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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Sosta veloce gratuita: 70 i posti

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Sosta veloce gratuita: 70 i posti

Saranno tra i 50 e i 70 i posti gratuiti per le auto ma solo per chi farà una spesa o una commissione lampo. Non più di venti minuti. Dove? Si pensa a via Carrobbio e a via Veratti, «magari mettendo insieme qualche posto nella stesa area, non disseminandolo uno qua e uno là», dice l’assessore Andrea Civati. Come saranno delimitati ed evidenziati questi parcheggi e come avverrà la regolazione della sosta, è ancora tutto da definire. Si studiano però «stalli ben evidenti, potrebbero essere bianchi con un simbolo all’interno», dice l’esponente Pd della giunta, ma ancora a Palazzo Estense si sta ragionando sulle modalità di attuazione del progetto di certo rivoluzionario per la città di una sosta gratuita, seppure minima in tempistica e in zone. «Una settantina al massimo, utilizzando anche le aree di carico e scarico merci, questa è l’idea di massima, così come quella di realizzare gli spazi di sosta veloce vicino ai negozi e ai servizi dove ci si può recare per fare una commissione rapida». Come controllare quanto davvero si ferma l’automobilista? Disco orario (seppure impreciso, visto che non segna i venti minuti “spaccati”) o qualche altro sistema? Ancora non è chiaro quale sarà la soluzione ideale. Intanto è confermata la volontà di introdurre la cosiddetta tariffa turistica. Si tratta del pagamento del ticket per alcune zone della città, di certo Sacro Monte, può anche darsi la Schiranna, nelle quali vi saranno tariffe agevolate per chi si fermerà a lungo per fare una gita, per esempio. Per quanto riguarda il Sacro Monte è già stato deciso, per esempio, che soltanto nel fine settimana i posti auto diventeranno a pagamento, mentre durante i giorni feriali si continuerà a posteggiare a disco orario. Sul fronte dei parcheggi periferici dove lasciare l’auto per prendere il bus verso il centro (si parla di Schiranna, Stadio, zona Iper e zona Carrefour in fondo a viale Borri, ma altri vengono presi in considerazione come quello di Casbeno della Provincia), respinge le critiche dell’opposizione, l’assessore Civati. Il consigliere di Forza Italia Longhini, per esempio ha sottolienato come la frequenza attuale dei bus non possa funzionare: chi parcheggia deve poter raggiungere il centro velocemente. «Le frequenze sono soddisfacenti, soprattutto su alcuni percorsi che hanno al massimo 15 minuti di distanza», replica l’assessore. Civati si dice «deluso per le critiche per nulla costruttive e concentrate solo su aspetti procedurali e finanziari da parte delle opposizioni».

Altri servizi sulla Prealpina del 24 marzo


«Il carcere scoppia»

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«Il carcere scoppia»

«Il nostro non è uno sciopero per tutelare la categoria bensì per difendere i diritti dei cittadini»: al terzo giorno di astensione dalle aule, la camera penale spiega all’opinione pubblica il senso di questo sciopero.

Per rendere meglio l’idea di ciò che sta accadendo nell’universo giustizia - che non è confinato dai corridoi di un tribunale - il presidente Roberto Aventi, il segretario Samuele Genoni, i consiglieri Lorenzo Parachini, Francesca Giamporcaro e il tesoriere Chiara Cozzi, all’assemblea di ieri mattina, 23 marzo, ha invitato il garante dei diritti dei detenuti Luca Cirigliano che ha illustrato ciò che accade in via per Cassano, perché il sovraffollamento delle carceri è uno dei punti su cui gli avvocati penalisti stanno battendo. La capienza del penitenziario di Busto è di 238 persone, ma ormai il numero sta ascendendo ai livelli di emergenza di qualche anno addietro. «Il dato aggiornato a mercoledì è di 401 detenuti», spiega Cirigliano. La cassazione, lo scorso 17 marzo, si è pronunciata in modo molto chiaro sulle condizioni dei reclusi: lo spazio vitale all’interno delle celle deve essere calcolato al netto degli arredi e del bagno. E a Busto, dove ormai ci sono anche tre detenuti per cella, «le condizioni sono disumane», avverte Cirigliano chiedendo la collaborazione dei penalisti per alleggerire la pressione della casa circondariale. «Vorrei aprire uno sportello legale dentro al carcere perché i detenuti chiedono a me consigli e pareri ma io non conosco la materia e devo sempre appoggiarmi a un esperto». Questo è uno degli obiettivi che vorrebbe raggiungere il garante in carica fino al 2020, ma alla camera penale ha sottoposto un’altra carenza non trascurabile: la mancanza di educatori.

Assurdo pensando che la pena - così come indicato dal codice - dovrebbe avere una funzione riabilitativa e educativa. «Su sei educatori previsti ne abbiamo uno e mezzo, ossia uno fisso e uno in missione da Varese». A breve quindi Cirigliano farà da Caronte per i penalisti tra le sezioni di via per Cassano così da percepire l’aria che si respira dietro le sbarre.

Al centro della protesta degli avvocati - che si ripeterà dal 13 al 19 aprile - c’è il decreto legge Orlando, passato con la fiducia. Prevede due riforme allarmanti a parere dei penalisti. La prima è la sospensione della prescrizione tra un grado di giudizio e l’altro. «Il problema della prescrizione lo risolverebbero le procure evitando di tenere i fascicoli e le notizie di reato nel cassetto per cinque anni. I pm selezionano i casi e mandano avanti quelli che preferiscono». In altre parole il rischio è quello di rimanere imputati a vita. L’altra rivoluzione riguarda i processi a distanza, che di fatto toglie il diritto all’imputato stesso di partecipare ai processi. Nel ddl del ministro Andrea Orlano si parla anche della soppressione dei tribunali dei minori e dell’accorpamento ai tribunali ordinari. Una questione è particolarmente delicata che chiama in causa anche la figura così ingerenti dei servizi sociali e che quindi merita una trattazione a parte.

La settimana di sciopero delle toghe «che a Busto ha avuto una percentuale di adesioni altissima» e che terminerà oggi, 24 marzo, è l’occasione per lanciare un altro tema caro ai penalisti, quello della separazione delle carriere dei magistrati, da una parte gli inquirenti e requirenti - che svolgono le indagini e chiedono le condanne in aula - dall’altra i giudicanti.

Lei vuole lasciarlo, lui la colpisce al volto

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Lei vuole lasciarlo, lui la colpisce al volto

- È ancora tutta da chiarire la brutta vicenda avvenuta ieri mattina, 23 marzo, nel rione di Bosto. In base alla prima ricostruzione, in attesa di conferme ufficiali da parte della Questura, una ragazza di 19 anni si è presentata a casa di un giovane con cui da qualche tempo aveva una relazione, con l’intenzione di interrompere quel rapporto. Ma la reazione di lui è stata molto violenta: l’avrebbe colpita in pieno volto.

Non è chiaro se lo abbia fatto a mani nude o brandendo un oggetto, poiché la vittima non ricorderebbe con precisione quegli istanti concitati, proprio a causa della rapidità con cui è stata colpita. Sarebbe stata lei comunque a lanciare poi l’allarme e a chiedere aiuto. Sul posto, insieme con un’ambulanza della Croce rossa di Varese, sono arrivate anche le pattuglie della Squadra Volante e quelle della Mobile.

La diciannovenne ferita è stata trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale di Circolo, dove è stata ricoverata nel reparto di Otorinolaringoiatria per essere poi sottoposta a un intervento al setto nasale. Nel frattempo a Bosto sono proseguiti gli accertamenti da parte degli investigatori che, stando ancora alle prime informazioni in attesa di conferma ufficiale da parte della Questura, si sarebbero conclusi con l’arresto del giovane.

Al di là dell’esatta ricostruzione dei fatti, resta la certezza che una donna è stata aggredita da un uomo che conosceva e che diceva di provare del sentimento per lei.

Servizio sulla Prealpina del 24 marzo

«Quel rudere va abbattuto»

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«Quel rudere va abbattuto»

«Cosa aspettano a buttarla giù? È una vergogna. Qui ci sentiamo abbandonati. Siamo dietro a una scuola e abbiamo un rudere simile, che cade a pezzi». In via Corelli, i postumi dell’incendio scoppiato la sera prima alla cascina Malavita si fanno sentire. Tina Varisco vede ancora la nuvola di fumo nero che il vento soffiava verso il gruppo di villette tra le quali la sua. Nelle narici, ancora l’odore che l‘ha spinta, da madre, ad avvertire i propri figli incuriositi dall’evento: «Non uscite. Non aprite le finestre, che vi intossicate», riferisce di aver gridato, mentre afferrava la cornetta e componeva il numero del pronto intervento. «Saranno state le cinque e mezza e a quanto pare non sono stata neppure la prima a dare l’allarme», racconta la signora Tina, mentre guarda da distanza il rudere, comodamente accessibile dal lato che dà sul campo sportivo dell’istituto comprensivo Pertini, tirando dritto lungo la pista di atletica e superando la sterpaglia. Le transenne, infatti, delimitano solo il perimetro della cascina sul lato opposto, che dà sempre su via Corelli, prima che curvi a sinistra verso casa Varisco. Un altro testimone oculare è Luca Bugini, che per la verità si è accorto di quanto stava accadendo solo dopo aver udito le sirene dell’autopompa: «Fortuna che sono giorni di pioggia. Altrimenti avrebbe potuto propagarsi», commenta. Sua madre ricorda bene quando la cascina venne transennata: «Penso fosse due o tre anni fa, a seguito di un crollo. Non è passato molto. Pioveva e ricordo ci fu un gran boato». Sia il ragazzo che la madre attestano come, di certo prima del transennamento e forse anche dopo, magari per recuperare il pallone, non fosse eccezionale vedere qualche ragazzino intrufolarsi all’interno della cascina, il cui nome è già tutto un programma. A sentire i vicini, però, la malavita c’entra poco: «Qua una volta era tutto un vigneto. La chiamavano Ama-la-vita, ma poi la A s’è persa». Si metta il fascino della ‘mala’ e il gioco è fatto: «Certo è che sono vent’anni che la cascina è abbandonata. Prima ci abitava una famiglia che teneva uno o due cavalli».

Guarda caso, proprio la parte che doveva essere la stalla, con sopra il fienile, è stata con ogni evidenza coinvolta nell’incendio. Al suo interno, una tettoia in eternit è mezza franata sopra rifiuti e cianfrusaglie di ogni genere: copertoni di camion, telai di biciclette e pure una pianola. I vicini interpellati nel merito escludono possa essersi trattato di un fuocherello acceso da gente che si apprestava a pernottare, come suggerito di primo acchito dal vicesindaco: «Mai visti abusivi lì dentro», affermano. Invece, nessuno scarta l’idea che possa riguardare l’uso della cascina come ricovero di oggetti, mentre lo sguardo di qualcuno si dirige verso un piccolo agglomerato di roulotte, proprio dietro la scuola. Nell’elenco dei motivi per cui si sente abbandonata, la signora Tina non dimentica di indicare anche la prossimità di un insediamento rom: «Ma è mai possibile che ci sia tutto questo attorno ad una scuola?».

Via Trentini, vandali e “portoghesi“

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Via Trentini, vandali e “portoghesi“

Il parcheggio è a pagamento ma non esiste alcuna macchinetta nella quale inserire il ticket per verificare se si è pagato. Automobilisti “portoghesi”, non tutti per carità, e qualche vandalo che si diverte a rompere e sporcare. Basta avvicinarsi alla sbarra e il sensore la fa alzare. In ogni caso. Risultato: nel parcheggio di via Trentini, due piani interrati e uno aperto al pubblico, per un totale di 105 posti di cui tre per disabili, alle dieci di mattino si contano ben 42 vetture senza tagliando sul cruscotto. E senza tagliando significa che non si è pagato. Perché in quel multipiano, che si trova tra largo Ferrarin e via Zucchi, dietro la Questura, di fronte alla Prefettura-Provincia e all’Itis-Ipsia, si paga con un parcometro “normale”, come se si parcheggiasse in uno stallo con le strisce blu sulla strada. La tariffa, però, è unica: due euro al giorno. E l’auto si può lasciare dalle 6 alle 22. Per la collocazione - a poche centinaia di metri dalla stazione di Casbeno ma anche dai mezzi che portano in centro -, è chiaro che è stato pensato per i pendolari o per chi lavora tutto il giorno in città o negli enti che sorgono nel popoloso quartiere. A realizzare il multipiano è stata la Provincia per garantire un supporto logistico ai Mondiali di ciclismo del 2008. Oggi la struttura è utilizzata da molti furbetti e frequentata da vandali. Forse proprio per evitare il non pagamento della sosta, con la scusa che non si ha moneta e che non bastano due passi per andare a cambiare in qualche negozio, sono stati installati due apparecchi cambiamonete. Forse, questa è l’impressione guardando la plastica ancora attaccata su alcune parti, mai entrati davvero in funzione. Oppure la plastica è stata messa in seguito, proprio per evitare che quell’apparecchio non fuzionante diventasse di nuovo una sorta di cestino portarifiuti. Fatto sta che oggi al posto della “cassa” vi sono profonde ferite e un parallelepipedo-deposito perfetto per chiunque voglia gettare dentro qualsiasi cosa. Anche le porte tagliafuoco che servono per raggiungere il sottopasso che porta verso il giardino di Villa Recalcati sono state danneggiate. Eppure quello di via Trentini è un parcheggio strategico in una zona molto frequentata e che potrebbe entrare nel piano sosta (come parcheggio di interscambio) che lunedì sarà discusso in consiglio comunale. La tariffa è passata da un euro al giorno a due lo scorso agosto. Un aumento che evidentemente non tocca chi, tanto, non paga.

Non dichiarava i ricavi, denunciato

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Non dichiarava i ricavi, denunciato

Ricavi non dichiarati per oltre cinque milioni di euro, azienda varesina nei guai.

Il Gruppo di Varese della Guardia di finanza, nel mese di marzo, nell’ambito della più generale azione di contrasto agli illeciti di natura tributaria, ha scoperto una azienda, dedita al commercio al dettaglio di abbigliamento, con sede nel varesotto, che ha omesso di presentare le dichiarazioni dei redditi, per un triennio, sottraendo a tassazione oltre 5 milioni di euro di ricavi.

L’attività di polizia tributaria è scaturita dai riscontri effettuati grazie alle banche dati in uso al Corpo, mediante le quali è stato possibile rilevare, tra l’altro, un cospicuo volume d’affari. I militari delle Fiamme Gialle varesine, il giorno dell’intervento, sono stati impegnati su più fronti: in tutti i punti vendita della società localizzati in provincia di Varese nonché nell’ufficio dopo sono conservate le scritture contabili a Gavirate.

Il minuzioso riscontro dei dati e degli elementi informativi, incrociati con la documentazione acquisita, ha così permesso di smascherare una situazione di grave evasione fiscale. L’azienda, infatti, aveva omesso di dichiarare ricavi per oltre 5.740mila euro che, sebbene annotati in contabilità, erano stati nascosti al Fisco. Evasioni anche alla voce Iva, con un’imposta dovuta pari ad oltre 680mila euro ed un importo di Iva non versata di oltre 450.000, un danno allo Stato e una concorrenza sleale nei confronti dei concorrenti. Il legale rappresentante della società è stato denunciato per omessa dichiarazione.

Altro servizio sulla Prealpina di sabato 25 marzo

Strage di pesci nello Strona

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Strage di pesci nello Strona

Misteriosa moria di pesci nelle acque del torrente Strona. L’allarme è stato lanciato da un pescatore: centinaia di pesci di medie e piccole dimensioni, trote e vaironi, galleggiavano sulle acque o erano sul fondo ormai privi di vita. Patrizio A. giovedì mattina si era addentrato nel bosco nella zona al confine tra Vergiate e Somma Lombardo, a ridosso dell’ex discarica intercomunale Vergiate-Somma e del Tiro a Segno Nazionale. «Per arrivare al torrente Strona - spiega il pescatore - si deve utilizzare una strada sterrata che porta sulla riva. Quando mi sono avvicinato ho notato subito qualcosa di anomalo: moltissimi pesci giacevano senza vita. Col cellulare ho chiamato il 112 che mi ha messo in contatto con i carabinieri ma, spiegato l’accaduto, mi hanno detto che non era di loro competenza. Ho quindi chiamato l’Arpa di Varese e anche loro mi hanno consigliato di far intervenire la Polizia locale che, nel primo pomeriggio, ha inviato una pattuglia.

«Sono state fatte delle fotografie e recuperati esemplari di pesci per le analisi sulle cause della morte. È stata anche chiamata l’Arpa per un controllo sulle acque del fiume». Le indagini sono in corso per risalire ad eventuali scarichi anomali o sversamenti che possano avere causato la moria del pesce.

Buche tappate su richiesta

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Buche tappate su richiesta

Sistemazioni stradali “on demand”: il Comune si è attrezzato per rispondere tempestivamente alle segnalazioni dei cittadini e in questo periodo le piccole opere lungo le vie saronnesi saranno eseguite in “tempo reale”, o quasi.

Ciò è possibile grazie al sistema introdotto e utilizzato dall’assessorato alle Opere pubbliche, con la tecnica del “cassonetto termico”: è un sistema che permette di utilizzare piccole quantità di materiale per asfaltare a caldo, in modo che si “attacchi” quasi subito alla asfaltatura già esistente, pur se malconcia e da riparare. È una soluzione innovativa e differente rispetto alla prassi, ovvero alla semplice chiusura di una buca con l’asfalto: in casi come questo si tratta solitamente di operazioni del tutto estemporanee e fatalmente di breve durata perché nel giro di poco tempo i rattoppi si staccano e la situazione, talvolta, diventa ancora peggiore rispetto a prima dell’intervento.

Con il cassonetto termico gli operai comunali sono entrati in azione al rondò all’altezza del centro commerciale Decathlon di viale Lombardia e anche in altre aree di Saronno, come lungo il trafficatissimo viale Lazzaroni, ma molti altri sono gli interventi già conclusi. «Per eseguire o completare alcune opere di maggiore portata che sono già in programma - riepiloga l’assessore Dario Lonardoni - stiamo invece attendendo il miglioramento definitivo delle condizioni atmosferiche. Il bel tempo ci permetterà di agire in tempi rapidi e nella maniera qualitativamente migliore, anche per non sprecare soldi pubblici».


Car sharing elettrico, via ai lavori

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Car sharing elettrico, via ai lavori

Prende sempre più corpo il car sharing elettrico: al via i lavori in piazzale Trento per la realizzazione degli stalli per le vetture superecologiche. Lo comunica Palazzo Estense: «Sono iniziati i lavori di fronte alla Stazione Nord per la realizzazione di una rete infrastrutturale dedicata alle auto elettriche. L’intervento prevede la modifica e il rifacimento di un’aiuola spartitraffico e la formazione di otto nuovi stalli di sosta a servizio dei veicoli elettrici, oltre a tre colonnine di ricarica».

I lavori sono eseguiti da FN Mobilità Sostenibile all’interno del progetto “E-Vai 3.0”, un innovativo servizio di car sharing destinato a pendolari, enti pubblici e aziende che prevede l’utilizzo condiviso tra questi soggetti di veicoli elettrici di ultima generazione in fasce orarie diverse e compatibili tra loro. Al via dunque l’iniziativa promossa dal Comune di Varese e realizzata da FN Mobilità Sostenibile (azienda del Gruppo FNM), in collaborazione con Enel. I lavori in piazzale Trento dureranno circa 15 giorni.

Altro servizio sulla Prealpina di sabato 25 marzo

Divide “Questi giorni”

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Ultimo appuntamento con “Made in Italy - Scuole”, la rassegna dedicata ai giovanissimi andata in scena nell’ambito del Busto Arsizio Film Festival. Venerdì 24, al San Giovanni Bosco, proiezione di “Questi giorni”, ultima fatica di Giuseppe Piccioni con Margherita Buy, Marta Gastini, Laura Adriani e Filippo Timi. All’uscita dalla sala commenti entusiastici (ma anche qualche stroncatura) da parte degli studenti del pubblico. Ecco le interviste e le impressioni del regista.

 

«La nostra firma sul post Expo»

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«La nostra firma sul post Expo»

Una risorsa sia per la capacità attrattiva del territorio, sia per le produzioni locali: continua il dibattito intorno a Human Technopole, il futuro polo della ricerca sanitaria che sorgerà nell’area di Expo e che il Varesotto ha deciso di agganciare coinvolgendo tutti gli attori interessati a livello economico e programmatico. A qualche settimana dal primo incontro sul tema a Palazzo Estense, interviene il direttore dell’Unione industriali della provincia Vittorio Gandini.

Quali le possibili ricadute sulla vicina provincia di Varese?

«Difficile per il momento dirlo. Di certo piani così ambiziosi come la realizzazione di un centro dedicato alla medicina predittiva, quale sarà lo Human Technopole, pongono delle sfide anche alla nostra provincia. Prima fra tutte quella di pensare a come trasformare la struttura in un volano non solo scientifico, ma anche di sviluppo locale. Human Technopole avrà impatti di nicchia su un settore specifico, ma Varese può sicuramente avere ambizioni di ricadute in termini di accoglienza residenziale di un pubblico qualificato come quello di ricercatori e loro famiglie, su questo possiamo puntare sulla qualità della vita che può offrire il nostro territorio. Il vero interesse per il sistema manifatturiero varesino, però, non sta tanto nello specifico progetto di insediamento dello Human Technopole, quanto piuttosto nell’opera di riqualificazione post Esposizione Universale lanciata da Arexpo. È a questo piano di investimenti per la realizzazione di un’area altamente orientata all’innovazione che le imprese guardano con maggior interesse».

Che ruolo possono giocare gli attori economici per non perdere le opportunità legate alla nascita del nuovo polo della ricerca sanitaria?

«Penso che il ruolo in questo caso debba essere quello aprire un dialogo con le istituzioni. L’importante è dare corpo ad una strategia generale del e per il territorio. La Milano post-Expo con il Progetto Human Tchnopole e con altri progetti in campo, o ancora in gestazione, sta diventando un polo sempre più attrattivo per gli investimenti al quale Varese deve essere capace di rispondere con una propria visione di sviluppo e competitività locale. Non certo per mettersi in concorrenza. Ma per cogliere delle opportunità e per darsi una propria identità, questo sì».

Sono previste importanti ricadute occupazionali con la previsione di 1.500 assunzioni. Anche in questo caso potranno essere coinvolte le professionalità varesine?

«Sui temi della sanità e della ricerca farmaceutica le competenze sul nostro territorio sono molte. Al Saronnese, ad un passo dall’Area Expo, fa capo un distretto dell’industria farmaceutica che ha pochi eguali in Italia. Il settore chimico-farmaceutico del Varesotto per numero di addetti è quinto a livello nazionale. Nella sola farmaceutica Varese rappresenta il 2,3% delle unità locali nazionali, per un totale di quasi 2.400 addetti, il 4,2% del totale italiano. Molte le multinazionali del settore che hanno investito sul Varesotto negli ultimi anni. Una realtà produttiva, tra l’altro in forte espansione sui mercati esteri. Di fronte ad un calo generale delle esportazioni provinciali, l’export di farmaci made in Varese hanno fatto registrare nel 2016 un consistente balzo in avanti: +21,9% rispetto a livelli del 2015. Parliamo di valori pari a 150,8 milioni di euro. Ecco queste sono le competenze, il know-how e le expertise che la nostra industria può mettere in campo. Un’anima manifatturiera fortemente legata al mondo della ricerca che pochi conoscono, anche sul nostro territorio, legato nell’immaginario collettivo solo ad alcune realtà industriali».

Molto spesso si insiste sulla necessità di investire in ricerca e innovazione ma non tutte le aziende ne hanno la forza. Human Technopole può essere un facilitatore in questo senso?

«Sicuramente ogni centro di ricerca che nasce su un territorio o vicino ai suoi confini (se di confini si può parlare quando ci si riferisce al mondo della ricerca) è comunque un’opportunità. A maggior ragione in questo caso, in cui è coinvolto un settore che forse più di altri ha le sue fondamenta proprio nelle attività di sviluppo, ricerca e innovazione.

Un’impresa legata al mondo della sanità e della farmaceutica o è ricercatrice per definizione o non è. Questo dobbiamo ricordarcelo. Anche le Pmi di questo comparto sono fortemente orientate all’attività di laboratorio. Anche qui, però, la domanda a cui dobbiamo dare una risposta è come far dialogare il mondo della ricerca, diciamo così pura, con quella applicata nelle aziende. È questa la sfida che lancia lo Human Technopole alle imprese e le stesse imprese allo Human Technopole».

Alptransit: «Ora mettiamoci insieme»

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Alptransit: «Ora mettiamoci insieme»

«L’approvazione delle convenzioni relative agli interventi di Alptransit, approvate nei consigli comunali di Ispra e Laveno, rappresenta certamente un passo importante. Ora però si apre una nuova fase e la strada da affrontare, insieme a sindaci, cittadini e Regione Lombardia, che all’inizio del percorso, per voce del governatore Maroni ha confermato la volontà di portare avanti l’intero progetto, è ancora lunga e va affrontata in maniera condivisa». A tenere alta l’attenzione su lavori e progettualità lungo la linea ferroviaria Alptransit è il vicepresidente della Provincia di Varese Marco Magrini, il quale fissa alcuni paletti su quanto fatto e invita tutti gli attori coinvolti a proseguire con il metodo della condivisione che sino a oggi ha portato a ottenere risultati concreti: «Ringrazio i Comuni per tutto il lavoro svolto sin qui, Regione Lombardia e Rfi, che nel corso di questi mesi si sono dimostrati partner dialoganti e attenti alle problematiche sollevate sia da sindaci e amministratori, sia dai cittadini che i nostri tecnici della Provincia per gli studi di fattibilità e il complesso lavoro di progettazione. Ora però dobbiamo da un lato concretizzare i progetti individuati come prioritari e già finanziati e dall’altro iniziare a ragionare su tutte le altre tematiche e progettualità di cui da settimane si parla sui giornali e che sono già contenute in un dossier preparato da Provincia di Varese e già condiviso mesi fa con i sindaci».

E proprio per iniziare a ragionare sul futuro, «e visto l’interesse di Regione Lombardia, abbiamo chiesto la disponibilità agli assessori regionali Alessandro Sorte e Francesca Brianza a essere presenti durante un incontro con sindaci e amministratori. Vista l’importanza e il numero dei comuni coinvolti – continua Magrini – lavorare in rete è il metodo migliore per arrivare a risultati concreti. Noi come Provincia siamo pronti a fare la nostra parte e a collaborare nel rispetto delle nostre competenze».

Busto bistrattata nei film

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Busto bistrattata nei film

A caccia di informazioni su Mariella Lotti e naso storto rispetto al modo in cui il nome di Busto Arsizio è stato bistrattato nel cinema italiano. I bustesi, sindaco in testa, che ieri si sono gustati l’incontro con il giornalista di Prealpina Diego Pisati su La Busto del grande schermo, hanno scoperto parecchie curiosità e avranno di che discuterne.

Il direttore artistico del Baff, Steve Della Casa, ricorda quante storie si possano scoprire lavorando a fondo sui personaggi. Lui, ad esempio, conosce la Lotti perché il playboy di Gavi, il suo paese, millantava avventure con l’attrice dopo il film Il diavolo in convento girato lì.

«Mirella Lotti era molto amata, ha rischiato di diventare principessa e regina, avendo una storia con il principe di Romania - rievoca Pisati - Diva di regime, fece ricorso a Galeazzo Ciano per un film in cui si parlava di suicidio, tema non caro al fascismo».

Pisati propone una decina di clip tratti da film in cui si parla di Busto. «E’ la città del Baff, dell’Icma, di Anita Caprioli - spiega Pisati - Ecco, divertitevi ma non prendetevela troppo». Si parte con Totò, cui si rende omaggio con Uccellacci e uccellini. In 47 morto che parla chiede al cameriere Carlo Croccolo se sia pronta l’aragosta, «l’ho fatta venire da Milano, cioè da Busto Arsizio». E’ la scena dell’«e io pago» e il servitore deve solo assecondare chi millanta inesistenti prelibatezze. Poi c’è Paolo Villaggio, che in I no spik Inglish boccia con un «agghiacciante!» il nominare Busto Arsizio accanto a Todi, Urbino, Venezia. L’aggettivo ricorre in Sistemo l’America e torno, di Nanni Loi. «Dice che il nome doppio permette effetti comici», sottolinea Pisati.

Ed ecco L’ombrellone di Dino Risi. Enrico Maria Salerno stronca a un’asta Sandra Milo: «Ma quale turco, li fanno a Busto Arsizio quei tappeti lì». Segue Lino Banfi ne Il ripetente fa l’occhietto al preside. Parlando con Annamaria Rizzoli usa Busto Arsizio per pezzare alla gaffe sul busto che indossa. Siamo poi a Yuppies: Massimo Boldi bacchetta il suo uomo delle pulizie, che «viene da Busto Arsizio». «Dice che la città gli sta a cuore perché è vicina a Legnano, gliene chiederete conto alla serata finale sabato», rimarca Pisati.

Ancora Vacanze di Natale ‘90:Giannina Facio esprime tutta la noia di Busto, dove il marito Boldi «si è fatto la fabbrica»: «Certe sere è la morte civile, facce cupe piene di angoscia, disperate. Da canna del gas». Nella versione del 1995 Neri Parenti gira una scena in piazza Santa Maria, con volo di Boldi sul ghiaccio. Ne Il compagno don Camillo viene da Busto uno dei due finti russi che Fernandel chiama a parlare malissimo della patria del comunismo. Ed ecco L’uomo delle stelle di Tornatore: Leo Gullotta dice di andare da Messina a Busto, quasi fosse l’America. «Ne La valigia dei sogni di Comencini, la fabbrica in cui si macerano pellicole è a Busto - ricorda Pisati - Ora è la città in cui nascono film e si vive il festival» . Emanuele Antonelli è dispiaciuto: «Dobbiamo finanziare un film in cui si parli bene della città». Pisati lo rassicura dicendo che la rivale Gallarate è trattata pure peggio.

Si torna a Mariella Lotti: «Donna affascinante, ebbe una carriera fortunata con 50 film in 12 anni in linea con i telefoni bianchi ma recitò anche ne La spina nel cuore di Lattuada e Un giorno nella vita di Blasetti, suora che salvava i partigiani dai nazisti. Aveva lavorato con Jean Gabin e i francesi la adoravano per la sua eleganza», ricorda Pisati e chiede se il pubblico conosca suoi parenti. Paolo Ferrario, di Sei di Busto Arsizio se..., svela di avere fatto ricerche all’Anagrafe: «Nacque il 17 novembre 1919, abitava in via Lualdi 2. Vero nome Maria Camilla Pianotti. Dopo il periodo romano, si trasferì a Montecarlo e poi a Parigi. Dall’ingegner Alfredo Zanardo ebbe un figlio. Dai necrologi risulta morta a Parigi il 3 dicembre 2004».

Che dire di più? Qualche battuta su Luigi Cozzi, su Rita Rusic, profuga dalmata a Borsano, sui «figli ingrati» Mina e Uto Ughi. Di Busto il cinema parla e parlerà ancora.

«Caffè sospeso ai frontalieri»

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«Caffè sospeso ai frontalieri»

Alcuni frontalieri del Vco in queste mattine hanno potuto gustare oltre confine un caffè davvero dolce, pieno di attenzioni, nel Locarnese. La storia merita di essere raccontata, soprattutto in periodi di contrasti tra Italia e Ticino proprio in merito ai lavoratori italiani. Sulla pagina Facebook dei frontalieri del Verbano-Cusio-Ossola, giovedì è apparso un insolito post: «La signora Eveline Wahl di Brissago offre 200 franchi per i caffè ai frontalieri disagiati».

Il manifesto è stato esposto nel Bar Dolce Pane, di Porto Ronco, e i gestori hanno spiegato il significato di questo “caffè sospeso”, come viene chiamato a Napoli. «Nei giorni scorsi -hanno detto- dopo la tragedia di sabato (la morte del motociclista ticinese travolto dalla frana sulla statale 34) e con le conseguenti difficoltà che i lavoratori italiani devono affrontare in questo momento, ci siamo chiesti con la mia compagna cosa potevamo fare per questi che poi sono i nostri clienti, perché noi lavoriamo tanto con loro. Abbiamo allora deciso di offrire il caffè a tutti coloro che fossero minuti di biglietto del battello». A quei pendolari, insomma, che di solito arrivano nel Locarnese in auto, ma che ora, con la strada litoranea chiusa, vanno al lavoro via lago.

«Questa vicenda è stata ripresa da un giornale del Vco (Eco Risveglio, ndr) -prosegue- e una signora di Brissago si è presentata qui chiedendo di poter contribuire anche lei, donando 200 franchi. Aveva le lacrime agli occhi e ha fatto commuovere anche noi, ha contribuito ad una bella cosa, raccontandoci pure che suo marito ha sempre combattuto al fianco dei frontalieri italiani». Molti i commenti di gratitudine per questo gesto dei proprietari del locale e della signora ticinese.

Cocaina al Montello: un arresto

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Cocaina al Montello: un arresto

I carabinieri del Nucleo investigativo hanno arrestato un 25enne albanese, K.E. le iniziali, con l’accusa di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.

I militari sono entrati in azione al termine di un appostamento innescato dalle richieste di abitanti di via Montello, nella zona della Scuola Europea, che da qualche tempo notavano uno strano viavai in un bosco vicino. Le segnalazioni si sono rivelate fondate e i carabinieri hanno scoperto e arrestato un 25enne albanese, che nascondeva le dosi in una scatola sotto il fogliame.

Servizio completo sulla Prealpina di sabato 25 marzo


Rally bagnato...

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Rally bagnato...

La primavera è iniziata e, come tale, non poteva risparmiarci i classici alti e bassi. Dopo giornate di sole e temperature decisamente sopra la media, il weekend 24-26 marzo sarà bagnato, anche se non freddo. Come si legge sul sito ufficiale del Centro geofisico prealpino, “Una bassa pressione in evoluzione sulla penisola Iberica convoglia masse d’aria umida verso la regione Padano-Alpina. Tempo instabile fino a lunedì 27 con piogge su tutta la regione e nevicate oltre 1500m. Temperature massime in diminuzione, ma sempre oltre la media del periodo”. La mattinata di sabato 25 è iniziata con schiarite e sole sul Varesotto, ma già dal primo pomeriggio le nuvole torneranno a coprire il cielo e in serata sono previste precipitazioni. Fine settimana, indipendentemente dal meteo, contrassegnato da numerosi eventi da non perdere, a cominciare dalla grande kermesse del Rally dei Laghi, che vivrà il suo clou proprio domenica e che richiamerà migliaia di appassionati. Ecco il programma dettagliato degli appuntamenti.

 Sabato 25 marzo

VARESE

AFI Nuovo giro di inaugurazioni per il Festival fotografico europeo, organizzato dall’Archivio fotografico italiano in dieci città tra Varese e Milano. Eccone una scelta, rimandando a www.europhotofestival.it per il calendario completo. Oggi ci si sposta a Varese: alle 17 in sala Veratti, in via Veratti 20, per l’apertura della mostra «La luce svela l’intimità dei luoghi» di Claudio Argentiero, curatore del Festival. A Varese ricordiamo che è in corso un’altra mostra, allo Spazio Lavit di via Uberti 42: «Community» di Stefano Lanzardo e Simone Conti.

ANGELA MADESANI Ecco un saggio che si legge quasi come un romanzo, tanto l’autrice, Angela Madesani, storica dell’arte e docente all’Accademia di Brera e all’Istituto europeo di design di Milano, invoglia il lettore, pagina dopo pagina, a scoprire il «dietro le quinte» dell’arte, nomi e indirizzi di chi muoveva il mercato negli anni d’oro dal 1876 al 1950. «Le intelligenze dell’arte» (Nomos Edizioni) racconta l’epopea delle grandi gallerie milanesi incominciando dall’intuizione dei fratelli Vittore e Alberto Grubicy, scopritori di Segantini e Previati, fino al genio «visionario» del veneziano Carlo Cardazzo che con la sua galleria del Naviglio presentò nel dopoguerra lo Spazialismo di Fontana. «Le gallerie del ‘900 erano innanzitutto punti d’incontro per intellettuali e collezionisti, molte di esse, come Bottega di Poesia o Il Milione, nascevano librerie e i loro fondatori erano persone colte, di larghi mezzi, frequentatori di salotti, teatri e della grande editoria. La galleria Pesaro, per esempio, fece da traino al Novecento Italiano, il movimento pittorico creato da Margherita Sarfatti», spiega Angela Madesani. Nel libro, che si avvale della prefazione di Elena Pontiggia, si fa cenno anche ai caffè frequentati da artisti e letterati, come il Craja di Sinisgalli e Alfonso Gatto, Edoardo Persico e Quasimodo, le «Tre Marie», ritrovo di Vittorini e Sereni, o il Mokador, preferito dai chiaristi Lilloni e Del Bon. Un richiamo varesino viene dalla storia della galleria dell’Annunciata, fondata da Bruno Grossetti, che incominciò come corniciaio nell’omonima strada dietro via Manzoni a Milano, per poi trasformarsi in gallerista nel 1938. I locali furono bombardati nel 1943, così aprì in piazza del Podestà a Varese, affidando all’esperto Enrico Somaré la grande mostra sull’Ottocento: fu un successo di vendite, a dimostrazione del fiuto di Grossetti, che capì come in provincia il gusto dei collezionisti fosse ancora lontano dalle avanguardie. Il libro «Le intelligenze dell’arte» sarà presentato dall’autrice alle 17 allo Studio ArteIdea di via Veratti 28, dove è in corso la mostra «Dialoghi d’arte - Giochi di rimando tra Ottocento e Novecento».

ARRIVA IL LUNA PARK  Da oggi a domenica 7 maggio torna nel piazzale Roma della Schiranna l’appuntamento con il divertimento con le giostre del Luna Park.

EMERGENCY S’intitola «Comici mica da ridere» la serata organizzata in favore di Emergency, a cura dei volontari dell’associazione indipendente creata da Gino Strada nel ‘94 per offrire cure mediche in zone di guerra, in collaborazione con il comune di Varese e la pro loco di Induno Olona. In scena c’è Renato Converso con i colleghi della Corte del Cigno (ex Corte dei Miracoli), Duilio Martina e Renzo Sinacori, presenta l’attore Giancarlo Ratti (che vive a Varese), parte del cast della nota trasmissione radiofonica «Il Ruggito del Coniglio» (Rai Radio 2). Il ricavato della serata sarà devoluto all’ospedale pediatrico Emergency di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana. Teatro Ojm di piazza Repubblica, ore 21, info enzo.cavi@gmail.com, 335.6044623, in biglietteria allo 0332.247897.

HAPPY 100TH, ELLA! Il Liceo musicale varesino dedica un pomeriggio per ricordare il genio di Ella Fitzgerald, la «First Lady» della canzone, a cento anni dalla nascita. Protagonisti del concerto, inserito nel cartellone delle lezioni aperte, sono Jasmine Labianco (voce), Enrico Salvato (pianoforte), Marco Brambilla (basso) e Giordano Rizzato (batteria). In programma alcune delle canzoni rese celebri dall’inconfondibile voce della Fitzgerald, da «Summertime» di Gershwin a «A night in Tunisia» di Gillespie, da «It dont’ mean a thing» di Duke Ellington fino a «Round Midnight» di Telonius Monk. Auditorium del Liceo musicale «Malipiero», via Garibaldi 4, ore 18, ingresso libero, informazioni 0332.255033.

IL PIEMONTE IN PIAZZA Oggi e domani, dalle 9 alle 19.30 in via Marconi, mercatino regionale piemontese con prodotti tipici e vetrina delle manifestazioni della regione.

IL ROVO DI BOSCHI È il libro di Elisa Caimi, sottotitolato «Racconti e ricette per l’anima», presentato alle 18 alla libreria Feltrinelli, in corso Moro 3.

RALLY DEI LAGHI Ci sono tanti modi per vivere un rally. Da pilota o navigatore, da meccanico e da spettatore: dedichiamo a quest’ultimo alcuni consigli per visitare dimore storiche nell’alto Varesotto in occasione del ventiseiesimo rally dei. Il sabato pomeriggio, prima o dopo la prova show di Caravate e il Cuvignone, c’è tempo per una puntata agli eventi programmati per le Giornate Fai di primavera nella cinquecentesca Villa Della Porta Bozzolo di Casalzuigno e il suo magnifico parco; a breve distanza, il mulino-museo Salvini, casa natale e, dal 1983 pinacoteca di Innocente Salvini di Cocquio; meravigliosi gli affreschi della chiesa di San Pietro a Gemonio, capolavoro del romanico con il piccolo parco dedicato alla via crucis. E a cinque minuti di auto lungo la nord lacuale troviamo il Chiostro di Voltorre, sin dal Medioevo cuore di un complesso monastico fiorente. La domenica, tra il primo e il secondo giro di prove speciali, c’è tempo per una puntata alla Badia di Ganna luogo di culto dedicato alla memoria del martire San Gemolo, sepolto nell’altare maggiore della chiesa; a 2 chilometri da Sant’Antonio - Cuvignone, imperdibile la visita agli affreschi di Arcumeggia, località nota perché, nel 1956, l’Ente provinciale per il turismo decise di promuoverla chiamando a dipingere grandi maestri d’arte contemporanea, realtà valcuviana che strizza l’occhio ad un altro borgo di vocazione artistica, Boarezzo, lungo la prova di Alpe Tedesco. A breve distanza dalla partenza della stessa prova - a Bisuschio - irrinunciabile la visita a Villa Cicogna Mozzoni, complesso monumentale eretto tra il XV secolo e il XVI secolo, definito una delle più celebri «dimore di delizie» del Varesotto e dell’alta Lombardia. Per quanto riguarda la gara invece ecco ora per ora, il filo d’Arianna da seguire per non perdere le prove speciali: la gara propone la prova show di Caravate, ore 15.10, seguita da Nasca - Cuvignone-Vararo (km 11, ore 15.44). Le prime auto confluiscono ai Giardini Estensi di Varese dalle 17. Domenica, ore 8.50, scatta la prova Cavagnano - Alpe Tedesco - Ganna - bivio Marzio - Ghirla(13,7 km) seguita da Fabiasco - Sette Termini - Montegrino(9,75 km) dalle ore 9.24. Il primo giro si chiude con il Cuvignone che termina a Cittiglio alta (km.15) dalle ore 10.08. Pausa riordino, assistenza tecnica mezzi alla Colacem di Caravate. Secondo giro identico al primo: «Alpe Tedesco» ore 13.37, «Sette Termini» ore 14.11 e «Cuvignone» ore 14.55: premiazioni ai Giardini Estensi dalle ore 16.

SUPERSOUND Dj set a cura di Vigor e Lost & Found. Black, hip hop, reggae dalle 21.30 al Twiggy di via de Cristoforis 5.

GIORNATE FAI

Le Giornate Fai di primavera compiono 25 anni e festeggiano con l’apertura straordinaria, oggi e domani, di 1000 siti in 400 località tra cui 260 palazzi e ville, 51 borghi, 79 castelli e torri, 90 piccoli musei, 40 parchi e aree naturalistiche, 20 aree archeologiche, 7 zone militari e 20 accademie, scuole istituti, 16 tra industrie musei aziendali, 14 teatri e anfiteatri, 8 cimiteri, 2 ex ospedali psichiatrici. Tutti beni aperti grazie al grande lavoro di 7.500 volontari instancabili e 35mila studenti apprendisti Ciceroni. Tra le aperture che riguardano Varese c’è la Torre e la pensilina del tram, restaurata recentemente, entrambe a Velate, Villa e Collezione Panza sul colle di Biumo e la chiesa dell’Immacolata Concezione sulla via Prima Cappella a Santa Maria del Monte. In provincia invece oltre alle dimore visitabili tutto l’anno come il Monastero di Torba a Gornate Olona e Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno, da segnalare l’apertura di Villa San Martino a Barasso, la Collegiata e la canonica di San Vittore a Brezzo di Bedero , la chiesa di Santa Maria Annunciata a Brunello e a Induno Olona la Birreria Poretti, gioiello Liberty. Molte e diversificate le proposte di visita a Tradate: si va dal museo Frera che conserva vecchie motociclette al museo Fisogni, considerato il più completo al mondo nel settore delle stazioni di servizio e delle pompe di benzina, Villa Castiglioni dove nacque Cesare che diventò uno dei Mille, la chiesa della Madonna delle Vigne e il Santuario del Crocifisso con gli affreschi di Pierfrancesco Mazzucchelli detto il Morazzone, l’osservatorio astronomico Messier 13 e il Sentiero Natura, e Palazzo Pusterla Melzi. Info aperture, costi e orari su www.giornatefai.it oppure al lo 02.467615366.

ALBIZZATE

FABBRICANDO CASE Una bella serata con la band che omaggia Rino Gaetano (e che si chiama coma una sua canzone). Al circolo Family, via XX Settembre, ore 22, ingresso libero.

BESOZZO

ENZO JANNACCI Omaggio alla musica e al mondo di Enzo Jannacci con lo spettacolo «Roba minima s’intend», di e con Stefano Orlandi, concerto «malincomico» con testi di Beppe Viola, Franco Loi, Giovanni Testori, Walter Valdi. Una produzione Atir-Teatro di ringhiera. Al teatro Duse, via Duse 12, ore 21, 0332.970195.

BUSTO ARSIZIO

ELIS FERRACINI Elis Ferracini e l’Allegra Brigata sono al Fratello Sole per la rassegna «Piccoli passi», con lo spettacolo «Mai cotti», personale contributo del noto burattinaio bustocco alla pace fra bambini e verdure. Spettacolo adatto ai più piccoli, dal nido alla primaria. Con Silvia Colombo. Via D’Azeglio 1, ore 16, 5 euro, info 0331.626031.

AL GAGARIN «Dark was the night», concerti di There Will Be Blood e Krano al circolo Gagarin di via Galvani 2 bis. Ore 21, ingresso riservato soci Arci.

CASSANO VALCUVIA

STORIE DI CONFINE Stefano Beghi di Karakorum Teatro, che organizza la rassegna «Speakeasy» al Santuccio di Varese, è al teatro Comunale con «Rimanendo sul confine. Quella volta che rincorsi il fante di cuore», da lui scritto e diretto, su musiche di Marco Prestigiacomo. Storie di guardie e ladri alla frontiera fra Italia e Svizzera, viste con gli occhi di un bambino ormai cresciuto. Via IV Novembre 4, ore 21, 7/5 euro, 334.1185848, 338.6020892.

CASTANO PRIMO

VECCHIA MILANO Arriva al Paccagnini «Quand Milàn l’era el nost Milàn», con Aleardo Caliari, Domitilla Colombo, Silvia Gorla Karin de Ponti, Alberto Grasso, Marco Mainini e Paolo Beretta al pianoforte. Spettacolo di teatro canzone come si faceva negli anni ‘60, al tempo del boom economico, delle case di ringhiera, del cabaret pre-televisivo. Piazza XXV Aprile, ore 21, 13/11 euro, 0331.882210, 348.7418213.

GALLARATE

CATS Il famosissimo musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, nato da un racconto di Eliot, ritorna in scena nell’inedita versione «steampunk» di Operà Populaire, con la direzione e la regia di Stefano Mapelli. Lo «steampunk» è uno stile che associa elementi anacronistici all’interno di una narrazione fantastica fantascientifica: la scenografia di Giovanni Puleo punta su una stazione ferroviaria dove Old Deuteronomy, il capo della tribù dei gatti Jellicle, in occasione della festa annuale sceglie chi, fra i presenti, potrà accedere al Paradiso dei gatti. Le canzoni sono tradotte in italiano da Michele Renzulli e Franco Travaglio, coreografie Valentina Sala. Oggi e domani al teatro Condominio di via del Teatro 5, 28/16 euro, 392.8980187, VivaTickets.

COMICITÀ IN PIEMONTESE Penultima data al Nuovo di Madonna in Campagna, con la compagnia Volti anonimi in «Che trambusto in casa di Augusto», commedia comica in piemontese, per la regia di Danila Sitevano. Via Leopardi 4, ore 21, 13/10 euro, 0331.245580.

JERAGO CON ORAGO

MORNING SUN La tribute band degli Oasis si esibisce all’Opera Rock di via Varesina 58. Ore 21, ingresso libero.

NEL MONDO DEI BIMBI Alle 10.30 in sala civica in piazza Don Mauri incontro sull’arrivo di un nuovo nato in casa. Info allo 0331.217210.

LEGNANO

BATON ROUGE Concerto blues e possibilità di cena creola al Circolone di via san Bernardino 12; ore 21, info 0331.548766.

REGGAE Con Rootical Foundation e Reggae Family since 2006 alle ore 22 al Salice di via dei Salici 9; ingresso 5 euro.

LUGANO

ATERBALLETTO AL LAC Aterbaletto, famosa e ottima compagnia di balletto e danza contemporanea, è al Lac con un programma in tre parti: «Upper-East-Side» dell’italiano Michele Di Stefano, «14’20’’» del ceco Jirí Kylián e infine «Antitesi» del greco Andonis Foniadakis. Via Bernardino Luini 6, ore 20.30, per info 004158.8664222.

LA STORIA DI ION RIGUARDA TUTTI Incontro con Florina Cazacu, la figlia del piastrellista rumeno bruciato vivo dal suo datore di lavoro 15 anni fa a Gallarate perché desiderava essere messo in regola e ricevere gli stipendi arretrati. Una vicenda terribile raccontata dalla stessa Florina anche in un libro scritto con Dario Fo, «Un uomo bruciato vivo - Storia di Ion Cazacu». Alle 18.30 al Palazzo dei Congressi.

SARONNO

FINARDI Dopo essere stato costretto a rimandare, per una forte influenza, il concerto previsto a gennaio, Eugenio Finardi arriva finalmente a Saronno con il tour «40 anni di musica ribelle» in cui propone per la prima volta l’intera scaletta dell’album «Sugo» a quarant’anni dalla sua uscita. «Sugo» è l’album che lo ha portato al successo e in cui sono contenuti, oltre alla canzone manifesto «Musica ribelle», alcuni tra i brani più rappresentativi della sua carriera, «La radio», «Voglio» e «Oggi ho imparato a volare». Il cantautore guru degli indipendenti, simbolo della libertà artistica più totale, propone così, per la prima volta dal vivo dopo tanti anni, l’intera scaletta di «Sugo», utilizzando gli arrangiamenti originali degli anni 70 e regalando riflessioni inedite sulla nascita dei brani del disco e sul metodo di lavoro in studio, completamente diverso 40 anni fa e oggi. Riportare dal vivo l’intera opera contenuta in quell’album significa far conoscere al pubblico un mondo musicale e umano prezioso: un’iniziativa che non ha nulla dell’«operazione nostalgia» e che è mossa invece dall’esigenza di rispondere a domande che oggi come 40 anni fa, aprono un dibattito: cosa significa fare «musica ribelle»? Chi sono i ribelli al giorno d’oggi e nella società civile? Al teatro Giuditta Pasta, ore 21, biglietti 30/25 euro, info 02.96702127.

SESTO CALENDE

FOTOCINEVIDEOCLUB VERBANOSESTO Il club propone sino al 26 marzo un percorso foto-video alla scoperta di testimonianze dai vari quartieri cittadini nella sede dell’associazione Pro Sesto Calende, in viale Italia 3. Orari di apertura: oggi, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.

SOLBIATE OLONA

SOLBIATEATRO Per la rassegna «Solbiateatro», arriva l’associazione Ronzinante con «Questo Otello è tutta un’altra storia», ispirato a Shakespeare. Al Centro SocioCulturale Solbiatese, ore 21, 8/5 euro, www.fuoridallequinte.it.

SOMMA LOMBARDO

PICCOLI LETTORI «Chi mi legge una storia?» alle 10 appuntamento in biblioteca comunale per i bambini da 0 a 6 anni. In via Marconi, ingresso libero.

STRESA

ISOLE BORROMEE Benvenuta primavera. Riapre da oggi la stagione turistica sul lago Maggiore portando con sé venti di novità. Le isole borromee e la Rocca di Angera continuano a rinnovarsi per essere sempre più belle e accessibili a tutti. Meta privilegiata dei primi viaggi di lusso di inglesi e francesi che giravano l’Italia per il Grand Tour, definite da poeti e scrittori come «il luogo più voluttuoso che abbia mai visto al mondo» (Gustave Flaubert) o come «il giardino di Armida, ancorato in un lago di sogno» (Edith Wharton), sono oggi isole 2.0. Una app in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco) propone infatti visite ai giardini e ai palazzi con diversi livelli di approfondimento, immagini e percorsi. E chi perdesse l’orientamento, grazie al geolocalizzatore può ritrovare la posizione e recuperare l’ itinerario di visita.

TRADATE

CULTURA Si tiene dal 25 marzo al 2 aprile la quarta edizione del ricco Festival di cultura di Tradate e in cui l’ospite d’onore, senza esagerare, è la campionessa Bebe Vio, che sarà in città il 28 marzo. Il titolo della rassegna è «Fare luce» e subito va segnalata la novità 2017, ovvero la collaborazione con il Fai che dà luogo a una serie di visite guidate nei luoghi di interesse storico - artistico della città accompagnati dagli «apprendisti ciceroni» degli istituti tradatesi. Il calendario è articolato e si consulta con precisione su www.comune.tradate.va.it. Curiosando tra gli eventi: stasera alle 20.45 alla biblioteca Frera Sara Magnoli intervista lo psichiatra e criminologo Massimo Picozzi per esplorare le spaventose menti criminali.

FRANCESCO PIU Il cantante e chitarrista sardo, a dieci anni dal suo album d’esordio «Blues journey», presenta il suo quinto lavoro, «Peace & groove», a Tradate con Giovanni Gaias (batteria e cori). Dopo diversi tour che lo hanno visto esibirsi in Usa, Canada e nei migliori festival blues d’Europa, dopo illustri collaborazioni (da Eric Bibb, che ha prodotto il suo terzo disco «Ma-moo Tones», a Tommy Emmanuel a Roy Rogers) e una «valanga» di aperture di prestigio (John Mayall, Johnny Winter, Jimmie Vaughan, Charlie Musselwhite, Robben Ford...), Piu è tornato in studio e ne è uscito con un disco in cui blues, soul, funk e gospel si miscelano con storie che ci raccontano d’amore, guerra e speranza. A «Peace & groove» hanno collaborato alcuni tra i migliori musicisti italiani di blues, mentre i testi Francesco li ha firmati a quattro mani con lo scrittore sardo Salvatore Niffoi, vincitore del premio Campiello 2006 con «La vedova scalza». Al cinema teatro Paolo Grassi 4K di Tradate, via Bianchi 1, ore 21, ingresso 9 euro, info: blackbluefestival@gmail.com.

VEDANO OLONA

OASI All’Arlecchino c’è un tributo ai Pooh con Stefano Santoro, Max Pavone, Alex Micheletti, Alberto Deponti. Via Papa Innocenzo 37, ore 22, ingresso libero.

VIGGIÙ

ELENA STRADA La pittura composita della saronnese Elena Strada è protagonista della mostra «Tracce e ossessioni» che si inaugura alle 17.30 al Museo Butti di Viggiù, viale Varese 4; visite fino al 23 aprile da martedì a venerdì ore 14-18.30; sabato 9.30-12 e 14-18.30; domenica 16-19.

 Domenica 26 marzo

VARESE

ADAM EVALD Scrive musica pop con un tocco di classica idiosincratica. Le sue melodie sono cristalline così come i suoi testi e in concerto è accompagnato da una fedele maga delle corde, una tagliente violinista che coinvolge il pubblico con la sua sola presenza. Alle ore 21.30 al Twiggy, ingresso libero.

ALLA I CAPPELLA Visita guidata alla Prima Cappella del Sacro Monte, quella dell’Annunciazione. Ritrovo alle 11, 14.30 e 17 al Centro espositivo monsignor Macchi in via Conventino, biglietti 5 euro. Prenotazione obbligatoria a info@sacromontedivarese.it.

Una passeggiata culturale organizzata alla Cripta del Sacro Monte di Varese, ai musei Pogliaghi e Baroffio con gli Amici del Campo dei Fiori che aprono la stagione delle escursioni in un modo insolito rispetto alle camminate all’aria aperta nei percorsi del territorio. Il primo appuntamento è appunto domenica 26 marzo (ritrovo alle 14.45 al parcheggio del Sacro Monte) alla scoperta dei segreti svelati da Santa Maria del Monte sopra Varese. «Abbiamo voluto organizzare un gita perché la novità della Cripta merita: è la prima volta che scegliamo i musei per le escursioni - spiega il tesoriere dell’associazione, Carlo Raile -. La scoperta di una serie di affreschi d’epoca sforzesca che richiamano la scuola di Masolino da Panicale oltre a quelli del ‘400 d’ignoti artisti varesini tornati alla luce in quella che è stata subito ribattezzata la sala delle tre Madonne. Abbiamo organizzato l’uscita in compagnia di una guida, in modo da spiegare nel dettaglio le scoperte, oltre al percorso fra i musei».

CRIPTA Ora che gli scavi sono conclusi (fine 2015), si può dire che la costruzione del santuario Santa Maria al Monte abbia avuto quattro fondamentali fasi: la prima chiesa del quinto secolo, di cui si sono ora trovati i resti, fu abbattuta in età carolingia-ottoniana (nono o decimo secolo) per edificare una nuova cappella, il cui presbiterio absidato è giunto a noi come cripta. Sopra questa, fu eretta la chiesa d’età romanica, databile tra la fine dell’undicesimo e gli inizi del dodicesimo secolo, ampliata a ovest. Su questa l’architetto ducale Bartolomeo da Cremona detto Gadio e Benedetto Ferrini di Firenze fecero il radicale intervento del 1472-1476 per volontà di Ludovico Maria Sforza, ampliando l’edificio romanico da una a tre navate e riedificando il presbiterio. Mentre per chi vorrebbe conoscere meglio il territorio di Varese, con una bella passeggiata non impegnativa, l’associazione ha già organizzato l’escursione «Sentiero monte - lago» in programma il 9 aprile con ritrovo a Luvinate (alle 15 via al Poggio, escursione gratuita, info 338.3687658): l’architetto Bruno Bosetti conduce la camminata di un paio d’ore fra terrazzamenti e balconi naturali sul lago di Varese. «Un percorso semplice, adatto a tutti, e suggestivo di circa 7 chilometri in discesa, che permette di vedere la zona fiorita. Visita alla Cripta del Sacro Monte di Varese, ai musei Baroffio e Pogliaghi - Ore 14.45, 10 euro compreso di biglietti di ingresso ai musei e guida. Info Amici del Campo dei Fiori al 3383687658. Per seguire tutte le iniziative dell’associazione www.amicidelcampodeifiori.org.

DISEGNO AL CARBONCINO Laboratorio e workshop al Castello di Masnago per praticare l’arte con gli artisti. In via Cola di Rienzo 42, ore 9.30-12.30 e 14.30-17.30, 70 euro, 0332.255473.

IL PIEMONTE IN PIAZZA Oggi, dalle 9 alle 19.30 in via Marconi, secondo e ultimo giorno del mercatino regionale piemontese con prodotti tipici e vetrina delle manifestazioni della regione.

LA BELLA E LA BESTIA Alle 14 laboratori e alle 16 il musical «Bella l’amore e la bestia», tutto a sostegno del Ponte del Sorriso. Al teatro Openjobmetis in piazza Repubblica. Prenotazione allo 0332.286946.

NAEUERDORF Arriva dall’Australia il chitarrista e cantante, tra i più impegnati della scena acustica internazionale. Dalla sua un’incredibile abilità chitarristica, uno stile vocale potente e ricco, brani incisivi e testi profondi. Alle ore 20.30 alla Vecchia Varese, via Ravasi 37, ingresso libero.

PEDALARCULTURA Riparte la stagione di «Pedalarcultura» le escursioni in bicicletta organizzate dalla LibEreria e Bottega del Romeo di Ispra. Rispolverate le due ruote dunque per l’appuntamento di oggi, con partenza alle 14.30 dal borgo di Mustonate, oasi verde a due passi dal centro di Varese. Dopo aver pedalato in compagnia lungo la ciclabile costeggiando lo specchio d’acqua del lago di Varese, si arriva a Voltorre. Tra le mura antiche del Chiostro ad attendere i partecipanti ci sarà una maestro liutaio pronto a svelare la sua storia e i segreti del mestiere. Sulla via del ritorno a Mustonate si percorrerà un itinerario immerso nella natura tra campagna e centri storici e ci sarà anche la possibilità di scoprire qualche traccia di Alessandro Manzoni e degustare prodotti tipici. Lunghezza totale del percorso 12 chilometri. Costo 12 euro inclusa degustazione. Info e prenotazione obbligatoria al 348.8516760.

RALLY DEI LAGHI Ci sono tanti modi per vivere un rally. Da pilota o navigatore, da meccanico e da spettatore: dedichiamo a quest’ultimo alcuni consigli per visitare dimore storiche nell’alto Varesotto in occasione del ventiseiesimo rally dei. Oggi, tra il primo e il secondo giro di prove speciali, c’è tempo per una puntata alla Badia di Ganna luogo di culto dedicato alla memoria del martire San Gemolo, sepolto nell’altare maggiore della chiesa; a 2 chilometri da Sant’Antonio - Cuvignone, imperdibile la visita agli affreschi di Arcumeggia, località nota perché, nel 1956, l’Ente provinciale per il turismo decise di promuoverla chiamando a dipingere grandi maestri d’arte contemporanea, realtà valcuviana che strizza l’occhio ad un altro borgo di vocazione artistica, Boarezzo, lungo la prova di Alpe Tedesco. A breve distanza dalla partenza della stessa prova - a Bisuschio - irrinunciabile la visita a Villa Cicogna Mozzoni, complesso monumentale eretto tra il XV secolo e il XVI secolo, definito una delle più celebri «dimore di delizie» del Varesotto e dell’alta Lombardia. Per quanto riguarda la gara invece ecco ora per ora, il filo d’Arianna da seguire per non perdere le prove speciali: oggi, ore 8.50, scatta la prova Cavagnano - Alpe Tedesco - Ganna - bivio Marzio - Ghirla(13,7 km) seguita da Fabiasco - Sette Termini - Montegrino(9,75 km) dalle ore 9.24. Il primo giro si chiude con il Cuvignone che termina a Cittiglio alta (km.15) dalle ore 10.08. Pausa riordino, assistenza tecnica mezzi alla Colacem di Caravate. Secondo giro identico al primo: «Alpe Tedesco» ore 13.37, «Sette Termini» ore 14.11 e «Cuvignone» ore 14.55: premiazioni ai Giardini Estensi dalle ore 16.

WINE TASTING - Il centro congressi Ville Ponti ospita eventi e degustazioni sul vino. In piazza Litta, ore 10-18, 25 euro standard, 45 gold. Info www.winetastingvarese.it.

GIORNATE FAI

Le Giornate Fai di primavera compiono 25 anni e festeggiano con l’apertura straordinaria, oggi è il secondo giorno, di 1000 siti in 400 località tra cui 260 palazzi e ville, 51 borghi, 79 castelli e torri, 90 piccoli musei, 40 parchi e aree naturalistiche, 20 aree archeologiche, 7 zone militari e 20 accademie, scuole istituti, 16 tra industrie musei aziendali, 14 teatri e anfiteatri, 8 cimiteri, 2 ex ospedali psichiatrici. Tutti beni aperti grazie al grande lavoro di 7.500 volontari instancabili e 35mila studenti apprendisti Ciceroni. Tra le aperture che riguardano Varese c’è la Torre e la pensilina del tram, restaurata recentemente, entrambe a Velate, Villa e Collezione Panza sul colle di Biumo e la chiesa dell’Immacolata Concezione sulla via Prima Cappella a Santa Maria del Monte. In provincia invece oltre alle dimore visitabili tutto l’anno come il Monastero di Torba a Gornate Olona e Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno, da segnalare l’apertura di Villa San Martino a Barasso, la Collegiata e la canonica di San Vittore a Brezzo di Bedero , la chiesa di Santa Maria Annunciata a Brunello e a Induno Olona la Birreria Poretti, gioiello Liberty. Molte e diversificate le proposte di visita a Tradate: si va dal museo Frera che conserva vecchie motociclette al museo Fisogni, considerato il più completo al mondo nel settore delle stazioni di servizio e delle pompe di benzina, Villa Castiglioni dove nacque Cesare che diventò uno dei Mille, la chiesa della Madonna delle Vigne e il Santuario del Crocifisso con gli affreschi di Pierfrancesco Mazzucchelli detto il Morazzone, l’osservatorio astronomico Messier 13 e il Sentiero Natura, e Palazzo Pusterla Melzi. Info aperture, costi e orari su www.giornatefai.it oppure al lo 02.467615366.

BUSTO ARSIZIO

AFI Nuovo giro di inaugurazioni per il Festival fotografico europeo, organizzato dall’Archivio fotografico italiano in dieci città tra Varese e Milano. Eccone una scelta, rimandando a www.europhotofestival.it per il calendario completo. Oggi si torna a Busto, alle ore 11 alla Fondazione Bandera per l’Arte, in via Costa 29, per l’inaugurazione di: «L’altra faccia della luce» degli studenti dell’Istituto italiano di fotografia di Milano e «Allo specchio»,degli studenti del Liceo artistico cittadino. Sempre domenica, ma a Villa Pomini di Castellanza: alle ore 14 c’è la lettura portfolio Premio Afi 2017, mentre alle 18 le inaugurazioni delle esposizioni di Mario Cresci e Giuseppe Maino, Alessandro Iovino, Pierre-Emmanuel Daumas. Infine segnaliamo la lectio magistralis «Fotografare la verità. Social network, post verità, informazione immediata» di Marco Longari dell’Associated France Press.

ECOMINCIAMO Prosegue la rassegna che affronta diverse tematiche ambientali al centro giovanile Stoà: oggi alle 18 si parla di «Futuro presente, i giovani protagonisti del cambiamento».

IL MERCANTE DI SOLE Ultimo appuntamento della rassegna per bambini al San Giovanni Bosco, con i Viandanti in «Il mercante di sole». Via Bergamo 12, ore 15 e 17, 4 euro, 347.6437041.

LIFE La compagnia Amnesia di Busto Arsizio torna in scena con una nuova commedia, «Life», su testi e coreografie di Vanda Preiti e Lucy Grillo, con la regia di Romina Cristallo e Monica Tosello. La prima dello spettacolo sarà l’occasione per una serata benefica a favore degli atleti diversamente abili della Ckoss Polihany e sarà organizzata in collaborazione con Skorpion Karate Asd di Castellanza. Amnesia non è nuova a eventi di raccolta fondi, come già successo con il precedente «In viaggio». Al Fratello Sole di via D’Azeglio 1, ore 16.15, ingresso a offerta libera.

CASTELLANZA

MAGIA DI PRIMAVERA S’intitola «Primavera, che magia!» il prossimo e ultimo appuntamento con la rassegna per bambini di Teatro della Corte. Via Ticino 10, ore 16.30, 8/5 euro, tesseramento obbligatorio, 342.9887660.

CHIASSO

ACCORSI-BALIANI-ARIOSTO Stefano Accorsi e Marco Baliani sono al Cinema Teatro con «Giocando con Orlando», liberamente tratto dall’«Orlando furioso» di Ariosto. Un viaggio nella fantasia del poeta che visse a cavallo fra ‘400 e ‘500, e nelle emozioni senza tempo che animano i suoi cavalieri. Via Alighieri 3b, ore 20.30, 40/30 euro, 0041.91.6950916.

CUASSO AL MONTE            

GNOCCATA A teatro alle ore 12.30 la Pro loco organizza una gnoccata, 16 euro.

GALLARATE

ACQUESTORIE Lo spettacolo «Acquestorie» di Teatro Laboratorio chiude la rassegna per bambini al Popolo. Con Alessandra Domenighini, Daniela D’Agostino, regia Sergio Mascherpa. Via Palestro 5, ore 16, 0331.701397.

CATS Il famosissimo musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, nato da un racconto di Eliot, ritorna in scena nell’inedita versione «steampunk» di Operà Populaire, con la direzione e la regia di Stefano Mapelli. Lo «steampunk» è uno stile che associa elementi anacronistici all’interno di una narrazione fantastica fantascientifica: la scenografia di Giovanni Puleo punta su una stazione ferroviaria dove Old Deuteronomy, il capo della tribù dei gatti Jellicle, in occasione della festa annuale sceglie chi, fra i presenti, potrà accedere al Paradiso dei gatti. Le canzoni sono tradotte in italiano da Michele Renzulli e Franco Travaglio, coreografie Valentina Sala. Al teatro Condominio di via del Teatro 5, 28/16 euro, 392.8980187, VivaTickets.

GAVIRATE

BIANCANEVE BURATTINA Penultimo appuntamento per la rassegna «Teatro delle famiglie». Sul palco sale Arteatro di Cazzago Brabbia, la stessa compagnia che cura l’iniziativa, con «Biancaneve» in versione burattina. Al Parco Campo dei Fiori, ore 16.30, 1 euro, 393.3315016, 337.297890.

GERENZANO   

GLI ABITANTI DEL SUOLO Laboratorio con stereomicroscopi dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni. Al Parco degli aironi in via Inglesina. Info al 333.7057162.

INARZO         

ORIENTEERING IN PALUDE Famiglie e amici si sfidano in una gara di orienteering tra cartine, bussole ed enigmi. Alle 14.30 all’Oasi Lipu Palude Brabbia in via Patrioti 22, 5 euro. Prenotazione obbligatoria allo 0332.964028.

PASSEGGIATA IN OASI Alle 15 si passeggia per qualche ora nell’Oasi accompagnati da una guida. Ritrovo alle 15 all’Oasi Lipu Palude Brabbia in via Patrioti 22, 5 euro. Nessuna prenotazione. Info allo 0332.964028.

JERAGO CON ORAGO

VANILLA ROAD I musicisti della band sono veterani del genere rock blues degli anni 60, 70 e 80. Alle ore 21 all’Opera Rock, ingresso libero, info 347.3128604.

LEGNANO                

IN TRENINO NELLA TOSI - Visite guidate all’interno della Franco Tosi a bordo di un trenino. Partenze dal dopolavoro in via Cairoli dalle ore 10.10 alle 12.15 e 14.15-18.15.

ME CAR LEGNAN Visite guidate al Castello Visconteo, ore 15-17.30 e al museo Sutermeister. Info allo 0331.545726.

SESTO CALENDE

FOTOCINEVIDEOCLUB VERBANOSESTO Il club propone sino al 26 marzo un percorso foto-video alla scoperta di testimonianze dai vari quartieri cittadini nella sede dell’associazione Pro Sesto Calende, in viale Italia 3. Orari di apertura: oggi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, al termine finissage.

VALGANNA

SPAZZATURA KILOMETRICA Per tre domeniche, 26 marzo, 2 e 9 aprile, ci si torna a sfidare pulendo le strade dei comuni di Valganna, Cuasso, Porto Ceresio e Brusimpiano. Torna infatti «Spazzatura Kilometrica» la gara a squadre giunta alla sua sesta edizione organizzata dall’associazione On. Quest’anno a raccogliere con entusiasmo l’invito di Max Laudadio, ideatore dell’iniziativa e inviato di «Striscia la Notizia», sono stati Cristiano Militello, Annalisa Minetti, Luca Jurman, Scintilla e Omar Fantini, noti personaggi dello spettacolo, che saranno ospiti dello show finale della manifestazione. Ogni squadra partecipante ha il compito di raccogliere più spazzatura possibile differenziando al meglio plastica, vetro e mozziconi di sigaretta, I migliori vinceranno una splendida vacanza in un resort Delphina in Sardegna. Partecipare è semplice, basta formare una squadra di 5 persone, andare sul sito www.associazioneon.org, scegliere in quale comune partecipare e il giorno (turno delle 9.30 e delle 14). A sfidarsi in una «gara nella gara» possono anche essere scuole, gruppi sportivi, centri sociali, settori aziendali. A sponsorizzare l’evento Amsa, Aspem e Econord che assisteranno i sommozzatori di GODiving (www.godiving.it). Ai sub il compito di scendere a una dozzina di metri di profondità per ripulire i fondali del lago di Ghirla (domenica 26 marzo) e di quello Ceresio (il 2 a Brusimpiano e il 9 aprile a Porto Ceresio).

VEDANO OLONA

APRAMADA Si ferma all’Arlecchino il progetto jazz di Giuseppe Santangelo, sassofonista e flautista nato a Sciacca nel 1981. Ore 21, ingresso 10 euro con consumazione, info 0332.400125.

Giallo dell’albanese: un arresto

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Giallo dell’albanese: un arresto

Risolto dopo due mesi il giallo del giovane albanese ferito gravemente al volto a colpi di pistola lo scorso gennaio. I carabinieri della Tenenza di Bollate hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Milano nei confronti di altri due cittadini albanesi, già noti alle forze dell’ordine, ritenuti responsabili del ferimento a colpi d’arma da fuoco del connazionale, avvenuto il 10 gennaio all’esterno di un circolo privato di Bollate. Gli uomini dell’Arma erano intervenuti sul posto, dove era stato segnalato un giovane riverso in strada e colpito al volto, subito trasportato al Niguarda e sottoposto ad un intervento chirurgico per la ricostruzione della mascella e della lingua, gravemente lesionate da un proiettile entrato dalla guancia sinistra e uscito dal labbro inferiore. Le attività investigative, condotte dai militari della locale Tenenza, avevano permesso sin da subito di accertare che l’evento non si era verificato in strada, non essendo stati rinvenuti bossoli o altre tracce riconducibili all’esplosione di colpi d’arma da fuoco e che era maturato nell’ambito dello spaccio, a seguito di una precedente lite tra connazionali. Le indagini, condotte mediante riconoscimenti fotografici, analisi del traffico telefonico, dichiarazioni della vittima (a sua volta una vecchia conoscenza, con precedenti per spaccio), hanno consentito di chiudere il cerchio attorno ai due albanesi, un 31enne residente in Brianza, già raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare, mentre il connazionale è ricercato dai militari ma quasi certamente si trova all’estero.

L’arrestato è stato condotto nel carcere milanese di San Vittore.

Uyba, è tempo di volare

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Non sarà possibile riscattare un girone di ritorno deludente con una vittoria, ma se stasera l’Uyba dovesse riuscire a mettere sotto l’ostica Novara con una buona prestazione entrerebbe nella settimana più importante della sua stagione con la carica e la convinzione giuste. Il successo sull’Igor abbinato alla vittoria di Bolzano al quinto set con Modena e alla sconfitta di Scandicci con Firenze farebbe addirittura risalire le farfalle fino al quinto posto: un colpo d’ali non impossibile ma sul quale non bisogna fare grande affidamento. Contro Piccinini e compagne che tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio hanno già castigato tre volte l’Uyba, la squadra di Mencarelli deve farsi perdonare la sciagurata esibizione di una settimana fa a Monza. Una sconfitta se possibile più pesante nel morale che nella classifica perché ha tolto fiducia alla squadra e ai tifosi.

Busto è una formazione perennemente al bivio tra la grande prestazione e la cocente delusione: nel girone di andata ha spesso imboccato la prima via, nel ritorno, invece, è spesso andata incontro a contro-prestazioni. Che sarà stasera? Pragmaticamente con alle porte due gare decisamente più importanti programmate per martedì (a Cremona con la Pomì per la Cev Cup) e giovedì (probabilissimo ottavo di finale dei playoff), ci sarebbe da fare i conti col bilancino delle energie e gestire chi, come Diouf, va dosata per averla al meglio quando saranno partite da dentro o fuori.

Ma c’è anche da valutare l’ìmpatto negativo che una nuova “ripassata” da parte dell’Igor avrebbe sull’ambiente. Di certo è arrivato il momento nel quale il gruppo deve tirare fuori tutto quel che ha tecnicamente ed emotivamente. Altrimenti il rischio di essere lunedì prossimo con la stagione già conclusa sarà davvero molto alto.

Ultimo turno di regular season con tutte le gare disputate in contemporanea.

Sabato 25, ore 20.30: Foppapedretti Bergamo-Imoco Volley Conegliano, Metalleghe Montichiari-Pomì Casalmaggiore, Liu Jo Nordmeccanica Modena-SudTirol Bolzano, Unet Yamamay Busto Arsizio-Igor Gorgonzola Novara (diretta Rai Sport HD), Savino Del Bene Scandicci-Il Bisonte Firenze, Club Italia-Saugella Team Monza.

LA CLASSIFICA: Conegliano punti 53; Casalmaggiore 46; Novara 44; Bergamo 37; Scandicci 32; Modena e SudTirol Bolzano 31; Unet Yamamay Busto Arsizio 30; Il Bisonte Firenze 28; Saugella Monza 19; Montichiari 17; Club Italia 10.

LA FORMULA

Si qualificano ai playoff scudetto le prime 10 squadre classificate al termine della regular season. Le squadre dalla 1ª alla 6ª posizione ai quarti di finale, mentre le formazioni dalla 7ª alla 10ª affronteranno un turno preliminare. L’11ª e la 12ª classificata retrocedono in A2.
OTTAVI DI FINALE

Le classificate dalla 7 ª alla 10ª disputano un turno di ottavi di finale con gare di andata e ritorno ed eventuale set di spareggio (Golden set) in caso di identico quoziente set (es. vittoria 3-0 e sconfitta 0-3). La gara di andata si gioca in casa della squadra classificata al 9° o al 10° posto. Abbinamenti 7ª vs 10ª e 8ª vs 9ª.

Gara 1 - Giovedì 30 marzo ore 20:30

Gara 2 - Domenica 2 aprile ore 17 e lunedì 3 ore 20.30.

Uno speciale di sei pagine sulla Prealpina di sabato 25 marzo

«Monti venga in mensa con noi»

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«Monti venga in mensa con noi»

Ha fatto il giro d’Italia la notizia dei profughi a mensa con i bambini delle elementari, «ma come al solito tanto rumore per nulla. Anzi, colgo l’occasione per invitare il consigliere regionale e azzatese Emanuele Monti a pranzare insieme, così potrà davvero vedere di cosa si tratta». A tornare sull’argomento è il sindaco Gianmario Bernasconi, che a seguito della polemica scatenata dalle dichiarazioni dei leghisti Paolo Grimoldi e Monti dichiara di voler riportare la questione «sui binari dei contenuti e non su quelli della polemica sterile che serve davvero a poco».

Del fatto che i piatti che verranno serviti martedì «saranno preparati dalla ditta appaltatrice del servizio e con tutte le precauzioni del caso è già stato detto - continua il sindaco - Quello che forse non tutti sanno è che i quattro ragazzi nigeriani, che sono ad Azzate da parecchi mesi, hanno già avuto modo di incontrare i bambini a scuola, poiché qualche settimana fa sono stati alle elementari a raccogliere le foglie. E non è l’unico lavoro e servizio che stanno rendendo alla nostra comunità. Insomma, siamo partiti da un progetto, “Cibi nel mondo”, di cui tutti erano a conoscenza e, per questa volta, poiché altre ne seguiranno, abbiamo scelto i cibi nigeriani, approfittando del fatto che questi ragazzi potranno parlare della loro cucina». La Lega ha definito questa iniziativa come un modo per promuovere la cucina esotica, usi e costumi lontani dalla nostra cultura e dispetto dei cibi italiani e delle tradizioni locali. Bernasconi spiega che «non è così. Nessuno vuole imporre idee ai bambini. Questa progettualità, infatti, è molto chiara negli obiettivi, ovvero offrire ai nostri ragazzi l’opportunità di fare esperienze diverse e assaggiare gusti e cibi differenti. I menù quotidiani contemplano portate tipicamente nostrane. Da sindaco, infatti, ho modo di frequentare abbastanza spesso la mensa della scuola e l’ultima volta abbiamo mangiato la pasta e fagioli, un piatto nostrano e a chilometro zero».

L’ultima precisazione di Bernasconi é sul colore politico che gli è stato attribuito: «Mi dipingono come un sindaco del Pd. In realtà guido una lista civica, che ha sempre dialogato, su argomenti di area vasta, prima con Attilio Fontana e ora con Davide Galimberti sempre con il medesimo atteggiamento collaborativo, ma, qualora necessario, anche critico».

Papa Francesco, fine della grande attesa

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Papa Francesco, fine della grande attesa

E’ iniziata all’alba la grande attesa della prima visita a Milano di Papa Francesco. L’aereo con il Pontefice è atterrato a Linate alle 8.17. Dall’aeroporto il corteo papale si è diretto in via Salomone, dove Bergoglio ha incontrato gli abitanti delle “case bianche” del quartiere Aler, simbolo delle periferie difficili. Intanto il Duomo era già colmo di sacerdoti e religiose per l’incontro previsto alle 10. E in piazza migliaia di persone già dalle 7, in attesa di poter vedere Francesco. La visita del “vescovo di Roma” a Milano proseguirà con il pranzo tra i detenuti del carcere di San Vittore (prima volta per un pontefice) e poi vivrà l’immenso bagno di folla di Monza, con centinaia di migliaia di fedeli in attesa già dalla mattinata.

Altri servizi sulla Prealpina di domenica 26 marzo

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