palaghiaccio - e soprattutto il completamento strutturale dello stesso - sia talmente convincente e dotato delle risorse necessarie per sbloccare la situazione. Dall’altro lato c’è il sospiro di sollievo dovuto al viavai di ruspe e operai che da qualche tempo, su input dell’amministrazione, stanno ripulendo l’area esterna, specie sul lato affacciato su via Minghetti, in modo da realizzare una serie di posteggi e la relativa illuminazione.
Tuttavia, mentre cresce l’attesa per le valutazioni della commissione municipale deputata a scandagliare l’unica proposta iscritta al bando di gara per giudicarne l’accettabilità e passarla al vaglio della giunta, il Campus sportivo nelle ultime settimane è finito nel mirino dei writers. I segnacci, in realtà, avevano già fatto una loro prima comparsa due mesi fa. Ma i colleghi del primo graffitaro, fiutando l’aria di un impianto in piena esposizione sul Sempione e giudicato una catapecchia a cui ridare simbolicamente colore, si sono precipitati in massa per lasciare le loro firme.
Fatto è che, per gli automobilisti in transito, ora la cattedrale nel deserto presenta anche questa allarmante e vistosa novità, da aggiungere al pezzo di cornicione già franato sotto le sferzate del vento. Una vandalizzazione che è anche un monito a fare alla svelta con l’azione di rilancio, perché evidentemente non basta il fatto che il cantiere esterno sia stato riattivato per dare l’impressione che l’aria stia cambiando a Beata Giuliana, per questa incompiuta che da un decennio ha mosso piccoli e faticosi passi che hanno condotto l’iter solo a metà del percorso. Tutta la fiducia, a questo punto, è racchiusa in quell’unica iniziativa di un investitore (la cui identità e finalità è top secret) che ha provato a scommettere sul Palaghiaccio, a quanto pare ipotizzando il raddoppio con la dotazione di campi da calcetto e tennis all’aperto. Mercoledì prossimo la commissione dirigenziale si ritroverà di nuovo, finalmente per esaminare i dettagli dell’offerta, dopo che all’apertura della busta erano emerse piccole lacune che - per legge - il proponente ha avuto modo di colmare nell’ultimo mese, fornendo a chi deve valutare tutti gli elementi.
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Palaghiaccio, ruspe e graffiti
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