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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Cerca funghi e cade: soccorsa in montagna

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I soccorritori del Cnsas in azione a Dumenza

Stava cercando funghi quand'è scivolata, ferendosi a una caviglia. L'ennesimo caso di fungiatt in difficoltà sui monti s'è avuto la mattina di martedì 15 settembre, al Pradeccolo di Dumenza, nel Luinese, dove una squadra del Cnsas di Varese allertata dal Soreu dei laghi è intervenuta con le squadre a piedi per coadiuvare l'elisoccorso di Como. Due tecnici del Cnsas varesino, subito dopo l'allarme, ricevuto alle ore 10.15, sono stati imbarcati sull'elicottero e sbarcati con il verricello nelle vicinanze dell'infortunata.Il resto della squadra è arrivata sul posto via terra. Poiché la zona in cui è avvenuto l'infortunio era coperta da bosco fitto, la donna è stata trasportata su una barella a portantina fino alla strada Pradeccolo Alpone e recuperata col fuoristrada del Cnsas, che ha provveduto al trasporto fino all'ambulanza per poi trasportare la donna all'ospedale di Luino. Qui alla fungiatta è stata riscontrata la frattura della caviglia.

Altro servizio sulla Prealpina di mercoledì 16 settembre.


Schianto pauroso, chiusa l'autostrada

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Schianto pauroso, chiusa l

Pauroso schianto, nel tardo pomeriggio di martedì 15, sull'autostrada A8 - diramazione A 26 - al chilometro 3, tra gli svincoli di Besnate e in Gallarate, nel territorio di quest'ultimo Comune. Per cause ancora in fase di accertamento, pochi minuti dopo le 18, il conducente di un'autovettura ha perso il controllo del veicolo ribaltandosi sulla sede stradale. Coinvolta nella carambola una seconda vettura, sul posto è subito scattato l'allarme in "codice rosso" con due persone ferite. Oltre alla Polstrada, alle ambulanze e all'elisoccorso, dal nucleo elicotteri dei vigili del fuoco di Malpensa è stato inviato sul posto il "Drago 80" con a bordo due aereo-soccorritori muniti di cesoia e divaricatore, mentre le squadre di terra raggiungevano la zona con due autopompe e un fuoristrada attrezzato per incidenti stradali. Le persone all'interno sono state disincastrate dalle lamiere e affidate alle cure del personale sanitario. Per fortuna le condizioni dei feriti sono risultate meno gravi di quanto si temesse in un primo momento. Per consentire le operazioni di soccorso, la tratta interessata dall'incidente è rimasta chiusa fino quasi alle 20. Notevoli i rallentamenti del traffico, con una coda di quasi tre chilometri alle spalle del punto dello schianto.

Porcini da record

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Porcini da record

Giorgia, sei anni, è raggiante: l’altro pomeriggio ha accompagnato il papà a funghi e  insieme hanno trovato un porcino da record, visto che pesa ben un chilo e 760 grammi.  «Non capita davvero spesso - racconta Maurizio Bosetti, che abita a Varese e che da tempo coltiva questa passione - di imbattersi in un esemplare del genere: integro, sano, e soprattutto maxi». Il varesino non è un neofita, ha infatti già all’attivo qualche “scoperta” di prim’ordine. «Ma finora - racconta emozionato- mi ero fermato a un esemplare del peso di un chilo e due etti. Questa volta invece non credevo davvero ai miei occhi».
«Anche perchè - prosegue - il maxi fungo non è che la perla finale di una raccolta  comunque da record, frutto probabilmente delle recenti piogge e del particolare clima di questi giorni di settembre». Nel cestino sono infatti finiti 28 chili di funghi, per la gioia della tavola e del palato.  «E comunque - conclude Bosetti - i boschi di Brinzio sono eccezionali. Bisogna davvero ringraziare chi riesce a tenerli così puliti e  in ordine: in questo modo si viene a creare un habitat privilegiato per i funghi. E i risultati. inutile sottolinearlo, sono sotto gli occhio di tutti».

Baleari tragiche: muore Alberto Bossi

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Alberto Bossi

È annegato nelle acque di Palma di Maiorca, mentre lottava con la corrente che lo portava lontano dalla riva: Alberto Bossi, presidente settantaduenne della sottosezione Unitalsi di Busto Arsizio, è morto alle Baleari sotto gli occhi della moglie Isa che aveva prontamente chiamato i soccorsi.

Bossi, 72 anni, era molto stimato in città: "Per noi era un lord, misurato e schivo, pacato e incapace di alzare la voce - spiegano all’Unitalsi -. Era dedito alla famiglia e ai malati. Una vita dedicata agli altri". Sconvolti il sindaco Gigi Farioli, il prevosto Severino Pagani e il prevosto emerito monsignor Claudio Livetti suo amico da 29 anni, che ne ha ricordato lo spirito di servizio al prossimo in ogni occasione.

Ampio servizio sulla Prealpina di mercoledì 16 settembre.

«Mi molestano ogni giorno»

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«Mi molestano ogni giorno»

Piazza Repubblica, è sempre più allarme sicurezza: questa volta è una trentenne che vive nelle vicinanze a sollevare il problema: "Non è bello nel 2015 avere paura a lasciare l’auto al parcheggio o a rincasare da sole perché ci sono queste bande di ubriachi che ti circondano e fanno apprezzamenti poco piacevoli".

La scena si ripete ogni giorno, tanto che molte signore preferiscono uscire con amici o in gruppo, per evitare di esporsi a rischi. Non ci sono stati casi di violenza fisica ma non si respira un bel clima per colpa delle cattive frequentazioni della zona: "Le pattuglie dovrebbero stazionare in piazza per tutto il giorno, noi siamo esasperati", dice la giovane.

Ampio servizio sulla Prealpina di mecoledì 16 settembre.

Profughi, la delusione del prefetto

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Profughi, la delusione del prefetto

Sono numeri che salgono, sono persone disperate, sono  situazioni difficili di accoglienza. In meno di un mese il numero di migranti presenti sul territorio varesino è passato da circa 700 a 850. Ed è, come sempre, destinato a salire. Vi sono poi i cosiddetti “respinti”, che poi respinti non sono. Si tratta dei  migranti che nessuno ha voluto, ai quali proprio non è stato possibile garantire alcun alloggio. E che la  Prefettura ha “dirottato” in altri comuni. In questo caso, si è giunti a quota 250 da quando, oltre  un anno fa, è cominciata l’emergenza.
Solo un mese fa, il numero era vicino a 200. Si tratta di profughi che sono stati smistati nelle altre province, senza rispettare la percentuale per Varese, dell’accoglienza stabilita, a causa della “indisponibilità” di strutture.  
«La situazione non cambia, l’emergenza continua e la provincia di Varese non ha cambiato modalità di azione rispetto al problema, l’emergenza rimane tale», dice il prefetto Giorgio Zanzi, il cui impegno e quello di tutto il suo staff è rivolto in modo quasi totalizzante a gestire  una emergenza che ormai è divenuta quotidianità.
«Spero che l’appello del vicario episcopale. monsignor  Franco Agnesi, venga accolto e che dalla Chiesa locale  si possa ottenere l’aiuto di cui abbiamo bisogno». Nei giorni scorsi si sono chiusi i termini del bando per presentare la  proposta di accoglienza dei migranti. «L’apertura delle buste avverrà venerdì  e solo allora sapremo quanti sono  i posti messi a disposizione», spiega il prefetto Zanzi. Le offerte sono circa cinque, è dunque improbabile che il numero complessivo di migranti  che si potrà ospitare si avvicini alle trecento unità previste nel bando, per un periodo che va dall’1 ottobre al 31 dicembre.
Si tratta di un appalto complessivo di 996mila euro, con la corresponsione di un massimo di 35 euro “pro die/pro capite”. per ogni profugo. Ai migranti devono essere garantiti trasporto, gestione, servizi di assistenza alla persona, igiene degli ambienti ed erogazione dei pasti. Se al momento vi sono 850 migranti sul territorio varesino e se  la media con la quale sono stati aggiudicati i servizi è di circa 33 euro a persona, all’ufficio territoriale del governo, quindi alla comunità, la presenza dei profughi costa circa 840mila euro al mese. «Venerdì sapremo quanti posti dei trecento necessari riusciremo a coprire con i vari enti che hanno proposto il servizio di accoglienza  - conclude il prefetto - ma è molto probabile che dovremo indire a breve un altro bando».

Ricerca, un premio al Circolo

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Ricerca, un premio al Circolo

Viene premiato in queste ore negli Stati Uniti un docente varesino d’adozione, per gli studi e i risultati che ha raggiunto nell’ambito delle leucemie croniche. Il professor Francesco Passamonti, che  insegna all’Insubria e  dirige l’Ematologia all’ospedale di Circolo, riceverà un Award al convegno della Society of Hematologic Oncology (Soho) a Houston.
Il riconoscimento è legato al lavoro svolto da Passamonti  sulla mutazione fondante, nelle leucemie croniche, a partire dal 2005, quando il “prof” si trovava ancora a Pavia: una ricerca importante che aveva e ha portato allo sviluppo di farmaci target. «Abbiamo quindi iniziato a trattare  i pazienti con queste terapie innovative nel 2007 e  proseguito,  a Varese, dopo il 2010. Adesso all’ospedale di Circolo - spiega Passamonti - abbiamo molte terapie target su queste malattie e abbiamo anche studi  di fase 1b di associazione tra più molecole, con target diversi».  Un linguaggio un po’ tecnico per chi non mastica di ricerca clinica che però diventa comprensibile a tutti quando  si specifica che l’Insubria  e l’ospedale di Circolo sono tra i pochi centri europei a  condurre cure di questo genere. Un nuovo approccio, dunque,  verso una “medicina personalizzata” che rappresenta un passo avanti importante nella terapia convenzionale.

Legnano 'testa' Varese

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Legnano "testa" Varese

L’Openjobmetis torna a mettersi in vetrina nell’ormai classico appuntamento con il Memorial Fabio Porta di Gorla Maggiore. Alle 20.30 la formazione di Paolo Moretti scenderà in campo contro l’Europromotion Legnano di serie A2 sul parquet dell’impianto di via Volta: sarà la quinta edizione della manifestazione che ricorda lo storico capitano della Gorlese (morto a soli 33 anni per un male incurabile), alla quale Varese ha sempre preso parte. Nonostante la concomitanza con la sfida dell’Italbasket («Speriamo di riempire egualmente il PalaGorla come nelle quattro edizioni prececenti, confidando anche nello scopo benefico dell’iniziativa» dice l’organizzatore Roberto Legramandi), l’amichevole del piccolo ma “raccolto” PalaGorla (non più di 500 i posti a sedere) offrirà ai tifosi biancorossi una ghiotta occasione per vedere all’opera dal vivo Wayns e compagni. Il test è certamente più probante rispetto al “galoppo” casalingo di giovedì scorso contro Massagno, anche se Varese sarà ancora in emergenza dovendo fare a meno di Ramon Galloway e Jevohn Shepherd, a riposo precauzionale dopo i piccoli problemi fisici accusati nel Memorial Cardelli dello scorso weekend.
Per l’Openjobmetis l’obiettivo sarà quello di migliorare condizione ed automatismi: la prima fase della preparazione è stata molto pesante e la squadra è ancora imballata, dunque la differente qualità del gioco espresso nelle due gare del torneo in Toscana (bene sabato contro Bologna, male domenica contro Pistoia) è anche legata ai carichi da smaltire. Col passare dei giorni però Moretti vorrebbe vedere un volto sempre più delineato e una condizione in crescita per una squadra che al momento attuale è in formato cantiere aperto, rendendo complicato esprimere giudizi compiuti sulle qualità del gruppo al di là della riconosciuta leadership offensiva di Wayns e delle verifiche necessarie sul tasso di fisicità del reparto lunghi contro avversarie stazzate. Tale non è per i canoni della serie A l’Europromotion di Mattia Ferrari, che comunque è parsa già  tonica nel suo cammino di preparazione verso la nuova serie A2 unificata viste le quattro  vittorie in fila tra Cervia, Piacenza e San Giorgio su Legnano. Gli altomilanesi saranno privi dell’infortunato Sacchettini, ma saranno animati da grande voglia di mettersi in vetrina in occasione di un match non del tutto inedito (c’è il precedente di Chiavenna nel precampionato 2014) ma vissuto come un evento: «Per noi è motivo di orgoglio essere arrivati a sfidare Varese, dunque vogliamo onorare al meglio questa sfida storica» conferma il presidente Marco Tajana, che esulta per la quota 650 raggiunta dalla campagna abbonamenti dei suoi Knights. Intanto nel calendario delle uscite precampionato dell’Openjobmetis si aggiunge un altro “allenamento congiunto” a Masnago: mercoledì prossimo saranno ospiti i Lugano Tigers, altra formazione della LNA svizzera. La presentazione ufficiale della stagione 2015-16 è stata invece fissata per giovedì 24 a Palazzo Estense:  complicato organizzare l’ evento  ad Expo 2015, d ove Varese farà comunque “passerella” nelle prossime settimane mentre domenica sarà ospite dello stand allestito dal CRL per presentare una nuova iniziativa legata al settore giovanile.


Minacce alla ex, in cella

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Minacce alla ex, in cella

Ore intense e “fruttuose”, per i carabinieri della compagnia di Luino e delle Stazioni dipendenti: quattro gli arresti messi a segno nell’arco dell’ultima giornata sul territorio.

Nella notte di martedì 15 i militari di Maccagno con Pino e Veddasca hanno intercettato, in via Garibaldi, sulla Statale 394, un’auto sospetta, condotta da un ventisettenne di Brebbia che trainava un carrello contenente attrezzi da cantiere ed era seguita a breve distanza da un furgone condotto da un ventiquattrenne di Besozzo. Pensavano ormai di averla fatta franca, ma invece hanno trovato le manette per furto aggravato in concorso. I militari, dopo aver allertato la Centrale operativa della Compagnia, li hanno infatti seguiti a distanza, pronti a fermarli per un controllo. Il blocco è poi scattato all’altezza di Luino: i militari hanno accertato che sul carrello erano trasportati numerosi attrezzi edili, tra cui due compressori, un sollevatore idraulico, un generatore di corrente, un flessibile e un martello pneumatico. Sia il carrello che gli attrezzi erano stati poco prima rubati in via Roma di Veddasca, sede di un’impresa edile.

Altri due arresti sono stati compiuti dal personale della Stazione di Cuvio. In carcere è finito prima un 28 enne, originario di Brindisi e residente a Cuvio, il quale, sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, nelle scorse settimane si era reso protagonista di numerose violazioni delle prescrizioni imposte dal tribunale di Sorveglianza. È scattata pertanto la revoca della misura alternativa e il giovane è stato portato ai Miogni. Le manette sono scattate infine per un trentenne brasiliano, residente a Cuveglio, che dovrà rispondere di violenza privata e atti persecutori nei confronti della convivente. L’uomo, recentemente denunciato per gl stessi reati e allontanato dalla casa di famiglia, aveva imperterrito continuato a minacciare la donna, arrivando a telefonarle un centinaio di volte in 24 ore e minacciandola di morte. I militari hanno deciso di setacciare la zona e, individuato il trentenne a Caravate, l’hanno arrestato.

Altro servizio sulla Prealpina in edicola giovedì 17 settembre

 

Droga dalla Spagna, tredici arresti

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Droga dalla Spagna, tredici arresti

Hashish, coca e marijuana dalla Spagna alla Lombardia, maxitraffico smantellato dalla Compagnia di Luino della Guardia di finanza, con il coordinamento della direzione centrale Antidroga di Roma e del Comando generale. L’operazione, denominata "Slice of coffee" dalle Fiamme Gialle luinesi, ha consentito di ricostruire l’intero organigramma dell’associazione criminale composta da italiani, marocchini, colombiani, equadoregni e polacchi,  con l’arresto di 13 persone. Sequestrati settanta chili di ovuli di hashish, mezzo chilo della stessa sostanza in panetti, sei chili di marijuana, mezzo chilo di cocaina, metadone, tre autovetture ed una moto di grossa cilindrata in uso all’organizzazione, nonché diverse banconote da 50 euro false.

La natura in città

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La natura in città

Agrivarese, ovvero manifestazione che piace non si cambia. E' stata presentata mercoledì 16, nella sede della Camera di commercio, l'edizione 2015 della manifestazione che, quest'anno, si arricchisce di nuove iniziative che la rendono ancor più attrattiva nei confronti del pubblico. Forte delle decine di migliaia di persone che l’hanno affollata nelle ultime edizioni, domenica 20 settembre torna Agrivarese, riproponendosi con lo slogan che è diventato il segno di un successo: “Con AgriVarese, la Natura si Riprende il centro città!” .
Come è ormai tradizione, gli animali delle fattorie - ma anche gufi, gru e civette, per citarne solo alcuni - saranno i veri protagonisti di AgriVarese, la grande rassegna del settore primario che ogni anno dà colori, suoni e sapori particolari ai Giardini Estensi. La giornata di domenica sarà molto ricca di iniziative, distribuite lungo i diversi momenti della manifestazione. Così, ai Giardini Estensi i visitatori potranno entrare in contatto diretto con gli animali delle fattorie varesine, assistere alle evoluzioni dei protagonisti del Pentathlon del Boscaiolo oltre che ammirare le diverse razze equine, bovine e caprine in sfilata. Si potranno anche vedere da vicino le tecniche di produzione del miele e quelle casearie con la mungitura e passeggiare con pony e asino. E per i più piccoli, il battesimo della sella, il ponte tibetano e, novità di quest’anno, la grotta artificiale, dove inoltrarsi con l’assistenza degli esperti del Cai. E non mancheranno esibizioni a cura degli allievi del liceo musicale e di altri gruppi artistici. L’apertura è prevista alle 9.30, l’inaugurazione ufficiale alle 10.00 ai Giardini Estensi e le iniziative si susseguiranno per tutta la giornata, fino alle 19.

Schianto e caos al Ponte di Vedano

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Il luogo dell

Grave incidente e caos intorno alle ore 13.30 di mercoledì 16 settembre sulla Statale 233, poco dopo la rotatoria del Ponte di Vedano in direzione di Tradate.

Al termine della seconda curva dopo la rotatoria, una Fiat Panda, probabilmente uscita di strada a causa del fondo reso sdrucciolevole dalla pioggia battente, s'è schiantata contro un camion che scendeva verso Varese. La donna alla guida dell'auto è rimasta gravemente ferita ed è stata soccorsa da ambulanza e auto medica inviate dal 118.

Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco di Varese con una squadra e con l'autogrù mentre le indagini spettano alla polizia provinciale, che ha chiuso la strada per poter svolgere i rilievi. Il disagio s'è protratto fino alle ore 14.45 e per raggiungere Vedano Olona e le altre le località lungo la Varesina, s'è dovuto procedere verso Gurone e Malnate e di qui poi verso Vedano. Percorso inverso per chi, da Tradate, viaggia verso Varese.

Ampio servizio sulla Prealpina di giovedì 17 settembre.

Autovelox, una storia infinita

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Autovelox, una storia infinita

Non riesce proprio a chiudersi quella triste parentesi dell’estate 2013, quando gli autovelox su via Adige e Via Giovanni XXIII multarono oltre tremila persone in pochi mesi, suscitando polemiche, valanghe di ricorsi, persino una class action e una manifestazione stile ultras sotto il palazzo comunale. Non si chiude perché il Comune non è intenzionato a farlo. Da giorni sta infatti arrivando nelle case di tante persone sanzionate ormai oltre due anni e mezzo fa un “avviso bonario per la mancata riscossione di somme dovute a titolo di sanzioni amministrative”. In pratica è una lettera spedita con posta prioritaria (nemmeno con raccomandata) attraverso cui la cui polizia locale «informa che agli atti di questo ufficio non risulta pagata la sanzione pecuniaria» e invita a porre rimedio versando oltre il doppio della contravvenzione per regolare la propria posizione entro il 31 ottobre «per evitare l’attivazione di processi esecutivi».
Non ci sarebbe nulla di male se il Comune stesse andando a pizzicare chi ha fatto il furbo e nel 2013 ha buttato il verbale nel cestino, rifiutandosi di pagare. Invece gli accertamenti arrivano anche a chi diligentemente ha regolarizzato la propria posizione. Una svista? Un errore? «A me pare che il Comune di Cardano stia provando a prendere dei soldi a chi li aveva già onestamente versati, facendo leva sul fatto che siamo tutti distratti e non possiamo tenere tutto da conto. Certo, per legge sarà anche una richiesta lecita ma a me sa tanto di una trappola verso le persone oneste». A dirlo è Marco Ardena, residente a Cardano. E lo sostiene perché a lui sono arrivati non uno bensì due solleciti di pagamento, a cui ha risposto per entrambi mandando via mail al comando le ricevute conservate («per fortuna») in fondo a un cassetto.
«Non so neanche io come ho fatto a trovarle. Ma mi chiedo: quanti, dopo due anni e mezzo, hanno ancora in giro la documentazione? E quanti saranno i poveracci costretti a pagare nuovamente? Qui siamo davvero fuori di testa».
In effetti non è proprio una questione da due soldi. Facciamo l’esempio di Ardena. Con il primo verbale fu sanzionato con 187,71 euro di multa il 18 aprile del 2013 perché viaggiava a 83 chilometri orari su via Giovanni XXIII. Sebbene abbia regolarmente pagato entro i canonici 60 giorni, due anni e mezzo dopo il Comune con un avviso bonario lo invita gentilmente a mostrare la ricevuta o, in caso contrario, a regolarizzare la propria posizione versando altri 356,71 euro. In pratica, se non avesse conservato la documentazione, avrebbe dovuto pagare due volte, per un totale di 544,42 euro. «Oltretutto – conclude il cardanese – per pagare usai il bollettino precompilato, con tanto di numero del verbale e tutte le altre informazioni a loro necessarie già prestampate. Come possono venirmi a dire ora, due anni e mezzo dopo, che al Comune non risultano i soldi e che non hanno la tracciabilità di due pagamenti effettivamente fatti? Come possono chiedere a un cittadino il doppio della sanzione già pagata quando l’errore lo hanno fatto loro?». Domande che si porrebbe chiunque.

Ladra in piazza Repubblica. Manette

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Ladra in piazza Repubblica. Manette

Ha preso l’anziana sottobraccio e l’ha condotta in disparte, in un angolo di piazza Repubblica, a due passi dal Centro commerciale Le Corti. Poi ha cominciato a parlarle, intontendola, infilando la mano nella borsa della signora, che ha più di ottant’anni, e prelevandone il portafoglio che conteneva contanti per 350 euro, appena prelevati dal bancomat.

Sarebbe stato un furto come tanti, con la frustrazione per chi lo subisce senza accorgersene e la rabbia di chi si vede derubato nel centro della città e pure in pieno giorno (era mezzogiorno e mezza di mercoledì 16 settembre), se non fosse stato per un’occhiata... vigile. A fissare la scena, infatti, è stato un agente in borghese della Questura, che, allertati i colleghi della pattuglia del poliziotti di quartiere e avvisati quelli della Squadra Volante, è passato all’azione inseguendo la rumena già in fuga col portafoglio e bloccandola.

La donna, a carico della quale sono emersi numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è stata arrestata poiché colta nella flagranza del reato di furto aggravato e il portafoglio è stato restituito all’anziana che stava recandosi alle Corti per fare acquisti. Sono in corso accertamenti per verificare le responsabilità della donna arrestata riguardo ad altri episodi analoghi e per accertare se la stessa abbia operato con la complicità di altre persone.

Altro servizio sulla Prealpina di giovedì 17 settembre.

Frontale a Solbiate Arno. Due feriti

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Frontale a Solbiate Arno. Due feriti (foto Zidda)

Sono stati trasportati all'ospedale di Gallarate e non sono in pericolo di vita, l'anziano, 81 anni, e il giovane, un trentunenne, rimasti feriti nello scontro tra le loro auto, rispettivamente una Lancia Y e una Toyota Aygo. L'incidente è avvenuto in via Maggiolino, al trivio tra i Comuni di Solbiate Arno, Carnago e Caronno Varesino, poco dopo le ore 17.45 di mercoledì 16 settembre.

Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, i carabinieri, titolari della ricostruzione della dinamica, l'ambulanza di Azzate e l'auto medicalizzata inviate dal 118. Nell'incidente, provocato dal mancato rispetto d'una precedenza e agevolato dalla pioggia battente, le due vetture sono rimaste seriamente danneggiate e la circolazione è stata interrotta, seppure per poche decine di minuti, per consentire soccorsi, rilievi e ripristino della sicurezza stradale.


Nozze gay, lite Lega-Ncd

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Nozze gay. Se ne parla in Comune: polemica

"Tutti i colori dei diritti" sarebbe dovuto essere il titolo del convegno che si terrà venerdì 18 settembre a Palazzo Estense. Un convegno annullato la mattina di giovedì 17 settembre dalla relatrice, la senatrice Monica Cirinnà (Pd), "per improrogabili impegni parlamentari".

Cirillà avrebbe dovuto illustrare in quest'occasione il disegno di legge sulle unioni civili. E a Varese basta che l'argomento sfiori le sedi istituzionali per scatenare la polemica.

Il Nuovo centrodestra (estromesso lo scorso dicembre dalla maggioranza formata da Lega e Forza Italia) contesta alla giunta comunale di aver dato il patrocinio all'iniziativa e la concessione gratuita della sala matrimoni.

Matteo Giampaolo, capogruppo dell'Ncd in Consiglio comunale, chiede al sindaco di chiarire la posizione: "Il patrocinio presuppone adesione ai temi divulgati e si deve quindi dedurre che la Lega abbia cambiato idea e sostenga ora i matrimoni omosessuali".

La replica di Attilio Fontana non si è fatta attendere: "Noi patrociniamo l'informazione anche quando dissentiamo dal contenuto e dal merito di cioè che si verrà a dire. Forse qualcuno ha un concetto distorto di democrazia: io sono il sindaco di tutti e devo dare la possibilità a tutti di ascoltare ogni tipo di informazione. Curioso che la polemica arrivi dall'Ncd che è nel governo che promuove questo disegno di legge".

Ampio servizio sulla Prealpina di giovedì 17 settembre.

Addio al simbolo dei clochard

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Il clochard Alessandro

Fino alla fine ha voluto restare nella sua “non-casa”, senza mai accettare di essere collocato in un centro di accoglienza. Ha preferito le panchine, i marciapiedi, le griglie riscaldate del centro in inverno e l’ingresso del teatro Fratello Sole in estate, dove bastavano quella tettoia e la vicinanza del rifugio dei Frati a farlo sentire sicuro. Ha insomma preferito la libertà.
Alessandro ora non c’è più, stroncato da un arresto cardiaco. L’abitazione preferita era una panchina di viale Diaz. I soccorritori lo hanno assistito per l’ultima volta proprio lì, in mezzo al traffico indifferente.

Ampio servizio sulla Prealpina di giovedì 17 settembre.

Frana del Belvedere, Procura contro il gup

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Frana del Belvedere, Procura contro il gup

Frana al Belvedere, la Procura della Repubblica di Busto Arsizio non si arrende.

Il pubblico ministero Francesca Parola entro settimana prossima impugnerà in Cassazione il non luogo a procedere pronunciato dal gup Giuseppe Limongelli lo scorso luglio nei confronti dei sedici imputati. Nelle motivazioni, il giudice è stato molto chiaro: «Va dichiarato il non luogo a procedere perché nulla fecero per impedire la frana sebbene ciò accadde perché non sapevano che la frana vi sarebbe stata, non essendo stati avvisati di tale pericolo dagli esperti nominati in circa un ventennio».
Come è noto, Villa Rovelli venne spazzata via a giugno del 2012 dallo smottamento causato da una tubatura che iniziò a lacerarsi nel 1993. Il gup Limongelli ha però sottolineato che «solo nel dicembre del 2011 è a conoscenza di tutti che si stava per verificare la frana, ma è evidente che per la legislazione vigente, in cinque mesi non si poteva realizzare alcuna opera».

Unica certezza: «Solo a dicembre del 2011 un esperto avverte del pericolo di frana della collina, non del dissesto del manufatto. Ma di ciò rispondono gli attuali imputati che geologi non erano e che si affidarono a tecnici che non si avvidero di tale pericolo? La risposta è negativa», si legge nelle motivazioni della sentenza.
Ma la risposta della Procura di Busto Arsizio è invece positiva ed è per questo che si rivolge alla Suprema corte (unica sede giudiziaria che può esprimersi su una sentenza di proscioglimento). E questo nonostante fosse «una cronaca di morte annunciata, a mo’ dell’opera di Gabriel Garcia Marquez, per dirla fuori dai denti, per indagine giornalistica». E ancora: «La verità che sbalordisce è che sia stata data la concessione per realizzare la villa su una scarpata costituita da sabbia e ghiaia di formazione in epoca glaciale, sopra l’alveo del Ticino che nel tempo aveva asportato materiale dalla scarpata».
Limongelli non sa quando «la concessione sia stata data» «ma questo giudice non rimarrebbe stranito  se ciò fosse avvenuto negli anni dal 2004 al 2010, quando tutto era stato apparentemente sistemato e per i geologi le frane del terreno sarebbero state modeste».

Quindi ciò che stupisce non è la frana di per sé, «perché è scritto nella storia della geologia».

«Lo sconvolgente è che in tale zona destinata a parco sia stata autorizzata la costruzione di un fabbricato, sul limitare di questa formazione geologica composta di sabbia. Tutti dovrebbero  sapere che i castelli sulla sabbia li realizzano solo i bambini su una spiaggia».  
Eppure per gli inquirenti la vicenda non può inabissarsi così, senza alcuna responsabilità accertata. Al termine della requisitoria il pm Parola chiese quindici rinvii a giudizio e sei mesi di pena per l’unico tra gli imputati che scelse di essere giudicato con rito abbreviato. In vent’anni avrebbero dovuto evitare lo scempio ambientale ed è ciò che ribadirà impugnando la decisione del gup.

Knights senza paura ma vince Varese

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Knights senza paura ma vince Varese

Varese impone la legge dei muscoli ad una combattiva Legnano e conquista la quinta edizione del Memorial Fabio Porta. Davanti a trecento spettatori (raccolti 1.400 euro, devoluti ad AIL Varese e Cestisti fino al Midollo) l’Openjobmetis piega solo alla distanza una Europromotion senza timori reverenziali. La squadra di Moretti subisce in avvio l’aggressività dei biancorossi, pagando l’assenza degli esterni titolari Galloway (fermo fino a lunedì 21 settembre) e Wayns (riposo precauzionale dopo un lieve risentimento nell’allenamento di martedì 15 settembre), mentre Shepherd recupera in anticipo girando ancora a tre cilindri. Dopo un avvio tonico firmato da Ferrero (15-7 al 6’) l’attacco varesino fatica a macinare gioco con lucidità, e gli Knights mettono anche la freccia (22-25 al 16’) con le iniziative dello sgusciante Pacher. Bravo Cavaliero (5 assist) a sbloccare l’impasse con una serie di giocate vincenti per sé e per gli altri, firmando il vantaggio varesino all’intervallo (40-37 al 20’). Dopo la pausa lunga l’asse Davies (6 rimbalzi)-Faye (9 rimbalzi) fa la voce grossa dentro l’area, e Varese allunga con decisione (51-40 al 26’) concedendo solo 11 punti nella terza frazione all’Europromotion. E nelle pieghe di un match dalle rotazioni sostanzialmente paritetiche, Varese spreme comunque energia e sostanza da Molinaro (apprezzabile anche dalla media, rivedibile solo l’1/6 ai liberi) e Varanauskas. Il ventiquattrenne play lituano, in campo con un solo allenamento nelle gambe dopo una settimana di stop, mostra personalità e intraprendenza (7/9 ai liberi) anche se sembra più un finalizzatore che un costruttore del gioco.
Per Legnano pesano i troppi errori al tiro nella ripresa (solo 1 punto per Raivio dopo gli 11 dell’intervallo) e la produzione relativa del “supporting cast” alle tre punte offensive. Varese piace quando alza il volume in difesa e muove bene il pallone per trovare soluzioni corali; gambe più sciolte rispetto alle uscite della settimana scorsa, ma anche stavolta nel quarto periodo - complice la zona di Legnano - c’è stato un calo  fisico riverberatosi sulla qualità del gioco. Anche se mancando all’appello i due giocatori con maggior speed e trattamento di palla, è difficile formulare giudizi compiuti sullo stato di avanzamento dei lavori per la costruzione dell’attacco.
Giovedì 17 settembre riapertura della campagna abbonamenti (dalle ore 16 alle 20 nella sala Giancarlo Gualco del PalaWhirlpool) partendo da quota 2150 per gli ultimi quattro giorni della vendita delle tessere stagionali; ufficializzata intanto la data del 24 settembre per la presentazione della stagione 2015/'16, appuntamento alle ore 19.30 a Palazzo Estense svelando la nuova maglia “dedicata” al compleanno numero settanta della società

Varese -Legnano 76-64 (19-13; 40-37; 59-48)

OPENJOBMETIS VARESE: Davies 10 (4-6), Faye 8 (3-6, 0-1), Wayns ne, Varakauskas 13 (2-3 da 3), Lepri (0-1 da 3), Molinaro 16 (6-7, 1-1), Cavaliero 12 (3-3, 1-3), Shepherd 1 (0-1, 0-2), Ferrero 7 (1-2, 1-3), Thompson 5 (1-4, 1-5), Campani 4 (2-2), Pietrini ne.
Allenatore: Moretti.

EUROPROMOTION LEGNANO: Navarini 1 (0-1, 0-1), Allodi 2 (0-2), Maiocco 5 (1-3, 1-5), Frassineti 12 (2-7, 2-5), Palermo 3 (1-2 da 3), Martini 8 (1-1, 1-3), Pacher 20 (6-9, 1-4), Raivio 12 (4-11, 1-5), Battilana ne, Gastoldi ne.
Allenatore: Ferrari

Giro di vite sulla prostituzione

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Giro di vite sulla prostituzione

Sono di nazionalità nigeriana, arrivano dal Piemonte con i treni del mattino e scendono alla stazione di Busto Arsizio. Da qui, in pullman, raggiungono Legnano e le rispettive postazioni di lavoro: la zona boschiva di via Jucker e quella che, da viale Sabotino, conduce verso il confine con Borsano. A intercettare la loro provenienza e i loro spostamenti è stato il Commissariato legnanese della polizia di Stato, coordinato da Francesco Anelli, nel corso di operazioni congiunte con la polizia locale.
Controlli serrati anche nei centri massaggi cinesi (una decina scarsa) presenti in città.

Servizio sulla Prealpina di giovedì 17 settembre.

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