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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Tradate e Legnano, l’ora della verità

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Tradate e Legnano, l’ora della verità

Dopo due settimane di schermaglie, trattative ufficiose e tentativi di “spostare” i voti dei candidati sconfitti al primo turno, dopo la chiusura definitiva della campagna elettorale di venerdì sera, tra poche ore sarà il momento della verità per il futuro amministrativo di Tradate e Legnano, unici due centri del Varesotto e dell’Altomilanese in cui l’esito delle urne dell’11 giugno abbia reso necessari i “tempi supplementari” del ballottaggio.

Si vota dalle 7 alle 23, lo scrutinio avverrà immediatamente dopo la chiusura dei seggi e nella notte tradatesi e legnanesi conosceranno quale futuro li attende per il prossimo quinquennio.

TRADATE Dario Galli, a sua volta ex sindaco oltre che parlamentare del Carroccio, gode di un vantaggio consistente, con il 49,1% dei consensi, sulla rivale Laura Cavalotti, primo cittadino uscente in rappresentanza del centrosinistra, che si è fermata al 35%. In questo caso anzi l’esponente leghista ha parecchio da recriminare, dopo un primo turno chiuso con una vittoria solo sfiorata (un’ottantina i voti che gli sono mancati per ottenere la maggioranza assoluta senza bisogno del ballottaggio). Impresa disperata per l’esponente del centrosinistra? Apparentemente sì, anche se Pd e alleati in questi giorni hanno palesato un certo ottimismo. Per Galli si tratta in sostanza di mantenere il serbatoio di voti conquistati l’11 giugno (4.401 contro i 3.149 della rivale) e sperare magari che l’affluenza alle urne, già bassina in quell’occasione (58%), scenda ulteriormente.

LEGNANO Anche nella città del Carroccio sindaco uscente di centrosinistra in svantaggio: ma i 6 punti abbondanti che dividono Alberto Centinaio (Pd, Psi e tre liste civiche, 32,5%) dal leghista Gianbattista Fratus (sostenuto anche da Forza Italia, Fratelli d’Italia e due civiche, 38,8%) sembrano un margine meno “inattaccabile”. Da valutare le scelte dei molti elettori delusi dall’esito del primo turno (oltre il 29%, la metà dei quali andati ad Ornella Ferrario del Polo civico) e soprattutto l’astensionismo, con quasi metà dei 46.600 elettori legnanesi che già hanno disertato le urne due settimane fa.

Tra poco più di 24 ore, comunque, tutti i pronostici saranno ormai “storia”, con il futuro amministrativo delle due città fino al 2022 disegnato dal verdetto dell’urna.


Una vera domenica d'estate

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Tuffi, musica e divertimento

Le previsioni per oggi, domenica 25 giugno. sono un invito a tuffarsi nelle acque - non molte, in verità - balneabili dei laghi varesini. O, nel caso, nelle piscine disseminate in provincia.

I primi “rischi” di pioggia li si potranno correre, stando agli esperti del Centro geofisico prealpino, solo da domani, lunedì 26 giugno.

Nel frattempo, con le temperature massime che oscilleranno fra i 33° e i 36°, ci si può comunque godere una sfilza di manifestazioni che intrecciano musica classica e rock, folclore, tradizione, gastronomia locale (coi formaggi luinesi), natura e arte (col Fai). Basta pescare tra le numerose opportunità, selezionate dalla redazione di Lombardia Oggi.

VARESE

BIUMO IN FESTA A Biumo ore 9.30 mostra mercato, ore 10 golf per tutti, ore 12 artisti di strada, ore 12.30 pranzo, ore 15 Memorial Aletti, ore 15.45 eventi per bambini, ore 16 sketch, canti e comicità, ore 16.15 banda Edelweiss di Velate, ore 16.15 merenda e magia, ore 19 cena in piazza e ballo.

CINE BICI FESTIVAL Dalle 9 alle 18 nel Salone Estense in via Sacco mostra di biciclette d’epoca provenienti da una collezione privata. Dalle 11.30 alle 12.30 dai Giardini Estensi pedalata urbana con la fanfara dei bersaglieri a sostegno della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale.

COMICOFF Con l’inaugurazione della mostra «Martin Mystère: detective dell’impossibile», sabato 24 alle ore 11 a Villa Mirabello, comincia a Varese ComicOff, il primo Festival internazionale del fumetto e del gioco. La mostra - che si vista sino al 30 luglio - è solo un antipasto. I giorni clou della rassegna, organizzata da ComicArte Varese e Comune, sono infatti il 30 giugno e l’1 e il 2 luglio in più luoghi dei Giardini Estensi e di Palazzo Estense. Il festival sarà suddiviso in quattro aree differenti: fumetto, giochi, Oriente e spettacoli e per quanto riguarda le prime tre saranno allestite anche zone commerciali per i grandi e i piccoli editori e per gli espositori. Ma in calendario ci saranno soprattutto incontri con gli autori, seminari e mostre. Tra gli autori, tutti disegnatori e sceneggiatori: Diego Cajelli, ovvero colui che scrive le storie di Martin Mistère, Antonio Serra, Giorgio Ghisolfi, Luca Blengino, Savina Bonomi, Martina Sanfelice, Anna Lazzarini, Alex Crippa, Marta Carotenuto. Senza dimenticare i concerti, le proiezioni e gli eventi cosplay. Ma chi è la bella fanciulla che campeggia sulla locandina? Si chiama Vera Valli ed è un personaggio creato appositamente per il festival da Giuseppe Candita e Lara Bartoli. In una Varese un po’ liberty e un po’ steampunk, Vera è una collaudatrice di aerei e una motociclista... Ma soprattutto una supereroina per amore della sua città. Curiosare su www.comicoff.it.

DANZIAMO IN BIANCO E NERO Visita guidata alla mostra e laboratorio per bambini 6-11 anni alle 15 al Castello di Masnago in via Cola di Rienzo 42, didattica.masnago@comune.varese.it.

DI-SEGNO BESTIALE Questa la mostra delle opere di Samuele Arcangioli, Stella Ranza e Angelo Zilio oggi allo Studio Ranza di Varese, via Lazio 55: decorazione e cottura raku dalle ore 15 anche per famiglie e bambini; ingresso libero.

MARCO PUNZI TRIO Marco Punzi (chitarra), Francesco Marchetti (basso) e Patrizio Balzarini (batteria) per una serata di standard jazz al Bar del Tennis di Villa Toeplitz, via Vico 64. Due set, alle 19 e alle 21.

PALIO DI MASNAGO Oggi e domani nel rione di Masnago va in scena la 39esima edizione del Palio delle 6 contrade. Oggi alle 10.30 messa in parrocchiale, investitura dei capitani di contrada e presentazione del cencio 2017, alle 13 banco gastronomico, alle 17 in oratorio calcio balilla umani e giochi a squadre e alle 19 cena al banco gastronomico.

SITI UNESCO Quattro siti Unesco valgono bene una visita. In provincia di Varese, i luoghi dichiarati patrimonio dell’umanità sono il Sacro Monte e l’Isola Virginia (da domenica 25 giugno raggiungibile con navetta dalla Schiranna), il complesso di Torba a Castelseprio, legato alla presenza longobarda e non solo, i ritrovamenti fossili di Monte San Giorgio sul lago Ceresio. Per scoprirli, con il sostegno della Regione e della Camera di Commercio, Morandi Tour - già artefici degli itinerari Liberty nel Varesotto - propone di visitarli in giornata, ogni domenica già a partire dal 25 giugno, con ritrovo alla stazione Fs di Varese. Le visite prevedono la presenza di una guida, colazioni e pranzi con prodotti tipici. È necessaria la prenotazione contattando l’agenzia o tramite il sito internet www.varese4u.it.

SOULBOX Duo chitarra e voce «nera dentro» che spazia dal soul al funk al pop. Alle 20.30 alla vecchia Varese, in via Ravasi 37.

VILLA MYLIUS E BIUMO Uscita narrante organizzata da OfficinAmbiente a Villa Mylius e Biumo Superiore: ore 15 al parco in via Fiume. Info al 347.7885147.

ALBIZZATE                                        

RADUNO AUTO E MOTO STORICHE Percorso intorno al lago di Varese: partenza alle 10 da piazzale Sefro e arrivo a Quinzano San Pietro con pranzo facoltativo, iscrizione 10 euro.

ANGERA

TRA FELCI E BETULLE Oggi visita guidata tra prati e boschi fino alla cima e alla chiesetta di San Quirico e pic nic. Ritrovo alle 9.15 al museo Archeologico in via Marconi 2. Percorso impegnativo ma adatto ai bambini sopra i 12 anni. Info allo 0331.931915.

ARCISATE        

FESTA DELL’ATLETICA Al parco Lagozza, dalle 9 gara podistica e stand gastronomico alle 12 e 19, dalle 21 musica e balli.

ARSAGO SEPRIO

PRLIO Ad Arsago Seprio si respira l’atmosfera tipica dei giorni del Palio dei Rioni, giunto alla dodicesima edizione . Oggi alle 10.45 messa dei rioni e alle 16 Palio al Ronco di Diana con stand gastronomico a disposizione dei partecipanti. Si prosegue fino a venerdì 30, quando sarà comunicato il nome del rione vincente. Info www.paliodiarsago.it.

BIANDRONNO           

SULL’ISOLINO Laboratorio per bambini sull’Isolino Virginia, 6 euro. Partenza alle 15 dal pontile.

BISUSCHIO

ARROSTICINO ABRUZZESE Nell’area feste di via Bonvicini ricco menù e danze, sia a mezzogiorno che alla sera.

BUSTO ARSIZIO

SAGGI VIANDANTI Spettacolo di chiusura per gli attori del 3° anno del corso di recitazione tenuto da Fabrizio Bianchi alla scuola dei Viandanti Teatranti: in scena «Kintsugi, ovvero donne (libere) si diventa». Al San Giovanni Bosco, via Bergamo 12, ore 21, 5/3 euro, 338.9721325.

CAIRATE

KALIMERA Il buongiorno al sorgere del sole: concerto della Celtic Harp Orchestra alle 5 del mattino sulla terrazza antistante il santuario di san Calimero. Seguono gustosa colazione e visita guidata al santuario. Ingresso libero, l’evento non si tiene in caso di maltempo.

CALDÈ

BIRRE E FORMAGGI La deliziosa Caldè, chiamata da molti anche la Portofino del lago Maggiore, ospita l’ottava edizione della Sagra dei formaggi varesini abbinata al Festival delle birre europee. Fino a domenica, la Pro loco abbina come ogni anno l’eccellenza della produzione casearia varesina alle più note birre europee con particolare attenzione a quelle trappiste belghe. La parte gastronomica è particolarmente ricca e propone piatti gustosi tipici italiani e mitteleuropei, una griglia sempre calda e circa una quarantina di birre tutte da degustare. A fare da complemento fondamentale per l’ottima riuscita della festa è la parte musicale: oggi a pranzo accompagnamento con chitarra e voce e la sera grande finale con lo spettacolo «Woodstock Vibe Sh».

CARAVATE                                

CONCERTO Con il Coro San Giovanni Battista e il soprano Antonella Romanazzi. Alle 21, chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista, ingresso libero.

CARNAGO                                              

FESTA DEGLI GNOCCHI Nel parco area feste in via Brianzola dalle 19 gastronomia e serate danzanti.

UGANDA Un momento di incontro - attraverso video, testimonianze, slideshow fotografici - per conoscere la realtà ugandese e i progetti di sviluppo che da 15 anni Good Samaritan programma a Gulu, nel nord dell’Uganda. Domenica 25 dalle 16.30 alla biblioteca Bica di via Libertà 15.

CASALZUIGNO

SERE FAI D’ESTATE Anche oggi ore 19.30-23 visite guidate tematiche e aperitivi a Villa Della Porta Bozzolo.

COMERIO                    

COLLEZIONE ZOOLOGICA Dalle 15 alle 21 apertura straordinaria della Collezione zoologica in via Stazione 8 a cura dell’associazione Goji.

IN SERRA Apertura serra dalle 10 alle 12.30 in via Stazione 8.

MICROCOSMI Festival ideato da Vittorio Cosma e Silvio Aimetti e organizzato tra le vie del paese e il parco di Villa Tatti Tallachini. Oggi si esibiscono Vincenzo Zitello e The Goose Bumps. Tutto intorno le clownerie di Spazio Kabum, i laboratori, lo yoga, il cibo, la mostra «Animalis», i corti di Corisonici. Tutto su microcosmi.net.

READING Nell’ambito del festival Microcosmi, oggi, al parco di Villa Tatti Tallachini, alle 18, Comerio festeggia i 60 anni dei Trattati di Roma con un incontro dibattito cui partecipa anche Edoardo Zin, curatore dell’edizione italiana di «Per l’Europa», il libro di Robert Schuman.

CUVEGLIO

SAGRA DELLA FORMAGGELLA Nell’area feste in via Battaglia di San Martino si tiene la «Sagra della Formaggella del luinese Dop e dei prodotti locali». Una due giorni golosa e di informazione. Oggi la giornata inizia alle 10 con il battesimo dell’asino, alle 10.30 convegno dal tema «La formaggella del Luinese, un’opportunità per il territorio», il laboratorio un’ora da casaro (ore 10.30 e 15) e alle 11 quello per realizzare in casa il sapone. Alle 12 e alle 19 stand gastronomico, alle 15 e alle 16 degustazioni guidate. Alle 16 merenda per bambini, alle 20.30 estrazione sottoscrizione a premi e alle 21 serata danzante con l’orchestra Full-Band.

FAGNANO OLONA

JAZZ ALTRO Giunge alla settima edizione JazzAltro, la rassegna itinerante ideata da Abeat Records di Mario Caccia e patrocinata dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto. Diverse sedi, tra Fagnano Olona, Busto Arsizio, Olgiate Olona, Gorla Maggiore, Gorla Minore e Legnano, per un viaggio di quasi cinque mesi, dal 25 giugno fino al 13 novembre, in un caleidoscopio di jazz e world music, ma anche flamenco e musica cubana. Il primo appuntamento, a ingresso libero, vede protagonisti l’Orchestra da Tre Soldi a Fagnano Olona. Nella serata di apertura l’orchestra di Gianni Gilli (clarinetto), Matteo Castellan (fisarmonica), Massimiliano Gilli (violino), Gabriele Ferro (chitarra), Paolo Grappeggia (contrabbasso), Paola Secci (violoncello) ed Elena Urru (voce) saprà conquistare il pubblico con il suo mix di folklore, atmosfere sudamericane, jazz e minimalismo. Ore 21, cortile del Castello Visconteo, ingresso libero.

FERNO               

ABBRACCIAMO FERNO Anche oggi nella struttura in via Pedrotti dalle 19 stand gastronomico, serata danzante e serata con i cori a cura del gruppo Alpini.

GALLARATE

LA COMUNITÀ MORIGGIA IN FESTA

Questa sera alle 21.15 da Colorado Cafè la comicità di Suor Nausicaa.

GAVIRATE

STREET FOOD Camminare in riva al lago di Varese non è mai stato tanto piacevole. Oggi e domani è in programma «Street Food. We love scartuzzitt» una due giorni golosissima. Lungo un percorso composto da nove tappe gastronomiche ospitate negli «scartuzzitt», il termine che identifica gli abitanti gaviratesi, i golosi partecipanti possono apprezzare diverse prelibate bontà: la porchetta, le specialità alla griglia (panino con il polpo e gli spiedini di pesce) e allo spiedo (costine di maiale e spiedoni), formaggi e salumi, i fritti (rane e anelli di cipolle, patatine, fritto misto), i dolci (gelati, torte, cheescake e crepes), il tutto innaffiato da fiumi di birra. Non manca una tappa per i vegetariani e i vegani. Oggi apertura dalle 11.30 alle 15 e dalle 18 alle 23.

GAZZADA SCHIANNO

QUINTETTO BISLACCO Stravaganti, serissimi, irresistibili. Cinque musicisti classici che si abbandono al puro piacere di fare musica divertendosi. Sono Walter Zagato (violino), Duilio Galfetti (violino e chitarra), Gustavo Fioravanti (viola), Marco Radaelli (violoncello) e Federico Marchesano (contrabbaso). Insieme sono il Quintetto Bislacco e saranno di nuovo ospiti della rassegna «Musica in Villa» in un concerto in cui Mozart incontra Charlie Parker. Domenica 25 giugno a Gazzada Schianno, Villa Cagnola, alle ore 21, ingresso 15 euro, info 0332.875120.

GERENZANO

NOTTI AL PARCO Una notte indimenticabile nel parco degli Aironi in via Inglesina a contatto con la natura. L’appuntamento di questa sera è solo per bambini dai 6 ai 13 anni. Info al 328.9099987.

GORLA MAGGIORE        

PALIO DELLE CONTRADE In via Sabotino alle 16 bambini in piscina, ore 16.30 corsa coi sacchi e alle 17 gara delle ruote.

GORNATE OLONA

SERE FAI D’ESTATE Al Monastero di Torba dalle 19.30 alle 23 visite a tema e musica.

ISPRA

ISPRA STREET FOOD I quindici food truck gourmet dello Urban Lake Street Food Festival con un carico di eventi e musica approdano a Ispra. Per tre giorni, per la prima volta sul lungolago di piazzale Rapazzini le cucine fumanti dei ristoranti su due ruote si accendono per sfornare golose specialità locali e non per un giro del mondo virtuale. Il Parco Golfo della Quassa ospita una grande festa dove tutte le sere non manca la musica grazie alla collaborazione con Migma Collective. Tanti gli appuntamenti anche per i più piccoli con laboratori, esibizioni di giocoleria, artisti di strada, giochi e molto altro. Oggi dalle 11 alle 23.

LAVENO MOMBELLO

LANDMARK In esposizione sino al 2 luglio i progetti di architettura per l’ex Società Ceramica Italiana dell’architetto Piero Portaluppi elaborati da quaranta studenti del Politecnico di Milano. Al Midec, via lungolago Perabò 5, sabato e domenica 10-12.30 e 15-18, da mercoledì a venerdi 10-12 e 14.30-17.30, martedì 10-12.30; www.midec.org.

LEGNANO                                                                                                                                                             

CASTELLO IN FESTA Il Castello visconteo torna indietro nel tempo. Per tre giorni torna «Castello in festa» la manifestazione giunta alla sua seconda edizione che riporta i visitatori indietro fino al Medioevo. Oggi, ultima giornata, il campo riapre i battenti dalle 10, alle 11 messa al Castello, alle 11.30 e alle 16 i bambini sono i protagonisti dello spettacolo «Chi fermerà il Barbarossa?» in cui, vestiti con elmo e spada, simulano una battaglia, e alle 12 musica medievale, falconeria e volo dei falchi. Il pomeriggio dalle 14 tiro con l’arco, pettacolo di sbandieratori e musici Città di Legnano, battesimo della sella, tornei di spade dei cavalieri, musica medievale e giochi di fuoco e alle 20.30 chiusura della festa medievale e inizio del concerto dal vivo dei Doctor Beat. A fine serata spettacolo di fuochi d’artificio. Per tutti possibilità di cenare medievale su prenotazione ( costo 30 euro) sabato dalle 19.30 e domenica dalle 13. La manifestazione ha una importante finalità benefica e i fondi raccolti andranno all’associazione Le stelle di Lorenzo onlus che contribuisce concretamente a regalare un sorriso ai bambini più bisognosi. Info www.castelloinfesta.com.

COSTINE E PORCEDDU

Al parco Castello a pranzo e a cena: oggi la prima volta della sagra del porceddu.

LONATE POZZOLO

IL PRIMO E L’ULTIMO NAVIGLIO Passeggiata con la guida alla scoperta di Tornavento: ritrovo ore 9.45 al centro parco ex Dogana austroungarica, 5 euro. Prenotazione allo 0331.1818245.

MALNATE     

BRUCE KETTA In occasione della settimana della cultura, arriva il comico di Colorado Caffè Bruce Ketta, per una serata da ridere in chiusura di una lunga giornata che inizia con la «Colour running» e termina con una sfilata di moda. Piazza Tessitrici, ore 21.

COLOR RUN Dalle 9 in poi (per iscrizione) in piazza delle Tessitrici. Per partecipare alla corsa più allegra del Pianeta bisogna presentarsi con una maglietta bianca, si arriva colorati e felici alla linea d’arrivo. Il percorso è di 7 chilometri ed è adatto a tutti.

MORNAGO

SUMMER ROCK La prima edizione del Summer Festival Rock porta a Mornago le cover band dei migliori gruppi rock del mondo e la loro musica. Il programma prevede questa sera, Sugar (Soad Tribute), Versante (Litfiba Tribute) e Poottana Play for Money (Nirvana Tribute). Dalle ore 21, via Stazione 115.

OGGIONA SANTO STEFANO

ORANGE FEST Te

Varese-Campo dei Fiori da record

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Era impossibile prevedere che la XXVI Coppa dei Tre Laghi e Varese-Campo dei Fiori di auto storiche stabilisse il record assoluto di partecipazioni. Invece gli organizzatori varesini del club Varese Auto Moto Storiche federato ASI dal 2007 e la segreteria sportiva Gleo hanno dovuto chiudere la lista degli iscritti per poter assicurare la miglior accoglienza agli ospiti, provenienti da dodici regioni d’Italia e dall’estero. Sabato 1° e domenica 2 luglio saranno ben più di 100 gli equipaggi che prenderanno il via nella gara Tricolore Asi, abbinata alla quinta delle nove tappe del Criterium multiregionale “Dagli Appennini alle Alpi”. Alto il livello qualitativo delle auto storiche presenti, dagli anni Trenta fino alle ventennali.

Tre le sezioni dell’evento: la competizione con 65 prove d’abilità al centesimo di secondo, il tributo a Porsche che anticipa le celebrazioni per i 70 anni della Casa di Stoccarda e la passerella per auto d’epoca ed “instant classic.” Confermati i due concorsi d’eleganza a Porto Ceresio e a Varese-via Sacco nel pomeriggio di sabato, poi le due pause “pit stop” per gli equipaggi attesi a Cadrezzate nel primo pomeriggio di sabato e al centro commerciale Belforte nella tarda mattina di domenica.

«Siamo felici che specialisti di tutt’Italia e dall’estero con cronometri meccanici ed elettronici abbiano scelto di gareggiare a Varese nel primo weekend di luglio - ha precisato Roberto Crugnola, che cura segreteria organizzativa, logistica e sezione sportiva dell’evento -. Numerose altre gare in Piemonte, Lombardia e Val d’Aosta non hanno superato i 60 iscritti: Varese, la sua provincia e l’evento delle auto storiche sono attrazioni irrinunciabili».

Tra un paio di giorni verrà diffuso l’elenco ufficiale degli equipaggi iscritti. Confermate le punzonature venerdì 30 giugno (ore 17-22) e sabato 1 (ore 8.30-11.30) , con partenza da piazza Monte Grappa alle 12.30.

Processo al “foreign fighter” di San Fermo

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Processo al “foreign fighter” di San Fermo

A quasi un anno di distanza dall’arresto, avvenuto all’inizio dell’agosto scorso nel rione varesino di San Fermo, la vicenda del presunto terrorista Mahmoud Jrad approderà davanti al giudice. Il prossimo 5 luglio, infatti, prenderà il via nell’aula bunker davanti al carcere milanese di San Vittore il processo, con rito abbreviato, a carico del 24enne siriano residente a Varese fermato il 4 agosto 2016 mentre, secondo l’accusa, stava organizzando un viaggio per raggiungere la Siria e unirsi alle milizie dell’organizzazione terroristica “Jabhat Al-Nusra”, affiliata ad Al Qaeda. A presentare l’istanza di rito abbreviato era stato alla fine del febbraio scorso il difensore dell’imputato, l’avvocato Luca Bauccio. Proprio il legale, così come annunciato il mese scorso, davanti al gup Ilaria De Magistris potrebbe tenere la linea della parziale infermità mentale: un elemento quest’ultimo, che poggia sulla perizia psichiatrica disposta dal gip milanese Luigi Gargiulo. L’accertamento sulle condizioni mentali del giovane era stato disposto in seguito a un peggioramento delle sue condizioni di salute, dopo essere stato protagonista di alcune manifestazioni delirio, pare arrivando a strappare alcune pagine del Corano: all’inizio dell’anno era stato quindi trasferito dalla sezione “alta sicurezza” del carcere di Rossano Calabro al reparto infermeria del penitenziario di Benevento, dove si trova tuttora. L’accusa mossa al siriano dal pm Enrico Pavone è pesante: arruolamento con finalità di terrorismo. E per un soffio non è finito sotto processo nel Tribunale di Varese: a gennaio infatti il gip aveva stabilito, per competenza territoriale, che il procedimento fosse celebrato davanti alla Corte d’Assise di Varese, fissando già la data del 9 marzo, ma il difensore del giovane aveva presentato richiesta affinché il processo fosse con rito abbreviato.

Jrad era stato arrestato nell’ambito di un’indagine della Dda di Genova e gli atti erano stati poi trasmessi per competenza territoriale a Milano: i poliziotti della Digos di Varese si erano messi sulle sue tracce dopo le segnalazioni arrivate da Genova, dove il giovane aveva iniziato a gravitare nell’ambito della sua formazione religiosa. Disoccupato, di origine siriana ma residente da circa otto anni a Varese, nel suo cellulare gli investigatori avevano hanno rintracciato una serie di documenti riconducibili all’organizzazione terroristica affiliata ad Al Qaeda. Come emerso dalle carte dell’inchiesta, sempre nel telefonino erano stati scoperti anche alcuni file audio provenienti dal fronte di guerra di Aleppo, con indicazioni operative per i mujaheddin che combattono nella città siriana. File in cui si sentivano frasi come: “Combattenti restate coperti nella zona di Aleppo dell’est, i nemici stanno colpendo dall’Est.” E ancora: “Ci sono due elicotteri con mitragliatrice in arrivo nella zona di Aleppo: state in guardia.” Inoltre, come si evince da alcune intercettazioni ambientali effettuate nell’appartamento di San Fermo, da qualche tempo il padre e la madre erano preoccupati per quel percorso di radicalizzazione intrapreso dal figlio. Dal canto suo, Mahmoud ha sempre negato di voler compiere attentati terroristici qui – e questo non gli viene neppure contestato dagli inquirenti – né di volersi recare in Siria come “foreign fighter” ma fin dall’inizio ha sostenuto di voler tornare nel Paese d’origine per raggiungere la moglie che vive là.

Gioca a fare il boss: denunciato

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Gioca a fare il boss: denunciato

Per sentirsi un boss basta comperare una scacciacani su internet, preparare un mazzo di banconote e trovarsi un’amica che si metta in posa. A quel punto resta solo da farsi qualche fotografia con il telefonino e mettere tutto su Facebook. Un po’ come fanno i rampolli della camorra napoletana, che però sparano con pistole vere. L’idea è venuta a un ventottenne di Busto Garolfo, che ovviamente si è tirato addosso un mare di guai. Perché se uno va in giro a dire di essere un boss, prima o poi qualcuno ci crede. E poi può succedere che i carabinieri arrivino a controllare cosa ci sia di vero.

Il ragazzo ormai era entrato nel suo ruolo da tempo. Pregiudicato con piccoli precedenti per furto e spaccio, quando girava per il paese raccontava a tutti di avere una pistola e di essere entrato in un giro grosso. Storie amplificate dal contenuto del suo profilo Facebook, dove il 28enne si metteva in posa con il petto coperto da contanti e una pistola in tutto e per tutto simile a una Beretta. I carabinieri sanno che pistole simili si comprano anche in Internet, e che non sono armi vere ma giocattoli che sparano pallini di plastica o proiettili a salve che fanno solo un gran rumore. Ma ormai la figura del ragazzo cominciava a farsi ingombrante, e così l’altra mattina all’alba i carabinieri della stazione di Busto Garolfo si sono presentati alla sua porta e hanno verificato cosa effettivamente avesse in casa. La pistola c’era, ma anche se non aveva il tappo rosso previsto dalla legge poteva sparare solamente cartucce a salve. Il ragazzo aveva anche diverse munizioni e dei pugnali detenuti illegalmente. Ma la sorpresa più grande per i carabinieri è stato trovare a casa del ragazzo un pregiudicato marocchino di 34 anni, senza documenti e clandestino. Il marocchino è stato denunciato e nei suoi confronti sono state avviate le pratiche per l’espulsione: l’italiano è stato denunciato per detenzione abusiva di armi, e adesso la Procura valuterà se nei suoi confronti sarà il caso di procedere anche per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Se i veri boss di solito sono più discreti, un motivo ci sarà.

Servizio completo sulla Prealpina di domenica 25 giugno

Radar mobili segnalati

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Radar mobili segnalati

La data è vicina: mancano pochi giorni al primo luglio prossimo, la data a partire dalla quale i controlli radar mobili in Canton Ticino saranno segnalati. Tra i primi ad essere interessati dalla novità, decisa dal Consiglio di Stato modificando quanto avveniva in precedenza, ci sono di sicuro i tanti frontalieri che percorrono le strade del Canton Ticino per recarsi e tornare dal lavoro.

Su tutte le strade ticinesi, insomma, il Dipartimento delle istituzioni ha così deciso di introdurre una modifica che è sostanziale: i luoghi in cui avverranno i controlli di velocità saranno in precedenza (una settimana prima) oggetto di un comunicato stampa, pubblicato dalla Polizia cantonale, ma anche su un messaggio riportato sui propri account Facebook e Twitter e pure sull’app “Polizia e territorio”: tutto ciò in modo da raggiungere il maggior numero di utenti.

L’iter che ha portato alla modifica è iniziato nell’aprile 2016, quando il Gran Consiglio ticinese ha modificato la prassi in materia di controlli di velocità sulle strade, stabilendo appunto che la posizione degli apparecchi mobili andasse segnalata.

Ma c’era il problema di evitare che così si annullasse, informando gli automobilisti in anticipo, l’efficacia dei controlli. Dopo una serie di sperimentazioni e di raffronti con gli altri Cantoni, si è arrivati alla decisione di questi giorni.

La Polizia cantonale e quelle locali cooordinernno le proprie attività di controllo della velocità sulle strade e il nuovo sistema prevede che

ogni settimana vengano resi noti, attraverso i canali ufficiali della polizia cantonale, i distretti e i Comuni nei quali saranno effettuati i controlli della velocità con le apparecchiature mobili.

Così ogni settimana, entro le 18 del venerdì, saranno rese pubbliche le informazioni sui controlli radar che verranno poi effettuati nella settimana successiva.

Non verranno invee rivelate, ovviamente, le strde su cui transiteranno le auto civetta e i controlli con pistola laser, queli utilizzati insomma per contestrae infrazioni gravi alla legge federale sulla circolazione stradale.

Nè la nuova legge si applicherà alle postazioni mobiliporesenti sulle autostrade del Cantone.Il rispetto dei limiti di velocità, inosmma, per salvaguardare l’incolumità di automobilisti , pedoni e cvilsiti, è considerato iìprioritario anche ruispetto all’elevazione delle multe: prevenire, insomma, piuttosto curare. E gli apprecchi mobili, secondo gli svizzeri, xsservono prprio a questo: essere impiegati nelle aree della rete stradale nelle quali la prevenzione non si è ancora dimostrata sufficiente a evitare incidenti.

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Minaccia e rapina un quindicenne

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Minaccia e rapina un quindicenne

Aggredisce un ragazzino che stava tornando a casa in bicicletta, lo deruba di telefono, denaro e documenti, oltre al mezzo di locomozione. Ma grazie all’immediato intervento dei carabinieri viene rintracciato nel corso della stessa notte e finisce in carcere.

È successo nelle prime ore di domenica 25, protagonisti un venticinquenne disoccupato di Busto e un ragazzo di 15 anni che stava tornando a casa dopo una serata con alcuni coetanei.

Giunto in via Minghetti, il giovane ha notato tre ragazzini in bicicletta ed è subito passato all’azione, puntando alla testa del quindicenne una pistola e facendosi consegnare lo zainetto contenente chiavi di casa, telefono, portafoglio con soldi e documenti. Poi fuggiva sulla bici della sua vittima.

Fortunatamente però i carabinieri del Nucleo radiomobile, attivati dagli amici del quindicenne, si mettevano alla ricerca del fuggitivo e lo rintracciavano poco dopo in un bar, riuscendo a recuperare tutta la refurtiva. Nessuna traccia invece della pistola, probabilmente gettata o nascosta subito dopo il colpo. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di rapina aggravata.

Altro servizio sulla Prealpina di lunedì 26 giugno

«Controlli solo a noi. E gli stranieri?»

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«Controlli solo a noi. E gli stranieri?»

I commercianti gallaratesi si sentono discriminati e la loro pazienza ha raggiunto il limite. «Non è possibile che io riceva praticamente un controllo a settimana, mentre ci sono negozi gestiti da stranieri che fanno tutto alla luce del sole e nessuno dice nulla». A denunciare questa disparità è Cristiana Ventura, titolare dello Yoshi’s Fruit di piazza Risorgimento.

Il suo ultimo anno è un insieme di episodi incredibilmente concatenati tra loro che sembrano il manifesto della denuncia degli esercenti. «Io sono subentrata con la mia attività a un fruttivendolo straniero», spiega. «Ho trovato il locale in uno stato pietoso, basti pensare che non c’era neppure la porta». E questo particolare, nel primo periodo, ha dato non pochi problemi: «Ho subito davvero tantissimi furti. Ci sono state volte che la pattuglia nemmeno usciva per venire a fare il sopralluogo. Lo scenario che vediamo di fronte a noi ogni giorno, tra ubriaconi e gente che fa i bisogni nei cespugli, è impietoso».

Non è tutto. Ancora una volta emerge il dubbio di subire una disparità di trattamento. «Quando mi è stato chiesto perché non ci fosse la porta, ho risposto che il problema era di come fosse stato possibile che ci fosse prima di me un esercizio aperto senza la porta», sottolinea Ventura. «Io l’ho installata e ora non ho più subito furti. Ma il problema resta». Da lì in poi sono partiti gli iniziali controlli di Asl e polizia annonaria. Un comportamento che, di per sé, la negoziante non ritiene sbagliato: «Non mi danno fastidio i controlli. Mi disturba il fatto che vengano fatti solo a chi, se c’è qualcosa non in regola, è in grado di pagare». Una serie di interventi che secondo lei non troverebbero la stessa intensità di controllo quando i titolari sono stranieri. «Non dico che non passano, ma poi non cambia nulla. Dovrebbero fare in modo che queste persone non tengano aperto. Per rispetto di chi ha tutto in ordine».

In realtà, dal Comando della polizia locale emerge uno scadenziario programmato che vede l’Annonaria andare regolarmente da tutti i commercianti. Nel frattempo, la situazione che c’era prima del suo arrivo in piazza Risorgimento, si è trasferita in stazione, con le stesse dinamiche. «Un fruttivendolo con tutta la merce esposta sul marciapiede», denuncia Ventura. «Anche se pare che sia tutto in regola». In effetti, lungo la strada del nuovo negozio a due passi dall’ex centro di accoglienza, la linea espositiva è ben marcata dalla presenza di casse di frutta e alberi di limoni.

In ogni caso quello della titolare di Yoshi’s Fruit non è uno sfogo autoreferenziale. «Io, per motivi personali, chiuderò a breve», conclude. «In realtà lavoro anche bene. La mia rabbia è in generale per il commercio e l’atteggiamento di chi dovrebbe garantire una corretta concorrenza e qualità».


Per dieci posti 2.700 domande

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Per dieci posti 2.700 domande

Ben 2.700 domande per dieci posti di infermieri a tempo determinato, «Ma l’ospedale di Saronno ha bisogno di infermieri e operatori socio sanitari subito», sottolinea Daniele Ballabio, responsabile provinciale Uil.

«L’azienda sanitaria - spiega Ballabio - ha bandito due bandi: uno di mobilità per infermieri già assunti in altri ospedali, e in questo caso i posti sono dieci ed è arrivata una quarantina di domande; un secondo per dieci assunzioni a tempo determinato, con contratto di tre anni, per il quale, da quel che ci risulta, si sono fatte avanti 2.700 persone. Non c’è invece ancora nulla per gli operatori socio sanitari, pur se questo bando era stato annunciato come imminente ormai più di un mese fa al tavolo delle trattative».

Il timore del responsabile sindacale è che i tempi finiscano per dilatarsi prima che qualcuno dei nuovi operatori possa effettivamente prendere servizio; per quanto riguarda la mobilità l’ostacolo è che le realtà sanitarie dove lavorano adesso gli infermieri diano il proprio via libera, un passaggio necessario per effettuare il trasferimento.

«Temiamo che prima che i contratti possano diventare operativi passerà tutta l’estate, mentre invece per gli operatori socio sanitari le cose potrebbero andare ancora più in là, tanto che non vorremmo che si arrivi addirittura al 2018 - prosegue Ballabio - Intanto tra cessazioni, dimissioni, ferie il sistema sanitario locale sarà di fatto sottoposto a uno stress notevole e, se non si troveranno immediate soluzioni, rischierà di trovarsi in difficoltà, anche perché quella con cui siamo alle prese è una situazione che si trascina ormai da tempo».

Il suggerimento rivolto dal sindacalista alla direzione dell’azienda sanitaria è di iniziare a lavorare sin d’ora a una strategia per affrontare una volta per tutte i problemi sul tappeto.

«Abbiamo l’impressione che sul piano sanitario ci sia al momento ancora poco lavoro di programmazione a medio/lungo periodo e si operi invece alla giornata - si lamenta Ballabio - tutto ciò può essere causa di falle che, con l’andare del tempo, temiamo diventeranno irrecuperabili. Ad esempio, per un infermiere che oggi si dimette, il suo sostituto viene chiamato solo dopo che il posto è effettivamente libero, ammesso di avere graduatorie attive, che a oggi non ci sono. Il risultato, se va bene, è che il sostituto arriverà almeno 3/4 mesi dopo. È evidente che così non va e che bisogna trovare al più presto un rimedio: l’ospedale di Saronno è una realtà sanitaria di tale importanza che non si può permettere di subire ulteriori ridimensionamenti».

Varese, vecchia guardia ai saluti

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Francesco Luoni, 29 anni, #br/#lascia il Varese (Blitz)

Che sarebbe stata rivoluzione si era già capito ampiamente. Adesso le partenze illustri diventano ufficiali. Il Varese cambia pelle in vista del prossimo campionato di Serie D e saluta buona parte degli uomini chiave della rinascita del 2015.

Sabato il direttore sportivo Alessandro Merlin ha confermato i divorzi da Francesco Luoni (il capitano), Marco Giovio, Francesco Viscomi, Francesco Gazo, Andreas Becchio e il portiere Claudio Bordin, tutti giocatori che facevano parte della squadra biancorossa ripartita dall’Eccellenza. Rapporto interrotto anche con Davide Bottone, l’ex del Toro tornato in campo col Varese nella scorsa stagione dopo un lungo stop per infortunio. Non è tutto: se ne vanno le punte Matteo Scapini e Niccolò Gucci.
Varese tutto o quasi da rifare, insomma. Anche perché la permanenza degli juniores classe 97 Francesco Zazzi, Davis Talarico e Claudio Bonanni è a forte rischio: i tre valutano alcune opzioni in Lega Pro. Discorso parzialmente analogo per il portiere Marco Pissardo (98), al quale l’Inter dovrebbe fare un contratto da professionista per poi girarlo nella terza serie italiana.
Naturale, allora, che il Varese stia lavorando a 360 gradi in entrata. L’attacco è quasi azzerato: alle uscite dei già citati Giovio, Scapini e Gucci occorre aggiungere quelle di Moretti e probabilmente di Piraccini (il Chieri è vicinissimo sia a lui sia a Becchio). Come ricostruire l’attacco? L’idea di Merlin è quella di piazzare due colpi significativi, di portare in biancorosso due giocatori top per la categoria. Il pressing su Christian Longobardi (classe 82) continua, ora ha preso consistenza anche l’ipotesi Stefano Pietribiasi, trentaduenne attaccante di Schio reduce dall’esperienza in Lega Pro col Pordenone. Per lui un’annata personale sfortunata (21 presenze senza reti, spesso subentrando) nel contesto della quasi travolgente cavalcata della squadra neroverde, arrivata vicinissima alla B: la corsa s’è arrestata nella semifinale playoff.
Fin qui Pietribiasi ha vissuto la propria carriera esclusivamente nel professionismo: 89 reti in 305 gare, con assaggi di B a Vicenza e tantissima C. Seconda punta che all’occorrenza può fare anche la prima, è sbarcato a Pordenone l’estate scorsa dopo un triennio a Bassano dove ha totalizzato 42 gol in 91 partite. Due i nodi da sciogliere: Pietribiasi preferirebbe restare nei professionisti; lo sforzo economico da compiere non sarebbe trascurabile. La certezza è che, malgrado un altro anno di contratto, lascerà Pordenone.
Restando in attacco si fa in salita la strada per Alessandro D’Antoni (88), nell’ultima annata a Cuneo col nuovo mister biancorosso Salvatore Iacolino: il Matelica ha avanzato un’offerta monstre per assicurarselo.
Ieri, intanto, il Varese ha ufficializzato due conferme che già erano state ventilate: restano ai piedi del Sacro Monte il trequartista Lorenzo Lercara e il difensore Matteo Simonetto, entrambi classe 96, appena diventati “over”.

Ramadan, in 1.500 al campo Amicizia

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La preghiera degli islamici al Campo dell’Amicizia (Pubblifoto)

Circa 1.500 persone (1.200 uomini e 300 donne) hanno partecipato domenica 25 alla festa di fine Ramadan che come ormai da tradizione si è svolta al Campo dell’Amicizia di Mazzafame. L’iniziativa, nata anni fa, è ormai diventata un punto di riferimento per un territorio che arriva ben oltre i confini del Comune di Legnano.

Per i musulmani di tutta la zona l’appuntamento era stato fissato all’alba: in mattinata i fedeli hanno ascoltato la parola di un imam arrivato da Milano, poi è iniziata la festa a base dei tradizionali dolcetti da mangiare con il the. A garantire il servizio d’ordine sono stati gli stessi volontari dell’Associazione italo-araba, che come negli anni passati ha lavorato in stretto collegamento con il comando della polizia locale.

 

Varese, prima idea: Wells

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Cameron Wells, 29 anni, è nel mirino di Varese per#br/# il ruolo di play

Caccia al playmaker tra gli emergenti degli altri campionati per una Pallacanestro Varese che scandaglia ad ampio raggio il mercato europeo in cerca del sostituto di Eric Maynor. Dei giocatori visti in Italia nel 2016-17 che economicamente sarebbero alla portata, nessuno è sul taccuino del club di piazza Monte Grappa: il pesarese Rotnei Clarke è una guardia adattata a play e non quel regista capace di fare gioco per sé e per gli altri al quale Attilio Caja vorrebbe affidare il bastone del comando, il brindisino Nic Moore non convince per la taglia fisica limitata mentre il pistoiese Roland Moore è considerato troppo poco attaccante. Quel che è sicuro è che “Artiglio” vuole un giocatore forte, senza eccessivi vincoli sulle caratteristiche: l’importante è che sia buono, richiesta auspicabile nonché condivisibile ma attualmente ancora non in sintonia con le disponibilità e i costi del mercato.

L’IDEA AL VAGLIO Il club biancorosso si è mosso per chiedere informazioni sul conto di Cameron Wells, 29enne regista con doti da leader e buona fisicità che nel 2016-17 ha giocato una stagione da protagonista in Germania con i Giessen 46Ers (14,0 punti e 4,0 assist). Un’idea tra le tante nello scouting ad ampio raggio di queste prime settimane di mercato o c’è possibilità che si trasformi in un abboccamento concreto? Al momento il profilo del regista del 1988 è considerato, senza che però ci sia una trattativa vera e propria. D’altra parte le risorse attuali di Varese - nel range dei 120-130mila dollari per l’investimento sul regista titolare - sono lontanissime dalle aspettative di guadagno dei giocatori con trascorsi nelle coppe europee o in campionati con salari elevatissimi come Russia, Turchia e Spagna (vedi il sondaggio per Tony Taylor dell’Enisey Krasnojarsk: costi sopra i 350mila dollari…). Per chiudere in fretta si deve scommettere su Wells o su un profilo simile, altrimenti si dovranno aspettare i saldi di fine luglio.

GLI EMERGENTI Nessuna trattativa ma solo idee di chi si è messo in luce all’estero: dalla Germania emerge il profilo di Jake Odum, 25enne play-guardia con statura (193 centimetri) che si è messo in luce a Wurzburg (15.5 punti e 5,7 assist), mentre in Lituania spicca Jamar Diggs, 29enne veterano di 188 centimetri che è stato votato MVP del campionato 2016-17 con la Juventus Utena dove è stato avversario di Avellino in Champions League. In Australia si è messo in luce Travis Trice, 24enne playmaker con un solo anno da professionista che sarà alle Summer Leagues,

I VETERANI A COSTI ALTI L’ex romano Jordan Taylor che sembra aver recuperato dai problemi fisici delle ultime stagioni (nel 2016-17 in Israele all’Hapoel Holon) e già “annusato” nel mercato 2016. In Francia spicca il piccolo ma razzente Chris Warren che ha portato Nanterre a conquistare la FIBA Europe Cup e la Coppa di Francia; il 2016-17 senza brillare al Lietuvos Rytas potrebbe rendere avvicinabile il 29enne ex Bilbao e Badalona Clevin Hannah. Tutti profili che oggi superano i 150mila dollari e che saranno eventualmente avvicinabili solo fra un mese, quando Russia, Spagna e Turchia e le big di Germania, Grecia, Israele, Francia e Italia avranno completato i roster.

Donna varesina morta in Liguria

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Donna varesina morta in Liguria

Una tragica gita domenicale in Liguria si porta via una varesina, Anna Serena Pajetta, 67 anni. La donna, che viveva a San Fermo con il marito e un figlio, educatrice in pensione e figlia dello storico presidente del Molina Rino (morto meno di un mese fa all’età di 99 anni) si trovava a Valbrevenna, nell’entroterra del capoluogo ligure, sull’auto di una coppia di amici con i quali era diretta a un pranzo. Erano circa le 13 quando improvvisamente si è vissuto il dramma: il Suv degli amici della varesina (che era seduta sul sedile posteriore) è stato travolto da un’altra auto, una Fiat Panda, per cause ancora in corso di accertamento ma forse legate all’asfalto scivoloso per la pioggia caduta in mattinata. Mentre l’auto si ribaltava, Anna veniva sbalzata fuori dall’abitacolo e veniva a sua volta schiacciata dalla vettura che finiva la sua corsa ai margini della Provinciale. Inutili i soccorsi (sul posto ambulanza, vigili del fuoco e carabinieri): per la donna non c’è stato nulla da fare. Leggere ferite per l’amica, mentre sono usciti illesi dall’incidente i due conducenti delle vetture, tutti residenti nel Genovese.

Altro servizio sulla Prealpina di lunedì 26 giugno

Fratus e Galli, trionfi (quasi) annunciati

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Fratus e Galli, trionfi (quasi) annunciati 5

Ballottaggi in corso da nove ore, oltre la metà delle sedici di apertura totale dei seggi che, limitatamente al Varesotto e all’Altomilanese, ci daranno il nome dei nuovi sindaci di Tradate e di Legnano. E subito una conferma, del resto ampiamente preventivata: l’astensionismo, già notevole in occasione del primo turno dell’11 giugno scorso, si sta accentuando tanto che, almeno per la città del Carroccio, è prevedibile che alla fine saranno meno della metà degli aventi diritto a scegliere il sindaco.

Secondo gli ultimi dati ufficiali, quelli delle ore 12 (dopo cinque ore di apertura dei seggi) pubblicate sul sito del Viminale, hanno votato il 18,45 per cento dei tradatesi, mentre a Legnano il dato è di un misero 12,21%. La perdita è di due punti abbondanti nel primo caso (l’11 giugno erano stati il 20,84) e addirittura di oltre 3 nel secondo (da 15,38). Un’emorragia attesa ma non forse in queste proporzioni. Soprattutto a Legnano, dove due settimane fa i votanti totali erano stati il 52,36 per cento, il rischio di crollo sotto la metà degli aventi diritto è davvero elevato. Un fattore che potrebbe rivelarsi decisivo per l’assegnazione del successo finale. I duellanti partono da questi dati: a Tradate è in testa il candidato leghista Dario Galli con il 49,1% dei consensi, mentre il sindaco uscente di centrosinistra, Laura Cavalotti, si è fermata al 35,12. Scarto inferiore tra i due candidati legnanesi: in vantaggio anche in questo caso l’esponente del centrodestra, il leghista Gianbattista Fratus, che ha preceduto di sei punti percentuali il sindaco uscente Alberto Centinaio (centrosinistra), 38,78% contro 32,54. Entrambi gli sfidanti si sono presentati nelle sezioni elettorali già in mattinata per esprimere il proprio voto.

Secondo rilevamento ufficiale, quelle delle ore 19, e conferma della tendenza già percepita in precedenza: clamoroso in particolare il dato di Legnano, dove gli elettori che si sono recati ai seggi sono appena il 29,06%, un dato addirittura più basso di quello nazionale, 31,4, e oltre 8 punti in meno rispetto all'11 giugno (37,51). Difficile interpretare questo segnale: storicamente i ballottaggi e il loro calo fisiologico di votanti sono favorevoli al centrosinistra, ma la situazione legnanese appare anomala e non è affatto detto che a trarre vantaggio dall'emorragia di voti non sia Fratus. Un po' meglio sta andando a Tradate, dove lo scarto fra primo (44,81%) e secondo turno (38,80) si limita ai sei punti percentuale.

Dalle 23 inizierà immediatamente lo scrutinio e già nella notte si attende il verdetto definitivo.

Ecco i risultati definitivi dell'affluenza alle urne: a Tradate superata in extremis la soglia del 50 per cento (50,94), mentre a Legnano si sono persi per strada il dieci per cento dei votanti, con chiusura a 42,6 contro il 52,3 dell'11 giugno.

LEGNANO - Primi risultato "reali" nella città del Carroccio: quando sono state scrutinate sette sezioni su 49, Gianbattista Fratus è avanti di circa 400 voti su Centinaio, 56,4% contro 43,6.
Prosegue celermente lo spoglio delle schede: quando le sezioni già "archiviate" sono 13 la "forbice" tra i due candidati si allarga ulteriormente: Fratus conduce su Centinaio 58,3 a 41,7%.
Dopo 18 sezioni lo scarto tra i due candidati è di circa mille voti, a livello di percentuale Fratus tiene un 57% abbondante.
Ore 23.50: come già due settimane orsono, lo scarto tra i due candidati sembra diminuire intorno alla metà delle sezioni scrutinate. Quando si è arrivati a 23 su 49, il margine è leggermente sceso, con Fratus comunque nettamente in testa con il 56% contro il 44% del sindaco uscente.
Ore 23.55: nuovo aggiornamento senza variazioni di rilievo. Dopo 28 seggi su 49 Fratus si mantiene vicino al 56% contro il 44 abbondante del rivale.
Ore 0.03: ancora nessun cambiamento di rilievo, ma le sezioni scrutinate sono ormai 35 su 49 e quando Gianbattista Fratus è sempre più vicino alla conquista della poltrona di primo cittadino a Palazzo Malinverni: 55,9 a 44,1.
Ore 0.10: il team a sostegno di Gianbattista Fratus comincia la festa: con 42 sezioni già scrutinate, il vantaggio di 55,7 a 44,3.
Ore 0.44: il risultato è ormai ufficiale. Il centrodestra riconquista la città del Carroccio dopo soli cinque anni di "era Centinaio". L'ex vicesindaco leghista nella giunta Vitali (2007-2012) chiude con il 55,84 contro il 44,16% del sindaco uscente di centrosinistra. "L'amarezza c'è, ovviamente chi si mette in gioco per un secondo mandato spera di poter proseguire nel suo lavoro". Motivi? "Credo che più che altro sia una conseguenza del trend nazionale, un po' ovunque il centrosinistra è uscito sconfitto. Ma io resto sereno, l'amarezza rimane soprattutto per la sensazione di non aver saputo trasmettere agli elettori il valore di tutto ciò che abbiamo fatto in questi cinque anni. Faccio comunque i complimenti a Fratus per una vittoria mai in discussione". E intanto nel quartier generale della coalizione vincente partono i festeggiamenti, con il neo sindaco e i principali esponenti del centrodestra, da Maurizio Cozzi a Letterio Munafò ai vertici di Lega, Fratelli d'Italia e delle liste civiche a celebrare la rivincita cinque anni dopo.

TRADATE - Ancora in attesa di dati ufficiali, ma dalle segreterie dei partiti filtrano i primi "rumors" che parlano di un Dario Galli in vantaggio su Laura Cavalotti 60-40.
Ore 0.10: Il successo dell'ex presidente della provincia di Varese (e primo cittadino tradatese) è praticamente certo, con undici sezioni scrutinate su 15 Galli ha raccolto il 56% abbondante contro il 44 scarso di Cavalotti.
Ore 0.40: dato definitivo anche a Tradate. Dove si perfeziona il ribaltone già sfiorato al primo turno: Dario Galli strappa la poltrona di primo cittadino a Laura Cavalotti ottenento 4.399 voti (curiosamente due in meno rispetto a quelli dell'11 giugno). Percentualmente il successo dell'esponente leghista vale il 55,97% contro 44,03, con Laura Cavalotti alla quale non è bastato conquistare oltre trecento voti in più, tra il primo e il secondo turno (3.460 contro 3.149), per sovvertire il margine.

Altri articoli sulla Prealpina di lunedì 26 giugno

 

Arno in secca, arrivano i topi

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Arno in secca, arrivano i topi

Si alzano le temperature e scendono i livelli di fiumi e torrenti. A tal punto che, in molte zone del suo corso, l’Arno è completamente in secca. Un’immagine da deserto agli occhi dei cittadini che, passeggiando per le vie gallaratesi, si soffermano a fare una foto all’alveo asciutto con i suoi segreti e i suoi tesori. Riemerge tutto ciò che l’acqua nasconde durante l’anno.

Si trovano biciclette, rifiuti, e tutto quel che si è sedimentato sul letto. Ci sono riflessioni, a tratti anche poetiche dell’effetto che fa vedere il corso d’acqua. C’è chi pensa a quando sia stato l’ultimo anno in cui è successo, ma anche chi sottolinea i problemi che questo stato porta con sè. Il primo è che, in assenza di acqua, i topi e i roditori che hanno le proprie tane nei cespugli inizino a cercare altrove il necessario per sopravvivere, entrando anche nelle case vicine, o nei garage. Ma sui social, la preoccupazione è anche un’altra. «Dove sono finite le paperelle?».

Che l’amore per gli animali, ratti a parte, sia una prerogativa dei gallaratesi lo sanno bene anche gli organizzatori del Premio di Gallarate quando, lo scorso anno, si erano trovati i fili per le carpe volanti tagliati, dopo la preoccupazione espressa da alcuni residenti della zona. «Con questi fili poi le papere non possono volare libere». Una famiglia di papere, nel frattempo, è stata ritrovata all’interno del Tennis Club cittadino, a bordo piscina. Un’immagine divertente che ha però fatto aumentare i livelli di preoccupazione per la loro sopravvivenza. Allarme rientrato venerdì quando, nella zona dove ancora l’acqua resiste, accanto al casello autostradale, gli animali con le zampe palmate sguazzavano felici e più vive che mai.


Volo di venti metri nel fiume: salvo per miracolo

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Volo di venti metri nel fiume: salvo per miracolo

Era in cerca di un po’ di refrigerio dalla giornata afosa e in più voleva unire il piacere di potersi dedicare a qualche ora di pesca, uno dei suoi passatempi preferiti.

Per questo un varesino abituale frequentatore della Val Bognanco, nel tardo pomeriggio di sabato 24 ha deciso di raggiungere il Bogna, un fiume ossolano che conosce molto bene così come l’intera zona attorno.

L’esperienza però a volte non è sufficiente e quello che doveva essere un piacevole momento di svago si è trasformato per il sessantaseienne di Varese in un incidente che avrebbe avuto potuto avere conseguenze ben più gravi.

Per raggiungere in discesa il letto del fiume, l’uomo ha infatti scelto un punto particolarmente accidentato del pendio: quello all’altezza del ponte di Messasca, alle porte di Bognanco Fonti.

Qui, all’inizio del viadotto, si stacca la vecchia strada che “taglia” il versante montano in prossimità di alcune insidiose lastre di roccia.

Non è chiara del tutto la dinamica dell’accaduto, fatto sta che il pescatore e il suo cane sono improvvisamente caduti nel vuoto compiendo un “volo” di una ventina di metri.

E’ stato lo stesso varesino, ferito e dolorante, a riuscire ad avvertire i soccorsi con il suo telefonino. Subito sono scattate le ricerche: «La competenza in particolare di un nostro soccorritore, che conosce in modo molto approfondito quella zona, ci ha permesso di intervenire tempestivamente» spiega Giampaolo Maccagno, capo stazione del soccorso alpino civile di Bognanco.

Il pescatore varesino è stato localizzato e tratto in salvo grazie anche all’impegno dei militari del Sagf e affidato alle cure dei sanitari dell’ambulanza per poi essere ricoverato all’ospedale di Domodossola.

Per lui una frattura del bacino e una lussazione a una gamba. Anche il cane, nella rovinosa caduta, ha riportato numerosi traumi ed è stato portato dai soccorritori all’ambulatorio veterinario “San Giacomo” di Malesco.

Servizio completo sulla Prealpina di lunedì 26 giugno

Ennesimo colpo nel paradiso degli animali

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Ennesimo colpo nel paradiso degli animali

L’ultimo colpo risaliva allo scorso mese, bottino 8mila euro. Sabato sera è capitato di nuovo. Questa volta all’orario di chiusura, e anche se il colpo ha fruttato “solo” 1.500 euro la sostanza non cambia. Nel mirino c’è sempre il Maxizoo di via Gramsci, il supermercato degli animali che a due passi dalla Saronnese sta diventando uno degli obiettivi preferiti dai rapinatori. Almeno tre i colpi registrati nell’ultimo anno, per il momento tutti impuniti.

È successo verso le 19.15, a pochi minuti dalla chiusura. Un uomo è entrato fingendosi un normale cliente, indossava cappellino e occhiali. All’improvviso ha mostrato a un commesso la pistola infilata nella cintura. Il dipendente ha obbedito alla richiesta del bandito e ha svuotato la cassa. Poi però quello ha chiesto che gli fossero consegnati anche i soldi che erano già stati chiusi in cassaforte: l’incubo si è prolungato di una manciata di secondi, i clienti ne hanno approfittato per lasciare il negozio uscendo da una porta sul retro. Poi, appena avuto quello che cercava, il bandito se n’è andato.

Probabile che nel parcheggio ci fosse un complice che lo aspettava, testimoni hanno raccontato di un’utilitaria verde partita a tutta velocità. Le indagini sono affidate ai carabinieri, giunti sul posto pochi minuti dopo.

Galli sindaco, il ritorno

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Galli sindaco, il ritorno

Un trionfo. Dario Galli torna al primo piano del municipio dopo 15 anni. Vince il ballottaggio, calendarizzato in una data che più infelice non si può, con uno scarto che non ammette discussioni: 55,97% contro il 44,03% della sua avversaria. Un successo che si è manifestato fin dalle prime schede scrutinate nei 15 seggi (più i due speciali dislocati all’ospedale Galmarini e alla clinica Maugeri).

Il verdetto delle urne è implacabile per il centrosinistra. Laura Cavalotti lascia la poltrona più prestigiosa della città dopo un solo mandato. Non era mai accaduto dal 1975 a ieri notte quando, a mano a mano, si è delineato il successo di Galli. Anche questo è un dato sul quale il centrosinistra, che ha governato per cinque anni, dovrà riflettere. E dovrà riflettere anche su certi passaggi di questa legislatura che si è ufficialmente conclusa col voto di ieri, durante la quale si sono manifestati, a tratti, dissensi e divisioni all’interno della stessa maggioranza. Diversità di opinione anche su temi delicati, ai quali il sindaco ha cercato di porre rimedio forte del consenso popolare che aveva ottenuto nella precedente tornata amministrativa.

Dunque Dario Galli, candidato del centrodestra, sostenuto da Lega Nord, Forza Italia, Movimento Prealpino e Tradate Libera, ha riconquistato una città che sembrava avere virato definitivamente a sinistra. Invece no. Invece lo zoccolo duro della Lega e di tutto il centrodestra è riaffiorato in queste elezioni. Una ritrovata unità che ha prodotto una vittoria schiacciante. Sul voto di ieri pesa, comunque lo si legga, il dato dell’astensione che ha superato il 50 per cento.

Si diceva che la scarsa affluenza avrebbe potuto favorire la rimonta di Laura Cavalotti che, al primo turno, si era fermata poco oltre il 35 per cento dei consensi. Fin da subito una rimonta che sembrava impossibile, ma il sindaco uscente si è battuto con l’onore delle armi: «Sono felice per essermi liberata di un peso», sono le prime parole di Cavalotti, che non ha alcuna intenzione di lasciare la scena politica: «Saremo in Consiglio comunale a vigilare su quello che faranno, su ogni mossa e su ogni provvedimento che prenderanno, visto che salgono al primo piano del municipio e si trovano i problemi risolti dopo quello che hanno lasciato. Vigileremo», insiste l’ex sindaco, «visto lo zero del loro programma e su quello che stanno raccontando. Li sfido sui contenuti che in campagna elettorale sono stati assenti come assente è stato il candidato Galli».

È la domanda alla quale risponderanno nei prossimi cinque anni i consiglieri che con il neosindaco hanno ottenuto questo risultato che, per certi versi, era insperato. «Insperato? Direi di no», risponde un entusiasta Galli: «Sono sempre stato convinto che saremmo riusciti a mandare a casa l’amministrazione di sinistra e il suo sindaco che ha riportato Tradate indietro di anni. Il primo pensiero è per gli elettori, per la città che aveva voglia di cambiare. Noi il passato? Noi siamo il futuro, anzi le urne hanno detto che i tradatesi hanno fiducia in noi e non hanno avuto fiducia in quanti, per cinque anni, hanno dato la colpa agli altri su ogni cosa, hanno sparso veleno e raccontato una realtà diversa da quella che era. Ora ci mettiamo al lavoro per rilanciare la città».

Sotto il municipio poco prima della una di notte si sentono gli applausi dei sostenitori di Galli. Tradate volta pagina dopo soli cinque anni.

Clandestino accoltellato a morte

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Clandestino accoltellato a morte

L’hanno sgozzato con un coccio di bottiglia o con una coltellata. E l’hanno lasciato lì, sul ciglio di via IV Novembre, la Statale Varesina, a Cislago.

La vittima dell’aggressione rivelatasi letale è un venticinquenne, che si suppone di origine tunisina per essere già stato controllato dalle forze dell’ordine: il giovane, che non aveva fissa dimora, è morto poco dopo il ricovero all’ospedale di Saronno, dove l’aveva trasportato il 118 e dove i medici non sono riusciti a neutralizzare le conseguenze di quel fendente al collo: troppo profonda la ferita e ormai devastanti le conseguenze dell’emorragia sul corpo del venticinquenne.

I soccorsi al giovane erano scattati venti minuti dopo la mezzanotte. La sede della Croce rossa è a due passi dal luogo in cui si trovava il tunisino, non si sa se lasciato lì apposta.

Nel caso, se fosse confermato che la ferita letale è stata provocata dal coccio di una bottiglia, si potrebbe ipotizzare un omicidio d’impeto, cioè un raptus d’ira al culmine di un litigio. Ma gli inquirenti non escludono neppure che possa essersi trattato di un regolamento di conti vero e proprio. Poco distante da via IV Novembre, si trova infatti la stazione ferroviaria, i cui paraggi sono luogo prediletto da piccoli spacciatori. E non si esclude che il giovane abbia cercato lui stesso, una volta ferito, di raggiungere il primo punto di soccorso.

Articolo sulla Prealpina di martedì 27 giugno.

«Non ho rapporti con Cl»

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«Non ho rapporti con Cl»

Dice di essere «sideralmente lontano dal Cl», l’avvocato Piergiorgio Vittorini, lo stimato professinista di Brescia che potrebbe dare una svolta al processo per la morte di Lidia Macchi. Al legale un cliente ha detto di essere l’autore della lettera “in morte di un’amica”, il documento anonimo che secondo l’accusa è stato scritto da Stefano Binda, unico imputato al processo per la morte di Lidia. Scritto del quale Binda ha sempre negato di essere l’autore. A distanza di due mesi dalla “notizia bomba”, l’avvocato Vittorini dice di «volere sapere il meno possibile sul processo, proprio perché sarà chiamato a testimoniare, «Desidero essere assolutamente libero da ogni condizionamento».

Così legge pochi giornali e guarda poca tivù sull’argomento, in attesa di poter fare il proprio dovere, come aveva già annunciato, una volta che si troverà di fornte alla Corte d’Assise.

L’eco di qualche polemica però deve essere arrivata anche a Brescia.

Non ha certo bisogno di difendersi, il legale che per inciso ha un curriculum “chilometrico”, è docente universitario, autore di varie pubblicazioni e storico del patrono civile nei vari processi per la strage di piazza della Loggia. Però sottolinea che non ha mai «partecipato o condiviso alcun tipo di iniziative legate a Comunione e liberazione», e che gli unici “contatti” indiretti avuti con il mondo di Comunione e liberazione riguardano il fatto «che un collega del mio studio, purtroppo scomparso», era di Cl. Un modo per dire con rispetto ma anche con fermezza che non è un uomo del Movimento e che agisce semplicemente perché anche questo ruolo complicato fa parte del suo lavoro. Quello di tutelare l’identità di una persona che dietro la garanzia del segreto professionale ha detto «Ho scritto io quella lettera». Quindi non può averla scritta Stefano Binda.

Si tratta di un uomo o di una donna? E perché ha atteso così tanto tempo di prima farsi avanti? Perché la rivelazione è arrivata proprio alle prime battute del processo, dopo un anno e tre mesi di detenzione di Binda? Tutte domande al momento senza risposta. Almeno fino a quando l’avvocato Vittorini si presenterà al banco degli imputati.

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